• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03371 dalle campagne toscane giungono segnalazioni circa la presenza di campi di erbe infestanti con una strana colorazione rossastra, arancione; l'anomalo panorama cromatico è stato segnalato anche...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03371presentato daGAGNARLI Chiaratesto diMercoledì 29 gennaio 2014, seduta n. 162

GAGNARLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
dalle campagne toscane giungono segnalazioni circa la presenza di campi di erbe infestanti con una strana colorazione rossastra, arancione; l'anomalo panorama cromatico è stato segnalato anche lungo il raccordo autostradale gestito da Anas che conduce sino al casello di Battifolle alle porte di Arezzo;
è altamente probabile che la caratteristica colorazione rossastra dei campi e dei bordi stradali sia dovuta alle erbe infestanti bruciate da alcuni erbicidi sistemici, tra cui quelli a base del principio attivo «glyphosate» sono i principali indiziati; quest'anno il fenomeno è più diffuso a causa dell'eccessiva umidità e delle temperature non troppo fredde, che provocano un maggior sviluppo di infestanti e quindi una maggiore esigenza di eliminarle;
il Roundup, tra i diserbanti più noti a base di glyphosate, è uno dei tanti presidi sanitari presenti sul mercato, prodotto dalla Monsanto sin dagli anni settanta. È un prodotto sistemico che irrorato sulla pianta viene assorbito ed attraverso il circolo linfatico arriva alle radici facendo essiccare tutta la pianta; dopo aver espletato la sua funzione disseccante, esso si deteriora in metaboliti;
secondo alcuni autorevoli professori universitari, tra cui il professor Gianni Tamino, docente di biologia presso l'università degli studi di Padova, i metaboliti derivanti dalla degradazione della molecola del glyphosate sarebbero altamente tossici, come del resto riportato da uno studio scientifico pubblicato dalla rivista Cancer, che dimostra una relazione stretta tra l'uso del glyphosate e l'aumento dei linfomi non-Hodgkin (un particolare tipo di tumore al sangue);
l'utilizzo di questi prodotti fitosanitari è consentito dalla legge, purché effettuato in conformità alle prescrizioni contenute in etichetta e da personale in possesso di specifica autorizzazione alle irrorazioni (cosiddetto patentino); il Roundup, ad esempio, non può essere utilizzato in prossimità dei corsi d'acqua, perché altamente tossico per gli organismi acquatici; tuttavia, dalle segnalazioni giunte dalle campagne toscane, corredate da foto, vengono illustrati campi di erbe rossastre bruciati dai diserbanti anche in adiacenza al fiume Elsa ed affluenti;
sui bordi delle strade provinciali di Arezzo il diserbo chimico è stato da tempo bandito, per via della sua potenziale pericolosità di inquinamento delle falde acquifere, verso le quali potrebbe facilmente essere trasportato per ruscellamento, per tutelare i raccoglitori occasionali di asparagi, altre erbe o lumache ai bordi delle strade e per preservare la fauna selvatica e gli animali da allevamento;
il decreto legislativo n. 150 del 2012 di recepimento della direttiva n. 2009/128/CEE (uso sostenibile dei pesticidi), stabilisce che il piano d'azione nazionale (PAN), di prossima approvazione, dovrà indicare le aree di rispetto da non trattare imponendo, inoltre, la riduzione o eliminazione dell'applicazione dei prodotti fitosanitari anche sulle o lungo le strade –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto in premessa in riferimento alla pericolosità dei metaboliti derivanti dalla degradazione del glyphosate, ed allo scorretto utilizzo di questa molecola in termini di distanza dai corsi d'acqua e sulle strade, e se non ritengano di dover intervenire, per quanto di propria competenza, per tutelare la salute dei cittadini, degli animali e dell'ambiente;
quali altri adempimenti debbano essere ancora completati prima di poter approvare e pubblicare il Piano d'azione nazionale, quanto mai urgente ed indispensabile per mettere ordine nella disciplina dell'utilizzo dei pesticidi, ed in particolare per la loro limitazione nelle aree sensibili, già sommariamente descritte dal decreto legislativo n. 150 del 2012, al fine di perseguire l'obiettivo principale della tutela della salute pubblica degli animali e dell'ambiente. (4-03371)