• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/09761    nel corso dell'ultimo convegno Mercintreno, svoltosi a Roma il 4 e 5 ottobre 2016, Ivano Russo, consigliere del Ministro Graziano Delrio, discutendo del rilancio del cargo ferroviario, ha...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09761presentato daCATALANO Ivantesto diMercoledì 12 ottobre 2016, seduta n. 691

   CATALANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   nel corso dell'ultimo convegno Mercintreno, svoltosi a Roma il 4 e 5 ottobre 2016, Ivano Russo, consigliere del Ministro Graziano Delrio, discutendo del rilancio del cargo ferroviario, ha affermato che «nel 2016 si è sicuramente invertita una tendenza al declino del trasporto merci ferroviario e intermodale» e che il «2017 deve essere l'anno in cui si consolida la crescita e si avvia una svolta definitiva per lo sviluppo del settore»;
   questa positiva aspettativa rischia però di essere compromessa, a causa di un evento potenzialmente disruptivo, sia per le imprese private che operano nel cargo ferroviario, sia per il principale concorrente di Trenitalia nel trasporto passeggeri nazione;
   infatti, secondo quanto emerso nel corso della medesima edizione di Mercintreno, e ampiamente documentato sulla stampa, non solo di settore (si vede al proposito ex pluribus Corriere della Sera dell'8 ottobre 2016), la direzione per il trasporto regionale di Trenitalia avrebbe avviato una procedura di reclutamento, senza bando, per oltre un centinaio di macchinisti già formati e operanti in altre aziende concorrenti, da destinare al servizio regionale di Trenitalia;
   in caso di esito positivo delle procedure di reclutamento, le imprese di provenienza dei macchinisti perderebbero percentuali anche molto rilevanti del loro personale qualificato (per Nuovo Trasporto Viaggiatori si parla del 25 per cento dei macchinisti, per alcune imprese minori del cargo, la percentuale è addirittura maggiore) e vedrebbero gravemente compromessa la loro capacità di rispettare i contratti già in essere o addirittura di sopravvivere nel breve termine, in ragione dei lunghi tempi (da uno a due anni) richiesti per la formazione di nuovi macchinisti;
   si andrebbero così a colpire quelle piccole ma dinamiche imprese entrate sul mercato a partire dalla liberalizzazione del 2001, la cui attività ha consentito, finora, di tamponare il progressivo abbandono da parte dell'ex monopolista del settore cargo ferroviario, settore comunque tragicamente contrattosi negli ultimi anni, dai 70 milioni di Treni-chilometri prodotti nel 2007 ai 44 milioni di Treni-chilometri prodotti nel 2015;
   tra l'altro, risulta all'interrogante che diverse società del Gruppo FS dispongono di numerosi macchinisti in esubero, che ben avrebbero potuto essere destinati al trasporto regionale senza la necessità di sottrarli, in numero così elevato, ai propri concorrenti;
   infine, la tendenziale stabilità di traffico che caratterizza il trasporto passeggeri regionale avrebbe consentito un'agevole pianificazione delle necessità in termini di risorse umane, con la conseguente possibilità di avviare per tempo gli iter formativi;
   anche al fine di prevenire un possibile contenzioso giudiziario per abuso di posizione dominante o pratiche anticoncorrenziali (che risulterebbe adombrato nella diffida inoltrata a Trenitalia da Nuovo Trasporto Viaggiatori), risulta opportuno un intervento del Governo, finalizzato a guidare le imprese del settore ferroviario a superare le carenze di forza lavoro che, paradossalmente, in tempi di forte disoccupazione, si stanno manifestando, evitando per quanto possibile una «cannibalizzazione» delle risorse umane tra le imprese italiane del settore –:
   di quali ulteriori elementi disponga il Governo circa quanto esposto in premessa;
   quali iniziative di competenza intenda il Governo adottare per affrontare la situazione descritta in premessa;
   se il Governo non ritenga di assumere specifiche informazioni, presso tutte le imprese ferroviarie, in materia di programmi di formazione e di assunzione di nuovi macchinisti e di altre figure professionali per il biennio 2016-2017;
   se il Governo non ritenga di convocare a tal fine un tavolo tecnico, con la partecipazione di tutti gli operatori interessati, sia nel trasporto ferroviario-merci che in quello passeggeri, al fine di gestire la vicenda conformemente agli obiettivi prefissati di mantenimento ed espansione dei treni-chilometri movimentati e senza produrre una lesione della libera e leale concorrenza tra gli operatori. (5-09761)