• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/09657    il 10 aprile 2015, sull'autostrada A19 Catania-Palermo, all'altezza del viadotto Himera, chilometro 61 tra gli svincoli di Scillato e Tremonzelli, direzione del capoluogo etneo, hanno...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09657presentato daCANCELLERI Azzurra Pia Mariatesto diLunedì 3 ottobre 2016, seduta n. 684

   CANCELLERI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il 10 aprile 2015, sull'autostrada A19 Catania-Palermo, all'altezza del viadotto Himera, chilometro 61 tra gli svincoli di Scillato e Tremonzelli, direzione del capoluogo etneo, hanno ceduto due piloni a causa di una frana in movimento dal 2005 sulla strada provinciale Scillato-Caltavuturo;
   la procura della Repubblica di Termini Imerese ha aperto una inchiesta per «disastro colposo» proprio per accertare eventuali responsabilità sul disastro che, di fatto, ha paralizzato l'unica infrastruttura in grado di collegare le due città siciliane;
   sin dal 2004, il comune di Caltavuturo ha segnalato alla provincia regionale di Palermo il rischio generato dal dissesto idrogeologico di questo zona dell'isola e tale comune è rimasto isolato a causa delle frane avvenute che hanno bloccato la strada provinciale n. 20 e la strada statale n. 120;
   grazie allo stanziamento di 300 mila euro, ricavato dal taglio degli stipendi dei portavoce del MoVimento 5 Stelle dell'Assemblea regionale siciliana, il 31 luglio 2015 è stata inaugurata una regia trazzera «riesumata» e sistema con colate di calcestruzzo, canali di scolo, guard-rail e un impianto semaforico;
   sempre il MoVimento 5 Stelle si era fatto avanti con un progetto di « bypass» alternativo per la A19 che tagliava costi e tempi rispetto a quelli prospettati dall'Anas. Progetto inizialmente accolto con entusiasmo dal Ministro interrogato che aveva ricevuto i portavoce nazionali e regionali, salvo poi ricredersi e comunicare, tramite gli uffici tecnici ministeriali, che il progetto non stava in piedi nonostante illustri docenti avessero detto che il progetto avanzato dal MoVimento 5 Stelle fosse valido;
   la Sicilia convive quindi, ormai da decenni, con una drammatica quanto inaccettabile situazione di emergenza non solo del comparto stradale, ma anche di quello ferroviario, portuale ed aeroportuale; la vicenda del crollo del viadotto Himera sull'autostrada A19 non rappresenta, purtroppo un caso isolato, il 30 dicembre 2015, infatti, a soli dieci giorni dalla sua inaugurazione, ha ceduto il viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento per carenze strutturali e precedentemente (7 luglio 2014) era stata la volta del viadotto Petrulla (crollo di una campata imputabile ad una rottura delle travi di cemento armato) lungo la strada statale 626 (chilometro 4,350) tra Licata e Canicattì, all'altezza di Ravanusa; stessa sorte, sempre sulla strada statale 626 (primo cedimento strutturale 21 maggio 2009 e conseguente crollo in data 28 maggio 2009) è toccata al viadotto Geremia II in località Butera sulla Gela-Caltanissetta, ad appena tre anni dall'inaugurazione (allora si parlò di calcestruzzo depotenziato). Ed ancora, è del 2 febbraio 2013, il crollo del viadotto sul fiume Verdura lungo statale 115 tra Ribera e Sciacca;
   in data 30 aprile 2016 il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è venuto in Sicilia per partecipare alla cerimonia di riapertura del viadotto Himera sull'autostrada A19 che collega le due principali città della regione, dove veniva riaperta al traffico la carreggiata parallela, quella cioè che da Catania va verso Palermo non colpita dalla frana –:
   quando siano avvenute le verifiche sulla parte del viadotto risparmiata dal crollo, al fine di appurare che esso non abbia subito danni strutturali e che non sia stata compromessa idoneità statica;
   chi abbia eseguito le verifiche;
   quale sia il costo delle verifiche. (5-09657)