• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02461    Poste italiane s.p.a. è una delle più grandi aziende di servizi postali, finanziari, assicurativi e telefonia mobile in Italia. È una società per azioni il cui capitale sociale è...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02461presentato daLATRONICO Cosimotesto diVenerdì 5 agosto 2016, seduta n. 668

   LATRONICO, CIRACÌ e CHIARELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   Poste italiane s.p.a. è una delle più grandi aziende di servizi postali, finanziari, assicurativi e telefonia mobile in Italia. È una società per azioni il cui capitale sociale è attualmente posseduto per il 100 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze;
   Poste Italiane s.p.a. è il fornitore del servizio postale universale in Italia e adempie l'obbligo di servizio universale a norma del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, di attuazione della direttiva 97/67/CE2, e del decreto 17 aprile 2000 del Ministero delle comunicazioni che conferma la concessione del servizio postale universale a Poste Italiane;
   Poste Italiane garantisce l'espletamento del servizio universale sulla base di un contratto di programma siglato con lo Stato fino al 2026 e si impegna raggiungere determinati obiettivi di qualità, tra cui quelli concernenti l'adeguatezza degli orari di apertura degli sportelli rispetto alle prestazioni richieste;
   il piano strategico industriale 2015-2020, presentato dell'amministratore delegato di Poste italiane Francesco Caio, prevede la riorganizzare del servizio sull'intero territorio nazionale in base alla effettiva domanda dei cittadini. In particolare, sono previsti un totale di 1064 interventi, 455 sportelli postali da chiudere, i più piccoli, e la riduzione degli orari di apertura in 609 uffici e che la posta venga consegnata a giorni alterni nel 25 per cento del territorio nazionale con ritocchi sulle tariffe;
   Poste Italiane ha chiuso il primo semestre 2016 con un utile netto di 565 milioni di euro, in aumento del 29,9 per cento rispetto ai 435 milioni di euro dello scorso anno e con ricavi totali del gruppo che hanno segnato una crescita del 10,9 per cento attestandosi a 17,7 miliardi di euro;
   in questi giorni sono in atto azioni di protesta da parte dei lavoratori degli uffici postali sia per le decisioni che il Governo ha assunto sulla prosecuzione del processo di privatizzazione del gruppo con il conferimento del 35 per cento delle azioni a Cassa depositi e prestiti e sia per l'applicazione del nuovo modello organizzativo del recapito e l'azione di ristrutturazione che stanno producendo un profondo mutamento della funzionalità del servizio;
   Poste Italiane spa ha previsto un piano di conversione dei contratti relativi agli sportellisti dei propri uffici da part-time a full-time per il 2015 per un totale di 480 conversioni con decorrenza rispettivamente dal primo di luglio 2015 e da settembre 2015 e per la regione Puglia sono state previste conversioni per un numero di 66 unità;
   alcune regioni italiane hanno più volte sollecitato l'azienda Poste Italiane a rendere più strutturato l'organico degli uffici ed, in particolare, degli addetti agli sportelli e nel piano di conversione del 2015 si nota poco equilibrio tra numero di conversioni ed ambiti territoriali;
   la riorganizzazione del servizio di recapito già avviata nel 60 per cento del territorio nazionale sta generando numerosi disservizi nella consegna della posta a danno degli utenti e si apprende che sia il servizio di recapito e sia quello di sportello soffrono di una carenza cronica di personale;
   si apprende da fonti sindacali che sono in atto numerose trasformazioni di rapporti di lavoro da part-time in full-time senza nessuna intesa e nessuna consultazione delle rappresentanze di settore. Con una nota del 23 luglio 2016 le organizzazioni sindacali di settore lamentano la mancanza di informazione sui territori dell'area Sud 1 (Basilicata, Molise e Puglia) che sono interessati dalle trasformazioni oltre che dei criteri da adottare sui territori per l'individuazione delle risorse part-time coinvolte;
   Poste Italiane avrebbe comunicato che le trasformazioni riguarderebbero i soli lavoratori assegnati al mercato privati e le province interessate saranno quella di Bari e quelle di Bari Andria e Trani, con 16 unità coinvolte, Brindisi con 8 unità e Lecce con 9 unità lasciando inspiegabili deficit su Taranto e Foggia;
   la nuova procedura gestionale, secondo i sindacati, presenterebbe gravi aspetti di arbitrarietà e discriminazione, creando un principio di disparità di trattamento tra lavoratori appartenenti allo stesso contingente ma che a distanza di pochi mesi subiranno trattamenti valutativi e di selezione assolutamente differenti interessando solo una parte del territorio pugliese;
   ad oggi in Italia risultano circa 11.000 lavoratori precari che attendono la trasformazione del contratto da part-time in full-time e sarebbe auspicabile avviare interventi atti alla valorizzazione delle risorse impiegate attraverso l'avvio di processi di politica attiva del lavoro per garantire un servizio universale postale efficace –:
   se il Governo sia a conoscenza della situazione descritta in premessa e quali urgenti iniziative intenda assumere al fine di verificare che la ristrutturazione in atto del gruppo Poste Italiane non metta a rischio posti di lavoro e il servizio di recapito postale e di sportello;
   se non si ritenga di promuovere un tavolo di confronto tra Poste Italiane e le altri parti interessate sui temi di una congrua dotazione di personale in tutti gli uffici e dell'erogazione di un servizio, di consegna e di sportello, tempestivo ed efficiente;
   se il Governo non reputi necessario attivarsi presso Poste italiane affinché siano mantenuti i livelli occupazionali e vi sia pieno rispetto degli accordi intrapresi con le organizzazioni sindacali in tema di personale dislocato presso ciascun ufficio e di investimenti da realizzare per promuovere l'ammodernamento e la diversificazione del servizio;
   se si intendano acquisire elementi in ordine ai criteri con i quali siano avvenute le scelte e la ripartizione delle conversioni da part-time a full-time per gli sportellisti nelle diverse regioni. (3-02461)