• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
S.2/00417 MARIN, PICCOLI, BERTACCO, AMIDEI - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che: con un precedente atto di sindacato ispettivo (3-02054) gli interroganti, in riferimento ai...



Atto Senato

Interpellanza 2-00417 presentata da MARCO MARIN
giovedì 13 ottobre 2016, seduta n.701

MARIN, PICCOLI, BERTACCO, AMIDEI - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:

con un precedente atto di sindacato ispettivo (3-02054) gli interroganti, in riferimento ai fenomeni temporaleschi che hanno colpito il Veneto nel pomeriggio di mercoledì 8 luglio 2015, avevano chiesto interventi in favore dei cittadini e delle imprese fortemente danneggiati da tali eventi atmosferici;

l'articolo 1 della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità per il 2016), ai commi da 422 a 428, in materia di ricostruzione pubblica e privata connessa agli stati di emergenza, disciplina la concessione di contributi con le modalità del finanziamento agevolato ai soggetti privati e alle attività economiche e produttive danneggiati da eventi calamitosi, per i quali il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, demandando ad ordinanze adottate dal capo del Dipartimento della protezione civile, d'intesa con le Regioni rispettivamente interessate e di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, le modalità attuative;

con l'ordinanza del capo del Dipartimento della protezione civile del 16 agosto 2016, n. 385, sono state dettate le disposizioni operative per l'attivazione dell'istruttoria finalizzata alla concessione di contributi, a favore di soggetti privati e attività economiche e produttive, ai sensi dell'articolo 1, commi da 422 a 428, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, in attuazione della delibera del Consiglio dei ministri 28 luglio 2016, relativamente agli eventi calamitosi verificatisi nel territorio del Veneto;

tale ordinanza dispone che, in base a quanto previsto dalla legge n. 208 del 2015, il contributo effettivamente spettante venga riconosciuto, sotto forma di finanziamento, a cura dell'istituto di credito convenzionato, che sarà successivamente individuato dal titolare del contributo e comunicato al Comune. Tale finanziamento viene utilizzato dal beneficiario per i pagamenti alle imprese fornitrici o esecutrici degli interventi ancora da realizzare a titolo di rimborso per le spese eventualmente già sostenute come risultanti all'esito dell'istruttoria della domanda;

tali contributi, in realtà, sono veri e propri mutui; la misura del finanziamento agevolato con fruizione del credito d'imposta non è adeguata, in quanto questa procedura comporta il pagamento di costi bancari e il rischio di insolvenza delle vittime e di conseguenza il rischio di non percepire il credito d'imposta. A ciò si aggiungono: il pagamento degli interessi e il rischio di pignoramento, a carico dei soggetti insolventi, delle somme di denaro, che servirebbero a ricostruire la casa distrutta dall'evento calamitoso;

ad oggi l'Agenzia delle entrate, che dovrebbe definire i parametri fiscali e tributari, non si è ancora pronunciata. Questo ha indotto, a causa della mancanza di informazione e dell'assenza di trasparenza, a una rinuncia da parte di chi aveva diritto a chiedere i soldi, per il timore di doversi accollare un mutuo di durata venticinquennale, tanto che solo il 20 per cento degli aventi diritto ha fatto domanda per ottenere i rimborsi;

il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016;

il comunicato stampa del Consiglio dei ministri n. 135 dell'11 ottobre 2016 elenca le misure di sostegno previste dal decreto-legge: risarcimento integrale per le case e gli edifici colpiti, prestito d'onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori di imprese coinvolte nel sisma, rinvio di imposte e tasse per quanti (singoli e imprese) documenteranno che l'impossibilità del pagamento è strettamente connessa al terremoto, per un totale di spesa pari a 4,5 miliardi di euro;

inoltre, nello stesso giorno in cui è stato approvato il decreto e in concomitanza con l'impegno profuso per la campagna referendaria, il Presidente del Consiglio dei ministri si è recato ad Amatrice (Rieti), uno dei comuni maggiormente colpiti dal sisma, a rivendicare le misure adottate, ribadendo la vicinanza del Governo alla popolazione;

tale attenzione ad avviso degli interpellanti non è stata dimostrata nei confronti della popolazione del Veneto che, ad oggi, con l'arrivo della stagione invernale, è ancora in attesa di norme chiare ed aiuti "concreti", per far fronte alle spese di ricostruzione delle proprie abitazioni e imprese danneggiate;

eventi catastrofici di così grave entità non dovrebbero essere usati a parere degli interpellanti come strumento di campagna mediatica di qualsiasi genere,

si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo, nell'ambito delle proprie competenze, intenda adottare, affinché vengano fissati i parametri fiscali e tributari per la concessione dei finanziamenti agevolati previsti per le popolazioni dei comuni del Veneto colpite dagli eventi calamitosi dell'8 luglio 2015, senza che questo comporti il pagamento di costi bancari e il rischio di insolvenza da parte dei soggetti coinvolti.

(2-00417)