• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/03119 DI BIAGIO, PUPPATO, FASIOLO, PANIZZA, LANIECE, DALLA TOR, MASTRANGELI, GAMBARO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03119 presentata da ALDO DI BIAGIO
martedì 13 settembre 2016, seduta n.676

DI BIAGIO, PUPPATO, FASIOLO, PANIZZA, LANIECE, DALLA TOR, MASTRANGELI, GAMBARO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

la notte tra il 23 e il 24 agosto 2016 l'Italia centrale è stata colpita da ripetute scosse di terremoto di elevata magnitudo, con epicentro nel reatino, che hanno provocato ingenti danni e un numero elevato di vittime, in particolare nei centri di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto e Norcia;

subito si è attivata la "macchina emergenziale", attraverso l'intervento pronto e qualificato dei Vigili del fuoco, della Protezione civile, del Genio militare, delle forze dell'ordine, della Croce rossa italiana e di tutto il pubblico soccorso, e la "macchina solidaristica" con il volontariato attivo e la spontanea partecipazione dell'intera cittadinanza, attraverso raccolte di generi di varia necessità e collette;

a sostegno delle popolazioni colpite sono state anche avviate campagne di raccolta fondi ed è stato quasi immediatamente attivato dal Dipartimento della protezione civile un numero di telefono (45500) per raccogliere le donazioni, attraverso un protocollo d'intesa tra il Dipartimento stesso e i gestori di telefonia;

proprio riguardo alla gestione di tali fondi, in un comunicato pubblicato sul sito del Dipartimento, si è inteso specificare che, alla chiusura della raccolta di denaro, "si procederà all'istituzione di un Comitato dei Garanti, composto da persone di riconosciuta e indiscussa moralità e indipendenza, nominati con un decreto del Capo Dipartimento d'intesa con i Presidente delle Regioni coinvolte, con il compito di valutare le proposte delle Regioni per l'utilizzo dei fondi e di garantire la trasparenza nella gestione delle risorse stesse autorizzando il trasferimento delle risorse alle Regioni sulla base della realizzazione dei progetti";

peraltro, il medesimo comunicato chiarisce che le somme raccolte dagli operatori telefonici "saranno versate, senza alcun ricarico, su un conto infruttifero aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato in favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dopo l'approvazione dei progetti da parte del Comitato dei Garanti, trasferirà alle Regioni";

è opportuno ricordare che simili iniziative di "sms solidali" furono attivate già in passato in situazioni analoghe di calamità, non ultimi il sisma del 2012 in Emilia-Romagna e il sisma del 2009 a L'Aquila, e tuttavia, alla grande solidarietà dimostrata fin dalle prime ore dalla società civile, non ha fatto da contraltare una gestione pienamente trasparente ed efficace, tanto che, in alcuni casi, i fondi raccolti sono arrivati solo in minima parte o per nulla alle popolazioni, in una gestione che sembrerebbe essersi arenata nelle maglie della burocrazia;

uno dei casi paradigmatici, in questo senso, è stato il sisma aquilano, dove, peraltro, la mancata trasparenza è stato il terreno propizio per il proliferare di scandali e illeciti, con l'unico esito di esacerbare una popolazione già profondamente ferita e abbatterne le progettualità;

il drammatico paradosso al quale l'opinione pubblica ha dovuto assistere è stato quello per cui, alla facilità con cui le iniziative illecite hanno potuto farsi strada in un territorio martoriato e ormai privo di garanzie, ha fatto da contraltare la difficoltà della popolazione ad accedere, ad esempio, agli stessi fondi di garanzia, per i quali non sarebbe stata sufficiente la condizione di "terremotato". Peraltro, anche i prestiti erogati non avrebbero fruito di alcuna particolare agevolazione, essendo stati assoggettati ad interesse al pari di ogni finanziamento richiesto in condizioni di normalità;

questi precedenti poco edificanti, che si sono ripetuti anche in altre occasioni analoghe, rischiano di avvilire gravemente lo spirito di solidarietà, che caratterizza la società civile ed impongono che le istituzioni mettano in campo un impegno tanto maggiore per la trasparenza e l'efficacia nella gestione dei fondi raccolti, attraverso le diverse campagne attive sul territorio nazionale, affinché essi siano effettivamente destinati al sostegno delle popolazioni colpite e alla ricostruzione e non finiscano semplicemente per allargare il patrimonio di qualche istituto di credito;

un simile impegno potrebbe essere declinato a parere degli interroganti a partire da una ricognizione e definizione puntuale dei conti correnti attivati per la raccolta fondi in favore dei terremotati, da registrare in un elenco nazionale digitalizzato, consultando il quale sia possibile visualizzare la relativa rendicontazione dei fondi e monitorarne l'impiego, garantendo l'adeguata tracciabilità e trasparenza,

si chiede di sapere:

quale sia attualmente lo stato dei fondi pervenuti e il numero di telefono solidale attivato dal Dipartimento della protezione civile per il sisma del reatino e quali siano le tempistiche previste per la definizione del comitato dei garanti;

se sia stato attivato un monitoraggio di tutte le iniziative di raccolta fondi, avviate sul territorio nazionale, che garantisca la trasparenza e tracciabilità dei fondi, tutelando anche la solidarietà dei cittadini da eventuali tentativi di raggiro;

quali iniziative si intenda avviare, al fine di garantire che i fondi raccolti, anche attraverso gli "sms" solidali, siano effettivamente e fattivamente destinati alle popolazioni colpite dal sisma e non finiscano semplicemente incamerati negli istituti di credito;

se il Governo non ritenga di avviare una ricognizione e definizione puntuale dei conti correnti attivati per la raccolta fondi in favore dei terremotati, da registrare in un elenco nazionale digitalizzato, consultando il quale sia possibile visualizzare la relativa rendicontazione dei fondi e monitorarne l'impiego, garantendone l'adeguata tracciabilità e trasparenza.

(3-03119)