• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00630 PEPE, SERRA, MONTEVECCHI, BOCCHINO, GIARRUSSO, MUSSINI, CAMPANELLA, FATTORI, BATTISTA, VACCIANO, BERTOROTTA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dei beni e delle...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00630 presentata da BARTOLOMEO PEPE
mercoledì 15 gennaio 2014, seduta n.167

PEPE, SERRA, MONTEVECCHI, BOCCHINO, GIARRUSSO, MUSSINI, CAMPANELLA, FATTORI, BATTISTA, VACCIANO, BERTOROTTA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo, dell'interno e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:

con decreto prefettizio n. 77775/1129/10/2013 dell'11 aprile 2013, pubblicato sull'albo pretorio on line, nelle more dell'emanazione del decreto presidenziale di scioglimento, è stata disposta la sospensione del Consiglio comunale di Tivoli (Roma) ed è stato nominato commissario prefettizio per la provvisoria amministrazione dell'ente con i poteri spettanti al Consiglio comunale, alla Giunta e al Sindaco, la dottoressa Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi, viceprefetto. Col medesimo decreto è stata nominato subcommissario prefettizio la dottoressa Sonia Boccia, viceprefetto aggiunto;

Villa Adriana a Tivoli fu una residenza imperiale extraurbana a partire dal II secolo voluta dall'imperatore Adriano e realizzata gradualmente nella prima metà del II secolo a pochi chilometri dall'antica Tibur. La struttura appare un ricco complesso di edifici estesi su una vasta area, che doveva coprire circa 120 ettari, in una zona ricca di fonti d'acqua a 17 miglia romane dall'Urbe;

nel 1999 il complesso archeologico di villa Adriana è stato inserito nell'elenco dei siti patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura). Nel momento dell'iscrizione l'Organizzazione, oltre a definire il perimetro del bene iscritto alla lista del patrimonio mondiale, ha stabilito, con un accordo internazionale con la Repubblica italiana, anche la buffer zone, ossia una zona "cuscinetto" di protezione per l'area archeologica di villa Adriana;

contestualmente all'inserimento, l'Italia si impegnava a tutelare la buffer zone, a rispetto dell'area archeologica, e in particolare a sottoporre preventivamente all'Unesco i progetti relativi alla stessa area di protezione che avrebbero potuto trasformare il paesaggio circostante la villa stessa;

come riportato da alcuni articoli di stampa, è in atto un progetto di sviluppo edilizio denominato "Comprensorio di Ponte Lucano" (meglio noto come lottizzazione "Nathan"): capofila del progetto la Impreme SpA del costruttore Massimo Mezzaroma. Il progetto, insistendo sulla buffer zone, rischierebbe di far perdere lo status di patrimonio mondiale dell'umanità alla villa dell'imperatore Adriano ("il Fatto Quotidiano", 4, 18 e 28 luglio 2012);

il Consiglio regionale del Lazio con delibera n. 41 del 31 luglio 2007 dispone che i Comuni sono sollecitati a collaborare al processo di formazione del piano territoriale paesaggistico regionale (PTPR), in particolare "a fornire alla regione, prima della redazione del PTPR, la situazione reale ed aggiornata del territorio in cui incidono ed operano vincoli paesaggistici e gli stessi PTP vigenti, ai fini di una loro eventuale modifica e necessariamente ai fini di un loro inserimento nel nuovo Piano in corso di redazione". Le proposte e le osservazioni dei Comuni, "se accolte e parzialmente accolte, trovano adeguata collocazione nel PTPR mediante specifiche rappresentazioni e disposizioni";

rispetto al PTPR, nella fase di elaborazione, la Regione Lazio e gli altri enti ed istituzioni di competenza avevano manifestato la volontà di instaurare sulla zona della "Nathan" due ulteriori vincoli, "paesaggio naturale" e "paesaggio naturale agrario", in aggiunta alle prescrizioni di tutela ivi già esistenti;

il Consiglio comunale di Tivoli si era opposto a tale implementazione vincolistica, sostenendo, in sintesi, che i predetti vincoli non erano compatibili con le previsioni del piano regolatore comunale e che andavano esclusi in toto, che su una parte dell'area insistevano già insediamenti abitativi e che doveva, in ogni caso, essere rettificata la perimetrazione indicata per i nuovi vincoli;

la delibera regionale dichiarava significativamente il proprio intento di rispettare lo spirito informatore ed il dettato del codice dei beni culturali e paesaggistici (decreto legislativo n. 42 del 2004, e successive modifiche). In ossequio ed in conformità con tale normativa, confermava che il piano paesaggistico è ispirato "al principio di minor consumo del territorio (…) con particolare attenzione alla salvaguardia dei siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO e delle aree agricole";

inoltre la delibera regionale evidenziava in modo non equivoco, né equivocabile, che la previsione di tutela vincolistica era stata rimossa solo per le zone già andate soggette ad edificazione. La sussistenza dei vincoli di inedificabilità veniva invece ribadita su tutta l'area residua, per la quale è evidenziato che era stata incontrovertibilmente respinta la proposta comunale di eliminare i suddetti vincoli;

nonostante quanto detto in precedenza il Consiglio comunale di Tivoli con delibera n. 74 del 6 dicembre 2011 ha approvato in via definitiva il piano di lottizzazione "Comprensorio di Ponte Lucano", dando il via libera ad una prima edificazione di 120.000 metri cubi di cemento a cui ne seguiranno successivamente altri 60.000, all'interno dell'area buffer zone stabilita con l'accordo internazionale;

il piano di lottizzazione non è stato preventivamente sottoposto all'Unesco prima della sua approvazione, che è avvenuta senza il nulla osta della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, pervenuto solo successivamente all'approvazione (prot. MBAC-DR-Laz 004 UFFPRO 0004070 01/03/2012 CI 34.19.01/40, a firma del direttore regionale architetto Galloni);

il nulla osta favorevole della Direzione non sembrava tenere conto del precedente parere negativo della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per il Lazio (prot. MBAC-SBAP-LAZ_U-PROT 0019324 21/06/2011 CI 34.19.07/4.155, a firma dell'architetto Cogotti) e della macroscopica violazione degli impegni internazionali sottoscritti dall'Italia, che prevedevano una preventiva comunicazione del progetto all'organizzazione internazionale;

anche il nulla osta favorevole della Soprintendenza non prendeva in considerazione il mancato adempimento degli impegni internazionali sottoscritti dall'Italia in sede Unesco;

il 5 gennaio 2012 il direttore del World heritage center dell'Unesco ha inviato una missiva all'ambasciatore Maurizio Enrico Serra, capo della delegazione permanente italiana preso l'Unesco, esprimendo preoccupazione per l'approvazione da parte del Comune di Tivoli della lottizzazione;

nella sessione n. 36 del World heritage commitee, che si è riunito tra il 24 giugno e il 6 luglio 2012 a San Pietroburgo, la vicenda della lottizzazione è stata analizzata dall'Unesco, che ha concluso la propria analisi con la seguente valutazione: «Si richiede, allo Stato membro di informare il Whc in tempo utile rispetto a qualsiasi progetto di sviluppo pianificato nell'area buffer, includendo anche il progetto di sviluppo edilizio del "Comprensorio di Ponte Lucano", per il quale deve fornire inoltre una valutazione sull'impatto in relazione al paragrafo 172 delle linee guida, prima di mettere in atto qualsiasi impegno irreversibile»;

il comitato aveva anche stabilito un limite di tempo oltre il quale l'Italia non poteva andare, intimando al nostro Paese "di inviare al Whc entro il 1 febbraio 2014 un report aggiornato sullo stato di conservazione del sito";

sulla vicenda sono state depositate dal primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo due interrogazioni (4-00091 e 4-00427), che ad oggi non hanno ricevuto risposta,

si chiede di sapere:

se il Governo non ritenga che la grave mancata tutela di questa area danneggi l'immagine del patrimonio naturale, culturale e turistico italiano, con il rischio della cancellazione del sito della villa dell'imperatore Adriano dal patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco, nel caso in cui non siano rispettati i parametri minimi di gestione dettati dall'organizzazione internazionale;

se sia stato predisposto il report aggiornato sullo stato di conservazione del sito da inviare al World heritage commitee e se si sia provveduto ad informare, come da procedura, il Whc della lottizzazione "Comprensorio di Ponte Lucano";

in caso contrario, quali iniziative urgenti il Governo voglia adottare riguardo all'ennesima speculazione edilizia in atto nella zona protetta da vincolo paesaggistico;

quali iniziative urgenti intenda assumere al fine di verificare la correttezza dell'iter approvativo del progetto;

quali iniziative intenda adottare per garantire il rispetto degli impegni internazionali che proteggono l'area archeologica di villa Adriana, essendo stata disattesa, a quanto risulta agli interroganti, la precisa prescrizione che impone di sottoporre preventivamente all'Unesco i progetti che hanno effetto rilevante sull'area;

quali iniziative voglia intraprendere al fine di intervenire presso tutte le sedi competenti affinché vengano fatti valere gli interessi del territorio, anche fermando il piano di lottizzazione "Comprensorio di Ponte Lucano" lesivo di un patrimonio culturale e paesaggistico a valenza universale, annoverato tra i siti Unesco e come tale oggetto di un accordo internazionale che obbliga lo Stato italiano alla tutela e alla conservazione;

se intenda attivarsi, per quanto di competenza, presso l'amministrazione competente affinché sia valutata la correttezza della delibera n. 74 del 6 dicembre 2011 del Consiglio comunale di Tivoli, che ha approvato in via definitiva il piano di lottizzazione "Comprensorio di Ponte Lucano".

(3-00630)