• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01872 nell'ambito delle esigenze dettate dal processo di razionalizzazione della spesa (spending review) di cui al decreto-legge n. 95 del 2012 il Ministero degli affari esteri ha varato un piano di...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01872presentato daTACCONI Alessiotesto diMercoledì 15 gennaio 2014, seduta n. 152

TACCONI. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
nell'ambito delle esigenze dettate dal processo di razionalizzazione della spesa (spending review) di cui al decreto-legge n. 95 del 2012 il Ministero degli affari esteri ha varato un piano di «riorientamento» della nostra presenza all'estero che prevede la soppressione di complessivi 33 uffici all'estero, dei quali 13 già in fase di chiusura;
le 33 chiusure in questione, come ha ricordato il direttore generale Elisabetta Belloni, derivano da un obbligo di legge;
nonostante lo stesso direttore generale, Ministro Elisabetta Belloni, si sia detto disponibile ad intensificare il confronto con il Parlamento e le rappresentanze degli italiani all'estero democraticamente elette prima che l'amministrazione formalizzi la sua posizione da sottoporre al Governo per la necessaria decretazione, a tuttora tale confronto è stato solo annunciato, ma mai attuato;
al fine degli obiettivi di finanza pubblica riveste primaria importanza l'individuazione degli sprechi e delle diseconomie di bilancio, in particolare nell'ampio bacino delle consulenze e dell'esternalizzazione dei servizi e che conseguentemente l'eventuale chiusura di sedi all'estero deve essere un esercizio assolutamente residuale;
tra le sedi di cui si è programmato la chiusura nel corso dell'anno figura l'Ambasciata a Santo Domingo, competente oltre che per la Repubblica Dominicana, anche per Haiti, la Giamaica, Antigua e Barbuda e Saint Kitts e Nevis;
sempre a norma di legge, le chiusure di sedi già deliberate e quelle in programma, non devono intaccare la quantità e la qualità dei servizi all'utenza;
la chiusura dell'Ambasciata a Santo Domingo, al contrario, priverebbe una numerosa collettività di circa 7.000 connazionali, oltre a quelli che visitano per ragioni di turismo le Isole Caraibiche, di qualsiasi tipo di assistenza;
le difficoltà logistiche dovute all'isolamento e alla lontananza dalle rappresentanze consolari nei Paesi limitrofi creerebbero ulteriori disagi sia ai connazionali lì residenti, sia ai numerosi turisti italiani –:
se il Ministero degli affari esteri prevede la permanenza di una rappresentanza dell'Amministrazione sull'isola caraibica che possa garantire i servizi minimi indispensabili alla nostra collettività ivi residente e, in caso affermativo, in che forma;
qualora non sia assicurata la predetta rappresentanza che cosa intenda fare il Ministero per garantire gli anzidetti servizi amministrativi e di assistenza ai nostri connazionali. (5-01872)