• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/01124    premesso che:     nelle giornate del 14 e 15 ottobre 2016 una mareggiata senza precedenti ha investito le coste della Sardegna da Teulada al Poetto, fino a raggiungere tutta...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01124presentato daPILI Maurotesto diMercoledì 19 ottobre 2016, seduta n. 695

   La VIII Commissione,
   premesso che:
    nelle giornate del 14 e 15 ottobre 2016 una mareggiata senza precedenti ha investito le coste della Sardegna da Teulada al Poetto, fino a raggiungere tutta la costa sud-est;
    la grave mareggiata ha messo in ginocchio tanti operatori del settore balneare sardo;
    si registrano decine di stabilimenti letteralmente distrutti;
    è indispensabile un intervento immediato che consenta, da una parte, di bloccare, le scadenze tributarie e, dall'altra, di individuare forme di risarcimento per quella che si configura come una calamità naturale;
    gli operatori economici hanno chiesto la dichiarazione di stato di calamità naturale, nonostante per il settore non sia prevista alcuna tutela di questo tipo;
    il comparto è stato purtroppo vittima di un evento eccezionale di una portata imprevedibile per il mese di ottobre;
    il settore conta circa 600 aziende in tutto il demanio dell'isola;
    il comparto balneare non è destinatario di allerta meteo specifici, ma ci si rifà agli avvisi di burrasca emessi dai siti web che forniscono informazioni meteo-marine dedicate prevalentemente ai naviganti;
    i servizi turistico-ricreativi sono disciplinati dalle ordinanze delle capitanerie di porto e della regione;
    la stagione balneare di norma è dal 1o maggio al 31 ottobre e, sebbene l'obbligo di tenere aperte le strutture sia dal 15 giugno fino al 15 settembre, il clima favorevole e la numerosa presenza dei turisti nella bassa stagione sono diventati di stimolo per la categoria che garantisce i servizi essenziali nelle spiagge, mantenendo di conseguenza parte del personale addetto;
    si tratta di un interesse non certo legato al profitto, che ovviamente fuori stagione permette solo di coprire i costi; si tratta soprattutto di un aspetto turistico-balneare di chi crede davvero che il «fuori stagione» debba essere appetibile per chi arriva anche grazie ai servizi che si possono trovare nelle spiagge;
    da una parte, il settore non usufruisce di alcun incentivo, pur offrendo dei servizi ormai indispensabili per turisti e locali e garantendo tanti posti di lavoro ai giovani sardi; dall'altra, si aggiunge la difficoltà di tutelarsi per eventi atmosferici eccezionali, poiché difficilmente le assicurazioni offrono polizze per questo tipo di rischio;
    è indispensabile la dichiarazione di stato di calamità naturale per le aree costiere della Sardegna colpite dagli eventi climatici dei giorni scorsi, con sospensione del pagamento dei canoni demaniali per i proprietari degli stabilimenti balneari e delle attività commerciali in regime di concessione;
    gli eventi meteorologici che hanno colpito nei giorni scorsi la costa sarda hanno prodotto danni ingentissimi alle imprese e a tutto il sistema balneare della costa;
    le forti mareggiate hanno devastato stabilimenti balneari, bar, ristoranti ed altre attività commerciali e il maltempo e l'intensità degli eventi atmosferici hanno determinato gravi danni ai beni pubblici e privati e alle attività economiche e produttive;
    la devastazione di moltissimi stabilimenti balneari ha provocato danni che solo nella spiaggia del Poetto superano il mezzo milione di euro;
    il distruttivo evento meteorologico ha messo in ginocchio attività economiche mettendo a rischio la stessa esistenza di quelle attività;
    occorre agire con tempestività al fine di consentire il ripristino delle attività compromesse e di evitare che tali danni possano portare alla cessazione delle attività stesse;
    per questa ragione è indispensabile che la regione richieda lo stato di calamità e il Governo deve accogliere tale istanza con rapidità;
    occorre in ogni caso fare la puntuale valutazione dei danni che devono essere risarciti, anche attraverso sgravi fiscali e la sospensione di oneri a carico degli operatori economici,

impegna il Governo:

   a predisporre le iniziative necessarie, d'intesa con la regione, per la dichiarazione dello stato di emergenza, al fine di rinvenire le risorse necessarie al ristoro dei danni e sospendere le tasse e i pagamenti concessori;
   a promuovere iniziative per garantire la tutela dalle calamità naturali per gli operatori costieri colpiti da calamità naturali.
(7-01124) «Pili».