• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/01089    premesso che:     il Consiglio dei ministri, nella riunione del 3 marzo 2015, ha approvato la Strategia per la banda ultralarga, che prevede la suddivisione del territorio...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01089presentato daCOPPOLA Paolotesto diMercoledì 14 settembre 2016, seduta n. 672

   La IX Commissione,
   premesso che:
    il Consiglio dei ministri, nella riunione del 3 marzo 2015, ha approvato la Strategia per la banda ultralarga, che prevede la suddivisione del territorio nazionale in quattro tipologie di cluster con costi e complessità di infrastrutturazione crescenti;
    tale Strategia prevede inoltre una sinergia di interventi pubblici e privati che abbiano come obiettivo: per le aree dei cluster A e per la maggioranza delle aree dei cluster B l'infrastrutturazione con reti di banda ultralarga a 100 Mbps, mentre per le aree dei cluster C e D un'infrastrutturazione con reti di banda larga veloce ad almeno 30 Mbps (obiettivi poi rivisti parzialmente nei bandi di pre-qualifica di cui si dirà poco sotto);
    come sottolinea la Strategia, «La tecnologia d'accesso fisso (Fixed Wireless Accesa, FWA) sta giocando un ruolo importante nel raggiungimento del primo obiettivo dell'Agenda Digitale Europea (copertura 100 per cento della popolazione almeno a 2 Mbps)»: le tecnologie FWA possono, infatti, contribuire alla diffusione dei servizi BUL ed in particolare nelle aree marginali;
    la stessa Commissione europea, infatti, ha chiarito negli orientamenti 2013 (più volte richiamati dalla Strategia BUL del Governo e dallo stesso Addendum) che «nella attuale fase di mercato e sviluppo tecnologico, le reti NGA» vanno individuate fra « i) reti di accesso in fibra ottica (FTTx), ii) reti cablate avanzate potenziate e iii) alcune reti di accesso senza fili avanzate in grado di garantire un'affidabile trasmissione ad alta velocità per abbonato»;
    Infratel Italia, per effetto degli accordi tra Ministero dello sviluppo economico e regioni Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto sta dando attuazione ad una prima fase del progetto banda ultralarga che prevede che nelle, aree bianche dei comuni delle regioni citate vengano realizzate, da concessionari selezionati tramite procedura su base competitiva, reti abilitanti l'offerta di servizi a banda ultralarga;
    il bando di gara relativo a detta procedura, è stato pubblicato sulla GURI 5a serie speciale — n. 63 del 3 giugno 2016. Si prevede che i lavori abbiano inizio con l'aggiudicazione dei lotti di gara prevista entro il 2016;
    Infratel ha inoltre avviato una consultazione pubblica volta ad individuare i nodi di accesso potenzialmente rilegabili dall'infrastruttura ottica per il rilegamento delle reti di accesso (cosiddetto «FTTN») che si andrà a realizzare attraverso gli investimenti pubblici dei bandi BUL (almeno per quanto attiene non più del 30 per cento del cluster C e fino al 100 per cento del D);
    l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella recente delibera 120/16/CONS precisa che «gli Orientamenti europei 2013 prevedono esplicitamente la necessità di selezionare infrastrutture tecnologicamente neutrali, per consentire agli interessati l'uso di una qualsiasi delle tecnologie disponibili per la fornitura di servizi agli utenti finali. Alla luce di tale principio, le architetture di tipo FTTN potranno prevedere oltre alla connessione di cabinet (FTTC) anche quella di nodi di rete di tipo Fixed Wireless Access (FWA) purché siano in grado di garantire i livelli di servizio e le prestazioni di connettività indicate dal bando»;
    la stessa Autorità di regolazione, nella delibera 659/15/CONS evidenzia che «nelle aree più specificatamente rurali l'impiego delle frequenze 3.6-3.8 GHz, si possa meglio prestare ad applicazioni fisse del tipo FWA per la fornitura di accesso radio» e che «l'utilizzo di tali frequenze potrebbe contribuire all'offerta di servizi a banda larga anche ad utenze residuali situate in aree marginali e rurali del Paese, in linea con quanto previsto all'interno degli obiettivi dei documento recante la Strategia italiana per la banda ultralarga»,

impegna il Governo:

   a concludere quanto prima le procedure di assegnazione della banda 3.6-3.8 GHz al fine di valorizzare anche l'uso di tali frequenze per il raggiungimento degli obiettivi di copertura della popolazione con servizi di banda larga ed ultralarga;
   a monitorare la corretta attuazione del piano di investimenti pubblici tramite intervento diretto nelle «aree bianche», con particolare attenzione agli obblighi dei beneficiari dei finanziamenti pubblici di realizzare un'infrastruttura che sia idonea ad offrire una condizione favorevole alla realizzazione dell'interconnessione con i punti di presenza degli operatori fissi e mobili presenti nelle aree di intervento e di relegare nodi fissi o mobili di operatori già presenti, ove intercettati dalla nuova infrastruttura, applicando quanto già indicato dall'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni con la delibera 120/16/CONS, e basandosi sui principi di massimizzazione della copertura e del numero di operatori attestabili su tali nodi.
(7-01089) «Coppola, Bonaccorsi, Carrozza, Bruno Bossio, Scuvera, Gadda, Pinna, Dallai, Catalano, Ascani, Galgano, Barbanti, Bonomo, Alfreider, Bargero, Gribaudo».