• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/09516    il comune di Falconara Marittima (An) è al centro dell'area AERCA, area ad elevato rischio di crisi ambientale e rientra tra i siti inquinati di interesse nazionale...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09516presentato daLODOLINI Emanueletesto diMercoledì 21 settembre 2016, seduta n. 677

   LODOLINI, BRATTI, MARIANI, MAZZOLI, ARLOTTI, FRAGOMELI, CURRÒ, RIBAUDO, MANFREDI, CARRESCIA, BRAGA, BARBANTI, GINATO, PELILLO, FREGOLENT, DE MARIA, MARCO DI MAIO, RICCIATTI, PETRINI, MANZI, TINO IANNUZZI, GINOBLE e BORGHI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il comune di Falconara Marittima (An) è al centro dell'area AERCA, area ad elevato rischio di crisi ambientale e rientra tra i siti inquinati di interesse nazionale SIN;
   il 28 agosto 2016 i cittadini di Falconara Marittima per l'ennesima occasione, hanno dovuto fare i conti con il ripetersi del fenomeno legato a nauseabonde esalazioni tipiche della lavorazione di idrocarburi – simili a gas – che si sono diffuse a partire dalle ore 10. Vigili del fuoco, Arpam, capitaneria e polizia locale si sono da subito attivati rispetto al pronto ed immediato allarme lanciato dai cittadini;
   sul fenomeno analogo fu depositata una prima interrogazione parlamentare nel settembre 2013 dal firmatario del presente atto;
   migliaia di persone subiscono con assidua frequenza forte disagio provocato da tali esalazioni e tale problema è di impatto immediato e dirompente sulla vita quotidiana sino al punto da imporre di rimanere in casa con finestre ermeticamente chiuse. Anche le attività produttive e il turismo risentono fortemente del problema;
   tali esalazioni potrebbero rappresentare un potenziale rischio per la salute pubblica se dovessero verificarsi le condizioni per cui alle emissioni fossero riferibili anche sostanze tossiche: il timore per tale rischio ha generato un diffuso allarme sociale, ansia e preoccupazione tra gli abitanti della città;
   non c’è certezza sulla natura delle esalazioni. Tra le ipotesi, rispetto alla loro origine, come si evince da articoli pubblicati sulla stampa locale, si fa riferimento al carico/scarico di una petroliera ad uno dei terminali della raffineria API oppure a uno dei serbatoi che hanno ricevuto lo scarico di una petroliera;
   nel 2010 è stata concessa all'API l'autorizzazione integrata ambientale (AIA), che ha sostituito ogni altra precedente autorizzazione. Una delle prescrizioni dell'AIA prevedeva che entro 24 mesi l'Api avrebbe dovuto fornire uno studio di fattibilità relativo ad un progetto per abbattimento VOC (composti organici volatili) –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto sopra esposto, quali eventi abbiano generato l'origine di tali esalazioni nella giornata del 28 agosto 2016, e se il Governo sia in possesso o intenda richiedere alla raffineria i registri di ingresso e di uscita dei prodotti provenienti dalle navi in questione;
   quali iniziative il Governo intenda porre in essere per evitare il ripetersi di tali fenomeni e dunque per la tutela dell'ambiente e della salute pubblica;
   se il Governo sia a conoscenza di quali interventi l'Api raffineria abbia posto in essere, a seguito dell'autorizzazione integrata ambientale, in termini di modernizzazione e innovazione tecnologica dell'impianto, e quale sia l'esito di eventuali controlli effettuati dall'ISPRA. (5-09516)