• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/03107 CARDIELLO - Al Ministro dell'interno - Premesso che: in materia di elezioni comunali, ciascun candidato deve dichiarare l'accettazione della candidatura, affermando di non trovarsi in...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03107 presentata da FRANCO CARDIELLO
martedì 13 settembre 2016, seduta n.676

CARDIELLO - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

in materia di elezioni comunali, ciascun candidato deve dichiarare l'accettazione della candidatura, affermando di non trovarsi in alcuna delle condizioni di ostacolo alla stessa previste dagli articoli 10 (incandidabilità alle elezioni provinciali, comunali e circoscrizionali) e 11 (sospensione e decadenza di diritto degli amministratori locali in condizione di incandidabilità) del decreto legislativo n. 235 del 2012, recante "Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell'articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190", pena la cancellazione, a seguito di accertamento da parte degli uffici preposti, dalle liste stesse (art. 12, commi 2 e 4). L'accertamento delle condizioni di eleggibilità delle liste dei candidati è esperito dagli uffici preposti entro il termine previsto per la loro ammissione o successivamente dall'ufficio preposto alle operazioni di proclamazione degli eletti;

a seguito delle elezioni amministrative del 5 giugno 2016, risultava eletto sindaco di Rutino, in provincia di Salerno, Gerardo Immerso;

la Prefettura di Salerno ha accertato, con nota del 6 luglio 2016, che, in forza di una condanna definitiva a 2 anni (ricettazione, per fatti occorsi nel 2002), con pena sospesa, Gerardo Immerso non poteva candidarsi alle elezioni amministrative. Uno scambio di corrispondenza tra il signor Immerso e la Prefettura ha confermato l'incandidabilità. Di qui la necessità di revocare la convalida e procedere a nuove elezioni in quanto l'art. 10, comma 3, del citato decreto legislativo stabilisce che "L'eventuale elezione o nomina di coloro che si trovano nelle condizioni di cui al comma 1 [che recita: "Non possono essere candidati alle elezioni provinciali, comunali e circoscrizionali e non possono comunque ricoprire le cariche di presidente della provincia, sindaco, assessore e consigliere provinciale e comunale"] è nulla. L'organo che ha provveduto alla nomina o alla convalida dell'elezione è tenuto a revocare il relativo provvedimento non appena venuto a conoscenza dell'esistenza delle condizioni stesse";

il gruppo consiliare di maggioranza ha portato avanti questa anomalia istituzionale sino al 25 agosto 2016, quando chiese che all'ordine del giorno del Consiglio comunale fosse aggiunto un punto nel quale il sindaco comunicava la sua intenzione di "sospendersi" dall'incarico, una procedura inconsueta dato che, di fatto, il prefetto ha determinato la decadenza di Immerso dal ruolo di sindaco;

l'anomalia è proseguita sino al 2 settembre quando il Consiglio comunale di Rutino ha votato all'unanimità la revoca della convalida dell'elezione a sindaco;

la candidatura di una persona non candidabile alla carica di sindaco da parte della lista civica "Libertà e progresso" ha determinato non solamente problemi in termini amministrativi, rendendo anche necessario accertare quali atti prodotti siano da considerarsi nulli, ma anche un considerevole danno economico alle finanze pubbliche per la necessità di indire nuove elezioni;

spetta al prefetto competente per territorio avviare la procedura volta a determinare, con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno (art. 141 del decreto legislativo n. 267 del 2000), lo scioglimento di un Consiglio comunale. Quello di Rutino è al momento retto dal vicesindaco, Michele Ferraro, espressione del gruppo di maggioranza (lista civica "Libertà e progresso"),

si chiede di conoscere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno, al fine di garantire la trasparenza dell'attività amministrativa del Comune, prevedere la nomina di un commissario prefettizio, sino allo svolgimento delle nuove elezioni comunali.

(3-03107)