• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00385 le gravi imputazioni di truffa, abuso d'ufficio e falso ideologico, mosse dalla procura della Repubblica di Roma al presidente dell'INPS – al di là del doveroso rispetto del procedimento...



Atto Camera

Interpellanza 2-00385presentato daBELLANOVA Teresatesto diMartedì 28 gennaio 2014, seduta n. 161

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
le gravi imputazioni di truffa, abuso d'ufficio e falso ideologico, mosse dalla procura della Repubblica di Roma al presidente dell'INPS – al di là del doveroso rispetto del procedimento giudiziario e del principio di innocenza, fino a sentenza passata in giudicato, previsto dal nostro ordinamento – ripropongono in modo non più rinviabile il tema di un immediato ridisegno della governance del più grande ente previdenziale d'Italia e forse d'Europa, e al tempo stesso la verifica della compatibilità della massima carica amministrativa dell'ente con innumerevoli incarichi gestionali in enti pubblici e soggetti giuridici privati;
come noto, l'articolo 21 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, ha disposto la soppressione degli enti Inpdap e Enpals e attribuito le relative funzioni all'INPS, così dando vita ad un ente secondo solo allo Stato, con un bilancio di 700 miliardi di euro, 35.000 dipendenti e una platea di 24,5 milioni di iscritti;
in precedenza, con l'articolo 7, comma 7, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, il Governo pro tempore dispose l'affidamento della governance dell'INPS alla figura monocratica del presidente dell'INPS, eliminando il consiglio di amministrazione, e ciò si è sinora protratto nonostante la Corte dei Conti nella sua relazione del novembre 2011 avesse già espresso perplessità circa la concentrazione dei poteri determinatasi, sottolineando «il potenziamento del tutto singolare dell'organo monocratico di vertice dell'istituto cui vengono riconosciute oltre a quelle di rappresentanza, le attribuzioni di indirizzo gestionale e tutte le competenze non conferite ad altri organi che non trova riscontri nell'assetto degli enti pubblici non economici e neanche nel modello societario»;
nella passata legislatura, su impulso del Partito Democratico, la Camera dei deputati approvò un'apposita mozione con la quale si impegnava il Governo ad una verifica dell'attuale modello di governance degli enti previdenziali ed assicurativi, e, successivamente, si è avviato presso la XI Commissione l’iter delle proposte di legge volte a superare la gestione monocratica. Anche in questa legislatura, sin dal 26 marzo 2013, il gruppo Partito Democratico riproposto il progetto di legge di codifica dell'articolo 3 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, concernente l'ordinamento e la struttura organizzativa dell'istituto nazionale della previdenza sociale e dell'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, nonché delega al Governo per il riordino degli organi collegiali territoriali dei medesimi enti;
l'Inps è uno dei presidi del sistema di welfare italiano ed è chiamato a svolgere una funzione sociale di straordinaria importanza come quella della tutela dalla vecchiaia, in primo luogo gestendo le risorse derivanti dalla contribuzione dei lavoratori pubblici, privati e autonomi e delle imprese, soggetti a cui si dovrebbe essere riconosciuto un prioritario ruolo attivo nel governo dell'ente. Parimenti, chi viene chiamato a guidare l'ente assume un ruolo di grande responsabilità sociale e deve quindi assicurare la massima credibilità professionale, operando al riparo da qualsiasi dubbio di imparzialità e correttezza deontologica, garantendo l'esclusione di ogni forma, anche indiretta, di conflitto di interessi –:
se non si ritenga necessario e urgente intervenire, soprattutto alla luce degli ultimi accadimenti giudiziari, al fine di garantire una governance dell'ente equilibrata, collegiale e trasparente, superando l'attuale fase di gestione straordinaria e riportandola ad un assetto più appropriato per un ente pubblico, così come autorevolmente indicato dalla Corte dei Conti e come proposto nei progetti di legge già presentati al riguardo, in linea con quanto richiesto nell'avviso comune del 26 giugno 2012 sottoscritto da Confindustria e CGIL, CISL e UIL;
quali siano gli orientamenti del Ministro rispetto alla circostanza della concomitanza dei molteplici incarichi ricoperti, anche per conto di soggetti privati, dall'attuale presidente dell'Inps e quali iniziative intenda assumere al fine di superare tale situazione.
(2-00385) «Bellanova, Giacobbe, Cinzia Maria Fontana, Baruffi, Maestri».