• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/06321 ALBANO, FORNARO, RICCHIUTI, CIRINNA', PEZZOPANE, CANTINI, FILIPPIN, MANASSERO, VALENTINI, DIRINDIN, MANCONI, GIACOBBE, ANGIONI, FASIOLO, BIANCO - Al Ministro dell'interno - Premesso che:...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06321 presentata da DONATELLA ALBANO
mercoledì 14 settembre 2016, seduta n.678

ALBANO, FORNARO, RICCHIUTI, CIRINNA', PEZZOPANE, CANTINI, FILIPPIN, MANASSERO, VALENTINI, DIRINDIN, MANCONI, GIACOBBE, ANGIONI, FASIOLO, BIANCO - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

sul settimanale "L'Espresso" n. 37 del 12 settembre 2016 è stato pubblicato un reportage del giornalista Fabrizio Gatti sulle drammatiche condizioni in cui versa il CARA di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia;

dal suddetto reportage si apprende che in tale struttura vivono, in condizioni disumane, più di 1.000 persone (636 ospiti registrati e il resto abusivi) in attesa di una risposta alla loro domanda di asilo e protezione internazionale, alla mercé di bande criminali, che li sfruttano portandoli a lavorare illegalmente nei campi circostanti e facendoli prostituire;

in particolare, l'articolo parla di "decine di persone, ammassate come stracci su tranci di gommapiuma. Niente lenzuola, a volte solo un asciugamano fradicio di sudore sotto le coperte di lana. Nemmeno un armadietto hanno messo a disposizione: ciabatte e scarpe sono sparse sul pavimento, i vestiti di ricambio dentro sacchetti di carta. Rischio di calpestare una serpentina incandescente, collegata alla presa elettrica da due fili volanti. Qualcuno sta preparando la colazione per poi andare a lavorare nei campi. Cucinano per terra. Se scoppia un incendio, è una strage.". E poi: "La quinta notte rinchiuso qui dentro ho già visto i gangster nigeriani entrare nel Cara a prelevare le ragazzine da far prostituire. I cani randagi urinare sulle scarpe degli ospiti messe all'aria ad asciugare. E perfino i trafficanti afghani offrire viaggi nei camion per l'Inghilterra. Mi hanno anche interrogato. Un picciotto dei nigeriani, non la polizia. Agenti e soldati di guardia non si muovono dal piazzale asettico del cancello di ingresso. In una settimana, mai incontrati. Nessuno protegge i 636 ospiti dichiarati nel contratto d'appalto. Ma siamo sicuramente più di mille. Contando gli abusivi, forse millecinquecento. Perché da quattro buchi nella recinzione, chiunque può passare." Sempre nel servizio si apprende che questi 4 varchi sarebbero ripresi dalle telecamere di controllo del Cara;

"Da qualche mese però la bidonville si sta allargando. Da Napoli è arrivata la mafia nigeriana e si è presa metà pista: nelle baracche hanno aperto bar, due ristoranti, una discoteca che con la musica assorda ogni notte il riposo dei braccianti. Da Bari sono venuti alcuni afghani piuttosto integralisti e ora controllano l'altra metà: hanno allestito un negozio che vende di tutto e una misteriosa moschea." e ancora:"Centinaia di richiedenti asilo escono che è ancora buio. E ritornano che è già buio. I caporali nigeriani li aspettano su furgoni e auto sgangherate all'inizio della Pista: per il trasporto ai campi di ortaggi e pomodori, incassano cinque euro al giorno a passeggero e li trattengono dalla paga. I capibianchi, gli sgherri italiani, li prendono invece a bordo lungo la strada che porta a Foggia";

sempre secondo informazioni raccolte dal giornalista Gatti, le cooperative che hanno in appalto i servizi presso il Cara di Borgo Mezzanone, il consorzio Sisifo e la consorziata Senis Hospes, incassano circa 22 euro al giorno per ospite, per un totale di 15 milioni di euro in 3 anni di contratto;

inoltre, dal sito della Prefettura di Foggia si apprende che, a partire dal 2015, sono impiegate per i servizi di accoglienza la fondazione Siniscalco Ceci - Emmaus - ONLUS - di Foggia, Aranea - Consorzio di Cooperative Sociali - Soc. coop. soc. di Foggia, il Consorzio ARETE' - Soc. Coop. soc. ONLUS di Trapani (ex Connecting People), il Consorzio Matrix - Soc. coop. soc. - Consorzio stabile di coop. soc. di Gragnano (Napoli), la Fondazione Fasano-Potenza ONLUS, la A.S.C.S. ONLUS di Milano con un costo di poco inferiore ai 35 euro al giorno per persona assistita;

il 27 maggio 2016 viene aggiudicato dalla Prefettura a 69.833 euro più IVA alla ditta Eredi Tommasulo Nicola di Lavista Teresa e figli s.n.c., il servizio di trasporto, a mezzo autobus con conducente, di cittadini extracomunitari soggiornanti presso il CARA di Borgo Mezzanone dallo stesso centro a Foggia città e viceversa, per il periodo 12 maggio 2016 - 11 maggio 2017;

considerato che:

tra le funzioni del prefetto rientra: "l'attuazione delle direttive ministeriali ed al coordinamento delle forze di polizia, ed è anche responsabile provinciale dell'ordine e della sicurezza pubblica.", secondo l'art. 11 del decreto legislativo n. 300 del 1999, come modificato dal decreto legislativo n. 29 del 2004, e l'art. 13 della legge n. 121 del 1981, e che il prefetto presiede i consigli territoriali per l'immigrazione (Cti), previsti dal decreto del Presidente della Repubblica n. 394 del 1999 e istituiti con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 dicembre 1999, organismi preposti al monitoraggio della presenza dei cittadini stranieri immigrati nel territorio, e della capacità di quest'ultimo di assorbire i flussi migratori,

il giorno 30 luglio 2016 la Prefettura di Foggia dava notizia dei risultati della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocata dal prefetto, Maria Tirone, su richiesta del Presidente della Regione, Michele Emiliano, con la partecipazione del questore, Piernicola Silvis, del comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Antonio Basilicata e dei rappresentanti dei comandanti provinciali della Guardia di finanza e del Corpo forestale dello Stato, del sindaco di San Severo, Francesco Miglio, del direttore generale della A.S.L., Vito Piazzolla, per un esame congiunto della situazione nell'insediamento spontaneo di immigrati, in agro di San Severo, denominato "ghetto di Rignano"; in particolare, dove in seguito a una lite tra migranti, si verificò il decesso di una persona. Si decise di attuare iniziative per allontanare i migranti, "nelle more della predisposizione e attuazione di progetti di sistema finalizzati alla accoglienza, integrazione e inclusione dei cittadini stranieri, in relazione ai flussi legati al ciclo delle attività agricole, da finanziare con le risorse del PON Legalità, come previsto dal Protocollo sottoscritto in data 27.05.2016 dai Ministri dell'Interno, del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell'Agricoltura, oltre che dai Presidenti delle Regioni interessate, tra cui la Puglia, contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura e l'uscita dai ghetti". Sempre la Prefettura dichiarava: "stati pianificati specifici, cadenzati servizi straordinari da parte delle Forze di Polizia presso il predetto insediamento, nonché in generale, il rafforzamento delle attività di vigilanza volte a prevenire e contrastare i fenomeni del caporalato, dell'impiego irregolare di manodopera in agricoltura, diffusi sul territorio con controlli in situ, nelle aziende e su strada. Nel primo semestre 2016 sono state controllate n. 416 aziende agricole, individuati n. 357 lavoratori irregolari ed irrogate sanzioni amministrative per complessivi 435.300,00 euro. Nell'anno 2015 sono state controllate n. 1016 aziende agricole, individuati n. 968 lavoratori irregolari ed irrogate sanzioni amministrative per complessivi 986.240,00 euro",

la firma dell'accordo provinciale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, finalizzato al monitoraggio degli immigrati presenti sul territorio della provincia di Foggia e all'avvio di un percorso di legalità porta la data del 7 settembre 2016, mentre l'accordo contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, Convenzione per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo per prevenire forme illegali di intermediazione di manodopera, viene firmato l'11 agosto 2016 sempre presso la Prefettura di Foggia, in seguito all'emanazione del protocollo nazionale contro il caporalato del 27 maggio 2016,

si chiede di sapere:

se i fatti riportati in premessa corrispondano al vero e, se ciò fosse, come sia stato possibile raggiungere un livello così alto e preoccupante di disumanità e illegalità all'interno del CARA di Borgo Mezzanone;

se il Governo sia a conoscenza di quanto avvenga all'interno di tale struttura;

come sia stato possibile che ad oggi, nonostante il presidio da parte delle forze dell'ordine, non sia stato denunciato il contesto di illegalità diffusa in tale struttura;

se non si ritenga necessario, opportuno e doveroso procedere, con la massima urgenza, ad avviare un'ispezione per verificare il rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo all'interno di tale struttura e, in caso di violazione, avviare tutti i provvedimenti necessari nei confronti di coloro che si siano resi responsabili della grave situazione che si è venuta a determinare;

se si ritenga congruo lo stanziamento economico assegnato a diversi enti e società e l'effettiva erogazione dei servizi;

quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare per restituire alle persone ospiti del Cara di Borgo Mezzanone condizioni di vita accettabili, come prescritto dal diritto umanitario internazionale.

(4-06321)