• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/09722    la rete autostradale di 3.020 chilometri è gestita da Autostrade per l'Italia spa e dalle sue controllate, che si impegnano a curarne la manutenzione in cambio dell'esazione dei...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09722presentato daCARINELLI Paolatesto diLunedì 10 ottobre 2016, seduta n. 689

   CARINELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la rete autostradale di 3.020 chilometri è gestita da Autostrade per l'Italia spa e dalle sue controllate, che si impegnano a curarne la manutenzione in cambio dell'esazione dei pedaggi;
   Autostrade per l'Italia spa opera in virtù di un contratto di concessione firmato con l'Anas nel 2007 e valido fino al 2038;
   dal 2008 al 2015 la società ha incassato ai caselli, pedaggi per complessivi 27,3 miliardi di euro, realizzando 6,3 miliardi di utile netto, contro i 3,5 miliardi previsti dal piano finanziario, e distribuito ai suoi azionisti 4,5 miliardi di dividendi;
   le previsioni di traffico, costi e guadagni fino al 2038 sono stabiliti nel piano finanziario allegato alla convenzione del 2007;
   l'articolo 13 della citata convenzione stabilisce che la concessionaria devolverà fino al 75 per cento dei relativi introiti a un fondo a disposizione dello Stato per nuove opere autostradali nel caso in cui il traffico sarà superiore al previsto;
   la convenzione, però, non prevede nulla nel caso in cui il traffico sia inferiore al previsto e i ricavi da pedaggi risultino superiori alle previsioni;
   si assiste ad una diminuzione del traffico sulla rete autostradale, infatti nel 2015 è stato inferiore del 7 per cento a quello del 2008, mentre i pedaggi incassati da Autostrade per l'Italia spa sono aumentati del 22 per cento;
   grazie all'aumento delle tariffe dei pedaggi autostradali, intervenuti tra il 2008 e il 2015, visto il calo del traffico, Autostrade per l'Italia Spa ha potuto distribuire 4,5 miliardi di euro di dividendi ai suoi azionisti;
   sebbene i continui rincari dei pedaggi autostradali siano stati sempre giustificati con la costruzione di nuove arterie o con la riqualificazione delle autostrade già esistenti, risulta evidente che gli utenti del servizio autostradale non hanno ricevuto benefici in termini di sicurezza e di efficienza del servizio –:
   ove quanto riportato in premessa corrispondesse ai fatti, quali siano le motivazioni che hanno giustificato l'ennesimo rincaro dei pedaggi autorizzati dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, mese di gennaio 2016;
   quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato al fine di tutelare gli utenti della rete autostradale e scongiurare il rischio di un nuovo rincaro a fronte della crescente riduzione del traffico sulla rete autostradale;
   se non si intenda rivedere la convenzione siglata nel 2007;
   come intenda il Ministro vigilare affinché venga immediatamente messa in opera una reale manutenzione su tutte le tratte autostradali al fine di ridurre il tasso di mortalità legato agli incidenti stradali e scongiurare il ripetersi di disastri quale quello avvenuto nel 2013 sul viadotto Acqualonga in cui persero la vita 40 persone. (5-09722)