• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00365 secondo dati della Divisione Analisi Sezione Minori della Direzione Centrale della Polizia di Stato, in Italia, al 30 giugno 2013, risultano 2.663 minori scomparsi, di cui 381 tra gli 0 e i 10...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00365presentato daBOCCADUTRI Sergiotesto diMartedì 14 gennaio 2014, seduta n. 151

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
secondo dati della Divisione Analisi Sezione Minori della Direzione Centrale della Polizia di Stato, in Italia, al 30 giugno 2013, risultano 2.663 minori scomparsi, di cui 381 tra gli 0 e i 10 anni, 177 tra gli 11 e i 14 anni, 1.726 tra i 15 e i 17 anni. Di questi 674 sono italiani (181 tra gli 0 e 10 anni, 106 tra gli 11 e 14 anni, 288 di età compresa tra i 14 e i 17 anni), 1.979 sono stranieri (210 tra gli 0 e 10 anni, 332 tra gli 11 e 14 anni, 1.437 di età compresa tra i 14 e i 17 anni);
il suddetto fenomeno va letto con attenzione: da fonti di polizia giudiziaria risulta che la maggior parte dei bambini che «scompaiono» rientra nella categoria dei cosiddetti allontanamenti volontari o delle sottrazioni operate dai genitori stessi; tale fenomeno è ovviamente differente da quello in cui un minore viene sequestrato o scompare nel nulla; sempre secondo fonti di polizia, circa il 20 per cento delle segnalazioni ricevute ogni anno rimane attuale;
tale dato risulta comunque preoccupante: si tratterebbe di circa 200 minori effettivamente scomparsi nel 2012, e di circa 140 minori nei primi sei mesi del 2013;
vi è un alto rischio che i suddetti minori siano oggetto di sequestri, omicidi, violenze e crimini aberranti, tanto più gravi se si considera che sono compiuti nei confronti di bambini;
il Parlamento italiano prima, e il dipartimento della pubblica sicurezza poi, hanno assunto delle misure per contrastare il fenomeno: in particolare, nel 1996, a seguito dell'approvazione della legge n. 66 del 1996, il dipartimento della pubblica sicurezza ha avviato una serie di misure a tutela dei minori; in particolare, con il «Progetto Arcobaleno», sono state creati degli «uffici minori», presso le divisioni anticrimine di ogni questura, con compiti di «pronto soccorso» per le esigenze dei minori e delle famiglie in difficoltà, in stretto raccordo con altri enti ed organismi interessati (il tribunale per i minorenni, i servizi sociali dei comuni, le istituzioni scolastiche, gli enti e le associazioni di volontariato); nel 1998, con la legge n. 269 del 1998, presso le squadre mobili sono state istituite le sezioni specializzate nelle indagini sui reati in danno di minori; a livello centrale, è stata istituita una apposita unità organizzativa, collocata nell'ambito della direzione centrale anticrimine della polizia di Stato – servizio centrale operativo, con il compito di monitorare le fenomenologie criminali nelle quali sono coinvolti i minori, sia vittime che autori di reato, le violenze sessuali e domestiche, la scomparsa e la tratta di minori, nonché le mutilazioni genitali femminili, con lo scopo di elaborare, successivamente, incisive strategie di contrasto; la sezione minori gestisce anche il sito www.bambiniscomparsi.it che pubblica le foto di bambini scomparsi, dietro richiesta dei o del genitore (o chi ne fa le veci) e l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria;
in aggiunta a questo, in Italia è attivo da qualche anno il numero 116000, una linea telefonica del Ministero dell'interno gestirà da Telefono Azzurro, dedicata a chiunque voglia segnalare una situazione di scomparsa di un bambino o adolescente italiano o straniero;
compito del 116000 è di rispondere 24 ore su 24 alle segnalazioni provenienti dal territorio nazionale relativamente a situazioni di scomparsa di minori e supportare le indagine delle autorità competenti attraverso accordi e procedure che Telefono Azzurro ha definito con le forze di polizia;
in altri Paesi del mondo, sono stati creati dei sistemi innovativi particolarmente efficaci per il ritrovamento dei bambini scomparsi; tra questi l'Amber Alerte, esteso in tutto il territorio degli Stati Uniti a partire dal 2002 sotto la gestione del National Centre for Missing and Exploited Children (NCMEC), quindi adottato nel 2006 dalla Francia, nel 2008 dai Paesi Bassi, nel 2009 dall'Irlanda. Il sistema prende il nome dal caso di una bambina di 9 anni, Amber Hagerman che fu rapita ed uccisa dal suo sequestratore in Texas. Si tratta di una procedura computerizzata in virtù della quale si diffonde sul territorio nazionale l'informazione relativa alla scomparsa di un minore attraverso tutti i media elettronici disponibili: il sistema radio-televisivo, di telefonia mobile e la segnaletica stradale elettronica, comunicazione che potrebbe essere implementata estendendola alle praline elettroniche dei bus, nei timetable elettronici degli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie, nelle comunicazioni pubblicitarie elettroniche scorrevoli di stadi o altri luoghi pubblici –:
quali misure ulteriori il Ministero dell'interno intenda assumere per aumentare il ritrovamento dei minori scomparsi e se non ritenga opportuno valutare l'introduzione, anche, in Italia, dell’Amber Alert.
(2-00365) «Boccadutri, Aiello, Airaudo, Franco Bordo, Costantino, Di Salvo, Duranti, Daniele Farina, Fava, Ferrara, Fratoianni, Giancarlo Giordano, Kronbichler, Lacquaniti, Lavagno, Marcon, Matarrelli, Melilla, Migliore, Nardi, Nicchi, Paglia, Palazzotto, Pannarale, Pellegrino, Piazzoni, Pilozzi, Piras, Placido, Quaranta, Ragosta, Ricciatti, Sannicandro, Scotto, Zan, Zaratti».