• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00372 Mario Pescante, membro del Cio, in occasione del Consiglio Nazionale del Coni riunito a Milano ha dichiarato, a proposito degli imminenti giochi olimpici invernali a Sochi: «È assurdo che un...



Atto Camera

Interpellanza 2-00372presentato daSPADONI Maria Ederatesto diVenerdì 17 gennaio 2014, seduta n. 154

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, per sapere – premesso che:
Mario Pescante, membro del Cio, in occasione del Consiglio Nazionale del Coni riunito a Milano ha dichiarato, a proposito degli imminenti giochi olimpici invernali a Sochi: «È assurdo che un Paese invii in Russia quattro lesbiche solo per dimostrare che in quel Paese i diritti dei gay sono calpestati. Lo facciano in altre occasioni», in polemica con l'annunciato invio, da parte degli Usa, di una rappresentanza americana alla cerimonia inaugurale composta da quattro lesbiche;
lo stesso Pescante, schierandosi palesemente contro la strumentalizzazione, a suo dire, da parte della politica internazionale delle prossime Olimpiadi invernali, ha anche aggiunto: «I Giochi non possono essere l'occasione e il palcoscenico per rivendicare diritti che lo sport sostiene quotidianamente. E meno male che 2700 anni fa si fermavano anche le guerre per i Giochi. Ora assistiamo a atti di terrorismo politico. Su questo farò un intervento al Cio;
non in sintonia con quanto affermato da Pescante, il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, ha dichiarato: «Che i giochi olimpici siano un momento di amplificazione per temi sociali e importanti è nell'ordine delle cose, è fisiologico, è talmente importante l'evento che non mi meraviglio si coinvolgano anche fattori extra sportivi, è sempre stato così anche in passato. Non ci vedo nulla di sbagliato o problemi di sorta, se si colgono le occasioni per accendere riflettori su tematiche sociali importanti, credo sia fisiologico»;
è doveroso ricordare che il presidente russo, Vladimir Putin, ha da tempo reso noto il suo pensiero in merito alla «manifestazione» di atteggiamenti omosessuali in pubblico dichiarando, tra le altre: «Intendo difendere il nostro popolo da certi pseudovalori che i nostri cittadini fanno fatica spesso ad accettare, da alcuni gruppi sociali aggressivi che vogliono imporre il loro punto di vista su altri Paesi»;
a parere degli interroganti, quelle di Pescante sono affermazioni gravi non solo in relazione al rispetto dei diritti dei gay e a ciò che, invece, lo sport può rappresentare nel rispetto dei diritti civili e umani, ma anche in relazione all'immagine del nostro Paese nel consesso internazionale;
l'associazione Arcilesbica ha commentato le parole di Pescante: «Lo sport non è a priori veicolo di civiltà: lo è se chi lo rappresenta e lo vive si fa carico veramente e con coerenza del suo potere di accoglienza, valorizzazione delle differenze, inclusione, conoscenza e libertà. Chi non capisce questo non solo non rappresenta il vero spirito della sport, ma non può rappresentare e lavorare nemmeno a una grande manifestazione di civiltà come dovrebbero essere i giochi Olimpici»;
tali dichiarazioni, ad avviso degli interroganti, contrastano pesantemente con la posizione assunta dall'Italia sul rispetto dei diritti umani nel mondo –:
se i Ministri interpellati ritengano di intervenire con riferimento alle dichiarazioni di Mario Pescante lesive dell'immagine del nostro Paese nel mondo al fine di chiarire che la posizione italiana non è in alcun modo rappresentata da quanto dichiarato dal Presidente Pescante.
(2-00372) «Spadoni, Di Vita, Di Battista, Manlio Di Stefano, Cecconi, Grande, Sibilia, Baroni, Del Grosso, Silvia Giordano, Scagliusi, Dall'Osso, Tacconi, Grillo, Lorefice, Mantero».