• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00625 SCIBONA, COTTI, SERRA, BATTISTA, BENCINI, CAPPELLETTI, PAGLINI, DONNO, PUGLIA, NUGNES, LEZZI, FUCKSIA, CAMPANELLA, MONTEVECCHI, CASTALDI, BOCCHINO, TAVERNA, BERTOROTTA, AIROLA, CIOFFI,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00625 presentata da MARCO SCIBONA
martedì 14 gennaio 2014, seduta n.164

SCIBONA, COTTI, SERRA, BATTISTA, BENCINI, CAPPELLETTI, PAGLINI, DONNO, PUGLIA, NUGNES, LEZZI, FUCKSIA, CAMPANELLA, MONTEVECCHI, CASTALDI, BOCCHINO, TAVERNA, BERTOROTTA, AIROLA, CIOFFI, BLUNDO - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico - Premesso che:

Poste Italiane SpA è una società per azioni il cui capitale è detenuto al 100 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze;

su tutto il territorio nazionale si registrano, da diverso tempo, numerosi disservizi nella consegna della posta, con grave danno dell'utenza, la quale si vede recapitare la corrispondenza con molti giorni di ritardo o non recapitata affatto;

la posta non consegnata viene mandata al macero e vari sono i casi di cronaca che evidenziano i grandi volumi in queste operazioni e sottolineano la mancanza di registri ad hoc per la tracciabilità della corrispondenza mandata al macero;

una recente inchiesta giornalistica ha riportato che i controlli effettuati da Izi SpA, società di ricerche di mercato, su incarico dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, mediante l'uso di lettere civetta siano passabili di intercettazione con conseguente inficio del controllo ("il Fatto Quotidiano", 6 gennaio 2014);

la gestione dei Centri di meccanizzazione postale, cuore del sistema di smistamento postale italiano, dal 1° novembre 2013 è stata esternalizzata con gara di appalto ed affidati alla ditta Ph Facility;

considerato che a fronte di tali disservizi l'Autorità ha comunque dato il via libera all'aumento delle tariffe praticate da Poste italiane e pertanto il costo per spedire una lettera potrà salire dagli attuali 70 centesimi sino a 95 centesimi, mentre una raccomandata potrà arrivare dai 3,60 euro attuali fino a 5,40 euro,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto;

se, con particolare riferimento alla posta prioritaria, non ritengano di attivarsi, nei limiti di propria competenza, per l'adozione di provvedimenti volti ad impegnare Poste italiane SpA ad apporre un timbro-data alle corrispondenze in ricezione nonché ad apporre il timbro-data dell'ufficio locale quando affida la corrispondenza al postino per la consegna così da permettere al destinatario di conoscere sia la data della spedizione sia la data di quando è stato stabilito il recapito e far valere così eventuali infrazioni secondo la Carta dei servizi;

se non ritengano, per quanto di competenza, di invitare Poste italiane SpA a rendere noti gli elenchi delle corrispondenze che costantemente sono destinate al macero perché non consegnate nonché adoperarsi per l'adozione di registri pubblici a riguardo al fine di chiarire l'entità delle stesse operazioni e rivelare eventuali disservizi;

quali iniziative di competenza intendano assumere affinché Poste italiane SpA pubblichi sul sito internet tutta la documentazione a giustificazione delle richieste di aumento, data la chiara necessità di trasparenza verso i cittadini per un servizio così strategico per il Paese che coinvolge la quasi totalità della popolazione italiana.

(3-00625)