• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/09710    nel luglio 2015, con l'approvazione definitiva, al Senato, del disegno di legge n. 1962, recante disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09710presentato daPELLEGRINO Serenatesto diGiovedì 6 ottobre 2016, seduta n. 687

   PELLEGRINO, SCOTTO, ZARATTI, PALAZZOTTO e FRANCO BORDO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   nel luglio 2015, con l'approvazione definitiva, al Senato, del disegno di legge n. 1962, recante disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – legge europea 2014 – il Parlamento ha proibito la cattura dei richiami vivi con i mezzi vietati dalla Direttiva Uccelli, tra cui reti, trappole e vischio;
   il 3 agosto 2016 sul numero 31 del Bollettino ufficiale della regione autonoma Friuli Venezia Giulia è stato pubblicato il decreto del responsabile delegato di posizione organizzativa «Trattazione attività connesse alla gestione venatoria», concernente il «rilascio del provvedimento di deroga per la cattura di uccelli in piccola quantità appartenenti a specie cacciabili finalizzato al potenziamento degli allevamenti di avifauna selvatica in cattività con soggetti di cattura»;
   con detto decreto la regione Friuli-Venezia Giulia ha di fatto autorizzato, a fini di riproduzione per farne richiami vivi per la caccia, la cattura di centinaia di uccelli appartenenti alle specie merlo, tordo sassello, tordo bottaccio e cesena; ciò per gli interroganti in evidente contrasto con le normative, nazionali e comunitarie, che vietano di fatto tale possibilità, e, soprattutto, ignorando il parere dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che aveva evidenziato l'illegittimità della richiesta di quella regione autonoma;
   nella stesura dell'atto che autorizza la cattura, infatti, la regione Friuli-Venezia Giulia ha riportato solo le considerazioni tecniche dell'Ispra, omettendo i passaggi della corrispondenza in cui l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale aveva fatto notare alla regione Friuli-Venezia Giulia che la richiesta di catture confligge con la legge nazionale ed è di fatto illegittima –:
   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere in relazione a quanto esposto in premessa per assicurare su tutto il territorio nazionale il rispetto della normativa europea, onde evitare l'apertura di una procedura di infrazione e di un'eventuale condanna da parte della Corte di giustizia europea. (5-09710)