• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/09750    in tema di costituzione del plafond IVA per le cessioni di beni, destinate ad essere consumate fuori dal territorio comunitario, non contestuali alla loro collocazione in territorio extra...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09750presentato daRUOCCO Carlatesto diMercoledì 12 ottobre 2016, seduta n. 691

   RUOCCO e PESCO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   in tema di costituzione del plafond IVA per le cessioni di beni, destinate ad essere consumate fuori dal territorio comunitario, non contestuali alla loro collocazione in territorio extra doganale, sussiste un contrasto giurisprudenziale in merito all'applicazione dell'articolo 8, comma 1, lettera a) del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972;
   il fenomeno della collocazione temporanea in territorio extra doganale si verifica soprattutto in occasione della partecipazione a fiere, mostre, mercati nonché per le cessioni di beni nei Duty Free posti nei porti, negli aeroporti e nelle stazioni di frontiera, quest'ultimi considerati luoghi di vendita extra doganali dall'articolo 128 della legge Doganale n. 43 del 1973;
   la collocazione «allo Stato estero» dei prodotti avviene a cura del cedente e assume fondamentale rilevanza ove si tenga presente che l'articolo 15, paragrafo 1, punto 1, della direttiva 77/388/CEE (oggi articolo 146, paragrafo 1, lettera a), della direttiva 112/2006/CE) stabilisce che «Gli stati membri esentano le seguenti operazioni: a) le cessioni di beni spediti o trasportati, dal venditore o per suo conto, fuori dalla Comunità»;
   tali cessioni non vanno confuse con quelle previste e disciplinate dall'articolo 147, paragrafo 1, della direttiva 2006/112/CEE (che richiama l'articolo 146, paragrafo 1, lettera b), della direttiva) e si riferiscono a beni destinati ad essere trasportati nel bagaglio personale dei viaggiatori che non sono stabiliti nella Comunità e il cui valore complessivo della cessione, compresa l'IVA, superi la somma di 175 euro (condizioni trasfuse nell'articolo 38-quater del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972);
   è uniforme e l'interpretazione ministeriale sulla non imponibilità delle cessioni in argomento (tra tante: Agenzia delle entrate - risoluzione n. 94/E del 13 dicembre 2013; compartimento doganale di Milano, lettera protocollo n. 16428 del 15 dicembre 1988);
   vi è contrasto invece nelle decisioni giurisprudenziali di legittimità: con la sentenza n. 22312/2010, la Corte di cassazione ha riconosciuto il diritto alla costituzione del plafond per le vendite nei duty free a viaggiatori diretti in paesi extra CEE; diversamente, con la sentenza 21988/13 la stessa Corte ha espresso un orientamento contrario, a sua volta superato da successive decisioni contrarie –:
   quali iniziative di competenza, anche normative intenda adottare per porre rimedio al conflitto interpretativo in merito all'applicazione dell'articolo 8 comma 1, lettera a) del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972 alle cessioni di beni previamente collocate dall'operatore commerciale in territorio extra doganale. (5-09750)