• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/09818    il giornale Il Quotidiano del 7 febbraio 2015 riportava la notizia che a Bologna un neurochirurgo, aveva ricevuto una richiesta di rinvio a giudizio per truffa e abuso di...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09818presentato daGRILLO Giuliatesto diMercoledì 19 ottobre 2016, seduta n. 695

   GRILLO, LUIGI DI MAIO, BARONI, COLONNESE, DI VITA, SILVIA GIORDANO, LOREFICE, MANTERO e NESCI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il giornale Il Quotidiano del 7 febbraio 2015 riportava la notizia che a Bologna un neurochirurgo, aveva ricevuto una richiesta di rinvio a giudizio per truffa e abuso di ufficio;
   dal giornale sopracitato si apprende che lo stesso neurochirurgo era stato rinviato a giudizio in un precedente processo per lesioni colpose causate dall'impianto di vari fissatori interspinosi tra cui quelli della Lumbarfix, suscettibili di rottura e/o deformazione;
   da quanto riportato dal sopracitato articolo i pazienti interessati dall'impianto fissatore elastico interspinoso sono più di 400 in tutta Italia;
   da Il Giornale di Latina del 4 aprile 2016 si apprende che il suddetto neurochirurgo operava presso la struttura ospedaliera accreditata «Villa Erbosa» di Bologna, struttura sanitaria accreditata dal servizio sanitario regionale presso la quale risultano eseguiti numerosi interventi che non avrebbero risolto molte delle patologie lombari esistenti mentre, al contrario, si sarebbero verificati gravi danni derivati dalla rottura e dalla deformazione delle protesi;
   le protesi utilizzate dal neurochirurgo venivano prodotte dalla Nitillium srl, di cui è amministratore unico la moglie dello stesso neurochirurgo e di cui risultano soci e azionisti i figli, come riportato da Il Giornale di Latina del 4 aprile 2016;
   nella nota del 23 gennaio 2015 del Ministero della salute – direzione generale dei dispositivi medici e della sicurezza delle cure avente oggetto «dispositivi interspinosi di tipo dinamico – indicazioni di utilizzo» è scritto:
    «nel contempo l'efficacia e le indicazioni di utilizzo dei dispositivi interspinosi di tipo dinamico sono state oggetto di valutazione da parte di un'apposita Commissione istituita presso la Sez. V del Consiglio Superiore di Sanità...»;
    «tale Commissione ha svolto un esame della letteratura scientifica internazionale e valutato le esperienze professionali degli operatori sanitari utilizzatori, ritenendo che attualmente non siano chiare le evidenze, negli studi di costo/beneficio, dei vantaggi nell'utilizzo di tali dispositivi (...)»;
   il decreto-legge 24 febbraio 1997, n. 46 – attuazione della direttiva 93//42/CEE concernente i dispositivi medici – all'articolo 9, (Vigilanza sugli incidenti verificatisi dopo l'immissione in commercio), comma 2, prevede: «Gli operatori sanitari pubblici o privati che nell'esercizio della loro attività rilevano un incidente (...) che coinvolga un dispositivo medico, sono tenuti a darne comunicazione al ministero della salute» –:
   se non ritenga di assumere iniziative, per quanto di competenza, per appurare l'efficacia curativa dei dispositivi medici fissatori interspinosi prodotti dalla Nitillium Research srl;
   se non ritenga di adottare un'iniziativa volta a favorire le cure essenziali per garantire l'espianto di dispositivi medici fissatori interspinosi difettosi, a fronte di centinaia di cittadini italiani interessati;
   se la struttura bolognese sanitaria accreditata abbia provveduto a segnalare la circostanza al Ministero della salute, a fronte del ripetersi delle rotture e delle deformazioni di dispositivi medici fissatori interspinosi;
   se abbia ricevuto la comunicazione dagli operatori sanitari pubblici o privati, che nell'esercizio delle loro attività abbiano rilevato incidenti riguardanti i dispositivi medici prodotti dalla Nitillium Research srl. (5-09818)