• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02561    nella città di Monfalcone ha sede una delle unità produttive per la realizzazione di navi mercantili del gruppo Fincantieri, uno dei più grandi al mondo nel settore della cantieristica...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02561presentato daRAMPELLI Fabiotesto presentato Martedì 18 ottobre 2016 modificato Mercoledì 19 ottobre 2016, seduta n. 695

   RAMPELLI, NASTRI, CIRIELLI, LA RUSSA, MAIETTA, GIORGIA MELONI, PETRENGA, RIZZETTO, TAGLIALATELA e TOTARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   nella città di Monfalcone ha sede una delle unità produttive per la realizzazione di navi mercantili del gruppo Fincantieri, uno dei più grandi al mondo nel settore della cantieristica navale;
   Fincantieri conta più di settemila occupati diretti e trentamila lavoratori esternalizzati, con un rapporto tra dipendenti e lavoratori in appalto di uno a quattro, fatto che pone la società da anni al centro di polemiche sindacali e di procedimenti giudiziari per le accuse che la pratica degli appalti e subappalti dia luogo a bacini di illegalità;
   nel solo stabilimento di Monfalcone il sistema di appalti e subappalti coinvolge circa quattrocento aziende, che a loro volta danno lavoro a quattromila operai, la stragrande maggioranza dei quali stranieri;
   in seguito al fallimento del tentativo messo in atto dall'azienda di delocalizzare il settore relativo alla produzione degli scafi, questa ha fatto ricorso sempre più massicciamente alla flessibilità offerta dalle ditte subappaltatrici, esponendosi a gravi accuse di caporalato, di sfruttamento dei lavoratori e di mancato rispetto delle norme sulla sicurezza degli operai;
   nel dicembre del 2014 in seguito a un blitz nel cantiere di Monfalcone della direzione antimafia, della Polizia, della Guardia di finanza e dei carabinieri, questi ultimi sporsero denuncia nei confronti di otto titolari di imprese operanti nell'ambito degli appalti Fincantieri accusate di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, evidenziando ancora una volta l'emergenza rappresentata dalle infiltrazioni malavitose calamitate dalla cantieristica tra Gorizia e Monfalcone;
   tale denuncia andò ad aggiungersi ai procedimenti già in corso, nei quali alcune aziende erano state accusate di avere costituito un'organizzazione dedita all'estorsione ai danni di lavoratori stranieri impiegati negli appalti di Fincantieri;
   l'altissima percentuale di ricaduta, di crescita e indotto creata dalla cantieristica navale, individuata da uno studio in un rapporto di 1 a 5,5, rimane per la quasi totalità preclusa alle aziende e ai lavoratori italiani, a causa della concorrenza sleale praticata dalle imprese straniere che si aggiudicano gli appalti e, di fatto, avallata da quella che è una delle maggiori aziende pubbliche –:
   quali iniziative intenda assumere affinché l'azienda di cui in premessa garantisca la legalità e il rispetto delle norme da parte delle aziende cui affida appalti e subappalti, in tal modo permettendo alle aziende italiane di partecipare agli stessi in una condizione di leale concorrenza. (3-02561)