• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02003 PEPE - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02003 presentata da BARTOLOMEO PEPE
martedì 23 giugno 2015, seduta n.470

PEPE - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:

nel golfo di La Spezia sono stati appaltati lavori di dragaggio per un importo superiore a 25 milioni di euro con una gara del 20 giugno 2012;

tale gara, nonostante l'esistenza di altre tecnologie di dragaggio tra cui alcune in grado di non provocare torbide o plumi dovuti alla movimentazione degli eventuali inquinanti presenti, è stata indetta solo ed esclusivamente per la tecnologia detta "benna bivalve ecologica";

il porto di La Spezia è un SIN, ovvero un sito gravemente inquinato, per cui doveva, a maggior ragione, essere applicata, a parità di costi, la tecnologia più sicura e meno invasiva a disposizione;

proprio a La Spezia erano già state sperimentate le nuove tecniche non invasive e quindi si era a conoscenza della loro esistenza e della loro qualità;

durante le operazioni di dragaggio iniziate a settembre 2014 si è verificata la moria di tutti i mitili allevati nel golfo con gravissimo danno ambientale ed economico;

dopo il blocco delle operazioni di dragaggio, avvenuto su iniziativa della magistratura, la capitaneria ha notato che la nave carica dei fanghi rimossi mentre si dirigeva al largo sbandava pericolosamente, tanto che ha proposto l'immediato intervento dei rimorchiatori. Questa operazione, ritenuta necessaria e urgente, è stata rifiutata più volte, e solo in una seconda fase accettata. È anche acclarato che durante l'operazione di spostamento dei fanghi c'è stato uno sversamento intorno al natante di vaste proporzioni, documentato da un plume di vasto raggio fotografato e pubblicato in data 25 maggio 2015 da "La Nazione",

si chiede di sapere:

per quale motivo non vengano indette gare aperte a tutte le tecnologie al fine di individuare la più sicura e la meno invasiva per l'ambiente e se il caso de La Spezia sia isolato oppure si tratti di una pratica diffusa;

per quale motivo la nave carica di fanghi ha rifiutato l'immediato soccorso necessario, continuando a sversare i sedimenti inquinati nel golfo;

se sia stato appurato dagli organi competenti se dopo la navigazione in mare la nave fosse ancora carica o vuota di fanghi, e se sia stato appurato che nel luogo in cui si è visto lo sbandamento non vi fossero tracce dei fanghi sversati sul fondo, visto che quelli nel corpo idrico sono documentati dalla foto citata;

tenuto conto che una tipologia di dragaggio non invasivo in aree SIN, ma anche in aree normalmente inquinate, non determinando la diffusione degli inquinanti che si manifestano con le tipologie obsolete, non rischia di vedere, giustamente, bloccati i lavori in corso d'opera come purtroppo avviene in continuazione con un grave danno ambientale ed economico, soprattutto per il blocco indotto delle attività portuali, che cosa si intenda fare per impedire che nel futuro si indicano ancora gare non aperte a tutte le migliori tecnologie di dragaggio disponibili.

(3-02003)