• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/01110    premesso che:     l'Italia è tra i principali produttori europei di biciclette; nel nostro Paese circolano circa 25 milioni di unità; l'Ancma (associazione di categoria dei...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01110presentato daPOLIDORI Catiatesto diMercoledì 5 ottobre 2016, seduta n. 686

   Le Commissioni IX e X,
   premesso che:
    l'Italia è tra i principali produttori europei di biciclette; nel nostro Paese circolano circa 25 milioni di unità; l'Ancma (associazione di categoria dei produttori di bici e accessori) ha pubblicato gli ultimi dati del mercato della bici relativi al 2015, evidenziando che, dopo un positivo bilancio nella produzione italiana di biciclette, nel 2014, con un aumento del 6,6 per cento, nel 2015, il mercato della bicicletta è tornato nuovamente a scendere, registrando una diminuzione del 2,86 per cento nelle vendite, che quindi tornano al di sotto della soglia minima di 1,6 milioni di unità vendute;
   in particolare, risultano diminuite le vendite delle biciclette tradizionali, mentre si registra una consistente crescita nella vendita del numero di biciclette a pedalata assistita (+9,83 per cento) che, con 56.189 unità, rappresentano il 3,5 per cento del totale delle biciclette vendute in Italia;
    al di là dei dati economici relativi alla produzione, nell'anno del consolidamento della ripresa della domanda di mobilità, il fronte delle scelte modali degli italiani ha registrato una decisa spinta verso le soluzioni di trasporto più ecologiche e sostenibili;
    in un quadro generale di incremento degli spostamenti per tutti i modi di trasporto, le percorrenze a piedi e in bicicletta, in particolare, sono aumentate di oltre un quarto in un solo anno, invertendo un trend negativo che si prolungava dal 2008;
    come risulta dal 12o Rapporto Isfort Audimob per il 2014, il monitoraggio degli spostamenti effettuati a piedi o in bicicletta evidenzia una forte spinta complessiva della mobilità non motorizzata, in particolare nelle aree urbane (+25 per cento di percorrenze nel 2014), invertendo un lungo ciclo negativo. Allo stesso tempo, la quota modale della mobilità ecologica nelle città ha ripreso a salire, dopo diversi anni, attestandosi al 28,1 per cento;
    nella suddivisione tra spostamenti a piedi e spostamenti in bicicletta, il 2014 segna un ulteriore incremento della quota modale della bici, in particolare negli ambiti urbani: si passa infatti dal 4,7 per cento del 2013 al 5,3 per cento del 2014, con un valore relativo alla mobilità ciclistica che torna ai livelli del 2008;
    il cosiddetto cicloturismo, o turismo in bicicletta, individua quella tipologia di viaggi itineranti o gite giornaliere, senza finalità agonistiche, lungo percorsi prevalentemente agevoli, su strade a scarso traffico o riservate alle biciclette (ciclopiste). Il cicloturismo è una proposta turistica che offre un contatto diretto con l'ambiente circostante, con la possibilità di approfondire la cultura e le tradizioni, ad una velocità a misura d'uomo che consente di «vivere» i percorsi, sostandovi per visita, ristoro, ospitalità;
    si tratta quindi di una tipologia di turismo certamente sostenibile, perché preserva l'ambiente e che può costituire un importante volano economico per tutto il turismo nazionale;
    attualmente, il cicloturismo è un valore aggiunto poco considerato per il turismo nel nostro Paese, ma se adeguatamente supportato potrebbe risolvere i problemi di numerosi operatori turistici, specialmente nei periodi di bassa stagione, come la primavera o l'autunno, periodi ideali per praticare il cicloturismo;
    in Italia, i cicloturisti sono per la maggior parte stranieri, provenienti dal Nord Europa, tedeschi, inglesi, scandinavi, ma anche americani, dove è maggiormente radicata una cultura del turismo sostenibile, che comprenda anche il cicloturismo;
    larga parte dei cicloturisti sono ricompresi nella fascia di età tra i 25 e i 49 anni. La maggior parte di essi viaggia in coppia, ma ci sono anche famiglie e talvolta gruppi superiori a quattro persone, con comitive che possono superare le trenta persone; generalmente, il cicloturista fa parte della cosiddetta «classe media», superando così completamente l'immagine del cicloturismo come vacanza «economica», scelta da chi non può «permettersi un altro tipo di viaggio»;
    le località turistiche italiane più richieste per il cicloturismo si trovano in Piemonte, Trentino Alto Adige, Toscana ed Emilia-Romagna e vengono visitate, a scopo di cicloturismo, non solo in piena estate ma anche in primavera e autunno;
    da un paio d'anni è realtà il progetto della Federazione italiana amici della bicicletta: «Bicitalia». Si tratta di una mappa aggiornata della rete di ciclovie nazionali che include circa 18 mila chilometri di strade ciclabili (10 mila mappati), 18 itinerari e 50 ciclovie di qualità; Bicitalia è un network che prende in considerazione i collegamenti molto ampi, sovraregionali; a livello europeo, la corrispondente di Bicitalia e «Eurovelo», un grande reticolato ciclabile sviluppato dalla European Cyclists Federation: 70 mila chilometri di strade, tutte con infrastrutture standardizzate, che consentono, volendo, di recarsi da un Paese all'altro, utilizzando esclusivamente la bicicletta;
    esistono diverse iniziative di cicloturismo in numerose località italiane (ad esempio il Granfondo dell'Appennino in Liguria, e la Maratona des Dolomites), a cui partecipano ogni anno migliaia di ciclisti, oltreché cicloamatori; tali appuntamenti producono un importante indotto turistico, grazie alla forte visibilità che viene data ai territori nei quali si svolgono le corse;
    il cicloturismo muove ogni anno in tutta Europa oltre 10 milioni di persone; è necessario pertanto favorirne la promozione e la valorizzazione, attraverso uno sviluppo di reti ciclabili a vari livelli, che parta dalla manutenzione delle reti già esistenti e consenta agli appassionati di fruire di percorsi e luoghi che avranno un sicuro ritorno economico;
    in grande espansione nel mondo dell'offerta turistica risultano i cosiddetti bike hotels e gli alberghi bike friendly, spesso uniti in consorzi, che dedicano strutture specifiche ai cicloamatori;
    la delibera del Cipe n. 1 del 1o febbraio 2001 ha individuato la Rete nazionale di percorribilità ciclistica (Rnpc) – Bicitalia quale rete infrastrutturale a livello nazionale, integrata nella rete transeuropea Eurovelo, dichiarandola di interesse strategico nazionale,

impegnano il Governo:

   ad assumere iniziative per prevedere lo stanziamento di risorse specifiche da destinare alla valorizzazione e alla promozione del settore del cicloturismo, coinvolgendo l'intera filiera turistica, dando particolare rilievo alle iniziative e agli eventi già esistenti;
   a sostenere tutte le attività legate al settore del cicloturismo, anche attraverso la valorizzazione dell'offerta turistica e favorendo le proposte di pacchetti turistici specifici, in piena collaborazione con gli enti locali coinvolti;
   a monitorare periodicamente i percorsi ciclabili Bicitalia ed Eurovelo, verificando lo stato di avanzamento dei lavori delle vie ciclabili e la messa in sicurezza dei percorsi.
(7-01110) «Polidori, Biasotti».