• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/14358    l'interrogante da tempo denuncia l'emergenza ambientale nel capoluogo della Piana di Gioia Tauro dove è esplosa una vera «bomba» ecologica, concretizzatasi in un flusso impressionante e...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14358presentato daPARENTELA Paolotesto diGiovedì 29 settembre 2016, seduta n. 682

   PARENTELA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   l'interrogante da tempo denuncia l'emergenza ambientale nel capoluogo della Piana di Gioia Tauro dove è esplosa una vera «bomba» ecologica, concretizzatasi in un flusso impressionante e continuo di percolato che, maldestramente irreggimentato, finisce nei pressi di una falda acquifera che, attraversando i terreni, raggiunge il fiume Budello e quindi il mare e in parte sbocca in un pozzo fino a qualche tempo fa utilizzato per irrigare le piante (soprattutto agrumeti) dei fondi limitrofi;
   ad essere incriminata è l'ex discarica, in contrada Marrella, utilizzata ed in proprietà della TEC Veolia – società che fino al 2012 ha gestito l'inceneritore di Gioia Tauro – cui sono stati apposti i sigilli, non ancora bonificata, dalla quale sembra fuoriesca percolato che scende a valle interessando il fondo privato di proprietà dei signori Murdaca/Condello;
   nel 2014, un incaricato del tribunale civile di Palmi trasmise al comune una relazione con i risultati delle indagini di laboratorio eseguite su alcuni campioni di terreno e di liquido prelevato dai pozzi che ne attestavano l'inquinamento e fu quindi emessa un'ordinanza comunale con cui si disponeva a tempo indeterminato il divieto di utilizzare quelle acque per l'irrigazione e il pascolo e di consumare alimenti lì prodotti;
   il 18 aprile 2016 la regione Calabria ha effettuato delle analisi sulle falde acquifere e superficiali del fondo Murdaca/Condello al cui esito, con determina n. 745 del 21 giugno 2016, ha decretato di indire, con somma urgenza, una gara per il «prelievo, trasporto e trattamento del rifiuto – classificato con CER 19.07.03 – (...) da conferire presso impianti autorizzati»;
   nella determina regionale si evince che la contaminazione è accertata, l'ipotesi dell'inquinamento del torrente Budello è concreta e che l'Amministrazione comunale Pedà, attualmente in carica «visto che si sono svolti diversi incontri con tutti i soggetti interessati» non poteva non conoscere le seguenti circostanze:
    la presenza di una «contaminazione già accertata della falda superficiale in corrispondenza del fondo privato Murdaca/Condello»;
    la necessità «di contenere ogni potenziale situazione di pericolo, anche alla luce della presenza del torrente Budello nelle immediate vicinanze del sito»;
   è prevista una spesa di 650.000 euro per il 2016 e 2017 per il prelievo e trasporto di 13 mila tonnellate di percolato a 50 euro a tonnellata –:
   se il Governo non ritenga necessario ed opportuno valutare se sussistano i presupposti per promuovere, per quanto di competenza, un'ispezione del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente così che venga individuata l'origine del percolato e vagliata l'ipotesi di inquinamento del torrente Budello, informandone, al contempo, correttamente l'ignara ed inerme popolazione gioiese. (4-14358)