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Atto a cui si riferisce:
S.1/00620 premesso che: il 24 agosto 2016, alle ore 3:36, un sisma di magnitudo 6.0 ha colpito una vasta porzione dell'Appennino centrale tra le province di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia, e ha...



Atto Senato

Mozione 1-00620 presentata da STEFANO VACCARI
giovedì 15 settembre 2016, seduta n.679

VACCARI, ZANDA, CALEO, FILIPPI, Stefano ESPOSITO, MIRABELLI, PUPPATO, SOLLO, MORGONI, DALLA ZUANNA, CUOMO, BORIOLI, CANTINI, CARDINALI, MARGIOTTA, ORRU', RANUCCI, SONEGO - Il Senato,

premesso che:

il 24 agosto 2016, alle ore 3:36, un sisma di magnitudo 6.0 ha colpito una vasta porzione dell'Appennino centrale tra le province di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia, e ha coinvolto alcune decine di comuni collocati nelle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, provocando i danni più ingenti nei comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto;

le vittime accertate sono state 295, i feriti 386, le persone estratte vive dalle macerie sono state 238;

secondo i dati ufficiali del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, sono 4.454 le persone assistite ospitate nei campi e nelle strutture allestite allo scopo. Nel Lazio sono assistite in 14 campi 1.102 persone mentre altre 60 sono alloggiate in tende distribuite in modo diffuso tra i comuni colpiti; allo stesso modo, nelle Marche sono alloggiate 995 persone mentre 918 sono ospitate in 11 campi. In Umbria sono assistite 1.075 persone, 274 sono le persone che risultano ospitate in Abruzzo e 30 sono alloggiate presso un hotel di San Benedetto del Tronto;

considerato che:

il sistema nazionale di protezione civile si è messo in moto con efficienza ed efficacia già dai primissimi momenti successivi al sisma;

si sono, infatti, immediatamente riuniti l'Unità di crisi e il Comitato operativo nazionale ed è stato varato nelle prime ore del mattino il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri volto ad affidare ogni potere necessario a coordinare tutti i soccorsi al capo del Dipartimento della protezione civile;

i primi interventi, oltre a quelli volti al salvataggio di vite umane, sono stati incentrati sul ripristino della viabilità, per consentire l'arrivo di tutti mezzi di soccorso sui luoghi terremotati e sulla riattivazione dei sistemi di comunicazione e di fornitura di energia elettrica;

il 25 agosto 2016 il Consiglio dei ministri ha proclamato, con delibera, lo stato di emergenza per 180 giorni e ha stanziato i primi 50 milioni di euro per il soccorso e l'assistenza delle popolazioni colpite a valere sul Fondo per le emergenze nazionali di cui all'articolo 5, comma 5-quinquies, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;

il Consiglio dei ministri ha altresì proceduto alla nomina di Vasco Errani a commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto, in accordo con i presidenti delle Regioni interessate e sulla base dell'esperienza e competenza acquisita nel ruolo di commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012 in Emilia-Romagna;

considerato inoltre che la normativa riguardante il sistema nazionale di protezione civile, fiore all'occhiello del nostro Paese, ha bisogno per sua natura di essere continuamente riordinata: la richiesta pressante al Governo di molte istituzioni regionali e locali colpite, nonché di tutti i soggetti che a vario titolo sono stati coinvolti nella gestione del superamento di gravissime emergenze per calamità è stata quella di disporre di una normativa quadro omogenea in tutta Italia, che possa offrire risposte adeguate ai bisogni del sistema pubblico e privato e che non debba reiterare la disparità di misure che, purtroppo, si è creata tra Regioni differenti, soprattutto negli ultimi anni. Il disegno di legge a prima firma dell'on. Chiara Braga (AC 2607) si pone questo obiettivo di ricognizione, coordinamento e integrazione delle disposizioni legislative vigenti in materia di protezione civile;

considerato infine che:

la normativa antisismica costituisce, assieme alla classificazione sismica, lo strumento attraverso cui realizzare la prevenzione sismica;

nel 2009 è stato istituto il Fondo per la prevenzione del rischio sismico, con una dotazione pluriennale fino all'anno 2016, affidando l'attuazione della disposizione al Dipartimento nazionale della protezione civile, che nel corso degli anni ha emanato ordinanze e decreti, svolgendo un ruolo fondamentale in fase di valutazione preventiva, ripartendo le risorse tra le Regioni sulla base dell'indice medio di rischio dei territori, destinandole, tra l'altro, a studi di microzonazione sismica e a interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico;

norme di carattere preventivo finalizzate al miglioramento sismico degli edifici sono altresì contenute in diversi provvedimenti emanati nel corso degli ultimi anni, come ad esempio le norme per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, nonché quelle di carattere fiscale come l'ecobonus;

è ritenuto importante e decisivo il ruolo svolto dal Dipartimento nazionale della protezione civile nella valutazione e determinazione delle misure antisismiche, anche nella fase preventiva, che si ritiene di dover impiegare per le competenze e le capacità espresse anche nella struttura di coordinamento del progetto "Casa Italia" a supporto di un project manager;

pur nella difficoltà applicativa della normativa vigente, sono state avviate significative esperienze, come la riqualificazione di interi edifici, con risparmi energetici dell'ordine del 60-80 per cento, oggi possibile (e spesso conveniente) attraverso l'impiego di tecnologie e materiali ad elevate prestazioni;

l'elaborazione di un programma "Casa Italia" proposto dal Governo per la messa in sicurezza del Paese dai rischi a cui è sottoposto deve partire da una verifica seria delle esperienze passate, con l'obiettivo di definire quelle correzioni di metodo e contenuto che consentano di varare e realizzare un piano che dia risultati importanti e certi;

diviene fondamentale una regia unica ipotizzata dal Governo nel programma con un project manager di indubbia competenza e professionalità come il professor Giovanni Azzone, rettore del politecnico di Milano, che, con il contributo delle migliori professionalità, garantisca la qualità dei risultati attraverso uno stretto coordinamento e monitoraggio tra i diversi soggetti e istituzioni coinvolte, prevedendo la possibilità di avocazione in caso di ritardo, assicurando il massimo decentramento degli interventi in modo da assicurare procedure rapide e semplici e la responsabilizzazione delle istituzioni locali;

tra le ipotesi da approfondire vi è quella di estendere il meccanismo ipotizzato da Enea per gli interventi di efficientamento energetico dei condomini anche alla "messa in sicurezza" antisismica, in quanto potrebbe rivelarsi opportuna, perché tali interventi, se svolti congiuntamente, avrebbero il vantaggio di comportare una riduzione complessiva dei costi, a cui si aggiungerebbe la possibilità di utilizzare i flussi positivi di risorse che producono i risparmi derivanti dall'efficienza energetica per pagare in parte o in toto anche i lavori di messa in sicurezza;

preso atto del percorso di audizioni svolto sul progetto "Casa Italia" dalla Presidenza del Consiglio dei ministri di concerto con i Ministeri coinvolti con tutti i portatori di interesse, che hanno formulato proposte ed idee importanti ed innovative di cui si ritiene necessario tenere conto,

impegna il Governo:

1) a sostenere una rapida conclusione dell'iter parlamentare dell'AS 2068 recante "Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile", attualmente all'esame delle Commissioni 1a e 13a del Senato, al fine di migliorare un sistema che già rappresenta un'eccellenza italiana all'estero, attraverso semplificazioni e definizioni di ruoli e competenze;

2) ad orientare la procedura di ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 24 agosto attorno a 5 imperativi chiave: a) qualità massima ed efficienza degli interventi, con il massimo rispetto possibile dell'identità dei luoghi e degli edifici; b) democrazia, attraverso una responsabilizzazione delle comunità locali e di tutti i livelli istituzionali presenti, facendo affidamento sugli eletti; c) trasparenza, per mezzo di piattaforme informatiche per la gestione di tutte le risorse e la rendicontazione puntuale e continua degli interventi; d) legalità, attraverso la creazione di meccanismi dai selezione e controllo delle imprese incaricate dei lavori per una ricostruzione "mafia free "; e) equità, ovvero corresponsione del dovuto ai cittadini, alle imprese, agli enti delle comunità colpite, senza un euro in più, ma senza neanche un euro in meno;

3) a definire entro 3 mesi, e comunque non oltre il 30 novembre 2016, i contenuti e le misure da inserire nel progetto "Casa Italia", tenendo in debito conto le proposte e le idee raccolte nel confronto aperto con i principali portatori di interesse del Paese, a partire da un piano nazionale di prevenzione antisismica fondato su 3 fasi: monitoraggio, adozione del fascicolo di fabbricato e adozione della certificazione sismica obbligatoria;

4) a pianificare il fabbisogno pluriennale di risorse pubbliche e private, per dare seguito e continuità nel tempo alle proposte inserite nel progetto "Casa Italia", indicando da subito le misure stralcio da prevedere negli strumenti finanziari già in discussione per il 2017;

5) a considerare l'estensione del meccanismo ipotizzato da Enea per gli interventi di efficientamento energetico dei condomini anche alla messa in sicurezza antisismica, in quanto, se svolti congiuntamente, avrebbero il vantaggio di una riduzione complessiva dei costi, a cui si aggiungerebbe la possibilità di utilizzare i flussi positivi di risorse che producono i risparmi derivanti dall'efficienza energetica, per pagare anche i lavori di messa in sicurezza;

6) a prevedere per gli interventi di adeguamento antisismico su immobili pubblici di pertinenza comunale (ad integrazione di un programma nazionale pluriennale di intervento) la possibilità di un ruolo di finanziamento o cofinanziamento autonomo dei comuni sugli immobili, che si accompagni ad analoga operazione da parte delle altre amministrazioni pubbliche;

7) a dare continuità per 3 anni al meccanismo di incentivazione dell'ecobonus per le ristrutturazioni e riqualificazione energetiche, anche per gli adeguamenti e consolidamenti sismici, cambiando e semplificando i criteri e i meccanismi vigenti, prevedendo norme specifiche per i soggetti incapienti.

(1-00620)