• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01478    da anni, ormai, i livelli essenziali di assistenza non sono più effettivamente garantiti in molte regioni del nostro Paese, specie nel Mezzogiorno;    ciò avviene anche e...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01478presentato daSCOTTO Arturotesto diMartedì 27 settembre 2016, seduta n. 680

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   da anni, ormai, i livelli essenziali di assistenza non sono più effettivamente garantiti in molte regioni del nostro Paese, specie nel Mezzogiorno;
   ciò avviene anche e soprattutto a causa di riforme mal riuscite e tagli indiscriminati;
   tra le regioni maggiormente colpite vi è sicuramente la Campania;
   nell'ultimo lustro si è assistito alla progressiva cessione di sovranità dal settore pubblico a quello privato, alla dismissione di numerosi punti nascita presenti sul territorio regionale ed all'ulteriore indebitamento di una rete ospedaliera già ampiamente al di sotto degli standard numerici nazionali;
   attualmente, come se ciò non bastasse, è emersa una nuova emergenza: il 13 settembre 2016, infatti, sono state attivate le procedure di raffreddamento e di conciliazione ai sensi dell'articolo 2, comma 2, della legge n. 146 del 1990 così come modificato dalla legge n. 83 del 2000 per circa duemila lavoratori del comparto della sanità accreditata della Campania;
   le procedure in questione arrivano in seguito ai decreti 85/2016 e 89/2016 emessi dalla regione Campania, e sono figlie del contenzioso ormai da tempo in atto tra regione e datori di lavoro;
   infatti, coi decreti citati la regione ha previsto regole rigidissime per i budget relativi al privato accreditato, tagli particolarmente rilevanti e la cancellazione di vecchi contenziosi tra le strutture e la regione (oltre al vincolo per le stesse di non aprirne altri in futuro);
   i dipendenti coinvolti si sono visti, nella giornata del 26 settembre 2016, recapitare altrettante lettere di preavviso di licenziamento;
   dopo le mortificazioni del dumping contrattuale, del mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e del mancato pagamento di numerosi arretrati, adesso duemila persone vedono a repentaglio i propri posti di lavoro;
   in questo modo ad essere penalizzati, saranno tra l'altro non solo i lavoratori, ma anche tutti quei cittadini che dai primi di ottobre 2016 rischiano di vedersi privati della giusta assistenza;
   considerato che ad oggi non si è avuta nessuna convocazione da parte della prefettura e che dunque le procedure debbono ritenersi espletate, le segreterie regionali di FP-CGIL, FP-CISL e UIL-FPL hanno proclamato uno sciopero di 24 ore dei lavoratori del settore interessato per il prossimo 17 ottobre;
   sulle criticità della sanità accreditata campana l'interpellante aveva già presentato l'interrogazione a risposta scritta n. 4/10410 al Ministero della salute, presentata il 18 settembre 2015, ed a cui non è mai stata data risposta, nonostante nella stessa data il Ministro fosse stato delegato a rispondere –:
   se il Governo non ritenga urgente e doveroso, anche per il tramite del commissario ad acta per il rientro dai disavanzi sanitari regionali, convocare immediatamente un tavolo di confronto che coinvolga tutte le parti interessate, al fine di trovare una soluzione in grado di tutelare i diritti dei lavoratori, mantenere i livelli occupazionali e garantire per le cittadine ed i cittadini della Campania il rispetto del diritto alla salute costituzionalmente riconosciuto.
(2-01478) «Scotto, Airaudo, Franco Bordo, Costantino, D'Attorre, Duranti, Daniele Farina, Fassina, Fava, Ferrara, Folino, Fratoianni, Carlo Galli, Giancarlo Giordano, Gregori, Kronbichler, Marcon, Martelli, Melilla, Nicchi, Paglia, Palazzotto, Pannarale, Pellegrino, Piras, Placido, Quaranta, Ricciatti, Sannicandro, Zaratti».