Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/14536 il gruppo Berco s.p.a. di proprietà della multinazionale ThyssenKrupp, ha annunciato, per voce della propria direzione aziendale, la procedura di mobilità per 365 lavoratori, 331 per la...
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-14536presentato daFERRARESI Vittoriotesto diLunedì 17 ottobre 2016, seduta n. 693
FERRARESI, TRIPIEDI e COMINARDI. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
il gruppo Berco s.p.a. di proprietà della multinazionale ThyssenKrupp, ha annunciato, per voce della propria direzione aziendale, la procedura di mobilità per 365 lavoratori, 331 per la fabbrica di Copparo (Ferrara) e 34 per quella di Castelfranco Veneto (Tv), e la disdetta del contratto aziendale;
la procedura è partita dal 6 ottobre e durerà 75 giorni;
ciò accade in una provincia, quale quella ferrarese, in cui pesante risulta la crisi occupazionale: 12,3 per cento il dato ferrarese della disoccupazione a fronte di un 7,7 per cento di quello emiliano, il peggior dato a livello regionale;
nello stabilimento di Copparo, fino a qualche anno fa, lavoravano circa 2.600 persone, oggi sono 1.651, in circa 10 anni si rischia ora di perdere il 50 per cento della forza lavoro;
nell'estate 2013 l'azienda è stata sottoposta a un'importante azione di ristrutturazione che ha comportato la mobilità volontaria e incentivata per 438 lavoratori e un accordo per la riduzione del 15 per cento circa delle retribuzioni attraverso il congelamento di alcune voci della contrattazione aziendale;
oggi questi sacrifici fatti dai lavoratori sembra non siano sufficienti per il rilancio dell'azienda;
non si tratta, sembrerebbe, di una crisi produttiva, ma si definiscono «sacche di inefficienza» pezzi importanti dei cosiddetti lavori indiretti, come impiegati, logistica e manutenzione, che si vorrebbero esternalizzare; si parla di una semplice procedura di riduzione dei costi del lavoro; a Copparo si tratterebbe di 224 operai e 107 tra impiegati e quadri;
si propone la mobilità, preludio dei licenziamenti, senza la possibilità di trovare, oggi, un numero elevato di prepensionamenti volontari, come nel 2013;
quello di Berco sembra il primo caso in Italia in cui si passa direttamente alla mobilità senza far ricorso ad ammortizzatori sociali –:
quali iniziative intendano intraprendere i Ministri interrogati, per quanto di competenza, al fine di chiarire le politiche industriali dell'azienda, sostenere la capacità produttiva di un'impresa tra le più rilevanti del settore meccanico-siderurgico a livello nazionale e salvaguardare gli attuali livelli occupazionali, anche attraverso tutti gli ammortizzatori sociali conservativi previsti dalla normativa.
(4-14536)