Testo MOZIONE
Atto a cui si riferisce:
S.1/00655 premesso che:
nella città di Roma la quota di spostamenti afferita al trasporto pubblico locale si attesta tuttora attorno al 28 per cento, un valore decisamente inferiore a quanto...
Atto Senato
Mozione 1-00655 presentata da LOREDANA DE PETRIS
martedì 18 ottobre 2016, seduta n.702
DE PETRIS, CERVELLINI, BAROZZINO, BOCCHINO, CAMPANELLA, DE CRISTOFARO, PETRAGLIA, MASTRANGELI - Il Senato,
premesso che:
nella città di Roma la quota di spostamenti afferita al trasporto pubblico locale si attesta tuttora attorno al 28 per cento, un valore decisamente inferiore a quanto riscontrabile nelle altre grandi capitali europee dove spesso tale percentuale supera il 50 per cento del totale, con un tasso record di motorizzazione privata pari a 62 auto ogni 100 abitanti;
la forte prevalenza del trasporto automobilistico privato comporta pesanti riflessi sulla qualità della vita dei cittadini romani, con una stima di 135 milioni di ore perse ogni anno nel traffico e una corrispondente perdita di circa 1,5 miliardi di euro all'anno di valore, a cui vanno aggiunti i costi sociali per l'incidentalità, circa 1,3 miliardi di euro, e quelli ambientali;
le emissioni atmosferiche da traffico automobilistico incidono pesantemente sulla qualità dell'aria nella città, con 65 giorni di superamento, nel corso del 2015, della soglia limite concernente le polveri sottili (PM10) ed una forte incidenza, nelle fasce vulnerabili di popolazione, di patologie respiratorie;
la qualità del servizio di trasporto pubblico locale risulta in costante peggioramento nell'ultimo decennio, con riduzione delle corse e della qualità dell'esercizio, incremento della frequenza di interruzione dei servizi, scadimento costante della manutenzione delle vetture, con i conseguenti rischi in termini di sicurezza per gli utenti, in particolare nelle linee della metropolitana;
lo scadimento complessivo del servizio marcia di pari passo con la crisi finanziaria e gestionale di ATAC SpA che presenta una preoccupante crescita dell'indebitamento, la persistenza di una consistente evasione dagli obblighi tariffari, la riduzione del numero di autisti operativi e delle vetture circolanti, nel quadro di una politica di gestione da parte del management che ha a più riprese favorito le assunzioni clientelari, con ricorrenti situazioni di scarsa trasparenza e irregolarità accertata nella conduzione degli appalti ed un evidente ritardo nell'implementazione degli indispensabili interventi di risanamento aziendale;
anche le ispezioni aziendali condotte dal Ministero dell'economia e delle finanze e dall'ANAC hanno evidenziato la dimensione del danno procurato dall'inefficiente gestione di ATAC all'erario e al bilancio di Roma capitale, con un debito consolidato che supera un miliardo e mezzo di euro;
considerato che:
con deliberazione della Giunta capitolina n.273 del 6 agosto 2015 è stato approvato il nuovo contratto di servizio fra Roma capitale ed ATAC SpA relativo al periodo 2015-2019, con il quale è stato avviato un faticoso e complesso procedimento per la riduzione del disavanzo aziendale ed il riequilibrio strutturale dei costi, fondato su un piano triennale di efficientamento che prevede il miglioramento progressivo degli indicatori di efficacia ed efficienza del servizio, la riqualificazione del parco veicoli, l'incremento della produttività delle officine aziendali e degli investimenti nelle infrastrutture e nelle nuove tecnologie;
il processo di risanamento aziendale di ATAC SpA, in un quadro di riferimento che mantenga il carattere pubblico dell'azienda, deve essere fortemente sostenuto dall'indirizzo politico e dal supporto dell'amministrazione capitolina che non può esimersi dall'assicurare la presenza di un management all'altezza del compito e dalla coerente implementazione di interventi rivolti a promuovere e rafforzare il trasporto pubblico nella capitale, nel quadro di politiche per lo sviluppo sostenibile della città;
la complessità dell'azione di risanamento e riqualificazione del trasporto pubblico romano deve vedere ugualmente impegnati la Regione Lazio, per quanto di competenza anche sul fronte finanziario, e il Governo nazionale che deve manifestare con atti concreti la consapevolezza che si tratta di una sfida decisiva per la capitale del Paese e per la qualità della vita dei circa 4 milioni di cittadini che gravitano sull'area metropolitana romana,
impegna il Governo:
1) a supportare adeguatamente l'azione di risanamento finanziario dell'azienda di trasporto pubblico della capitale e la riduzione dell'attuale esposizione con gli istituti di credito, valutando l'opportunità di incrementare, nell'ambito del disegno di legge di bilancio per il 2017, la dotazione del Fondo nazionale per il concorso dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale di cui all'art. 16-bis del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135;
2) a prevedere un'adeguata priorità e una congrua dotazione finanziaria per gli investimenti contenuti nel programma delle infrastrutture strategiche per il triennio 2017-2019 destinati alle opere rivolte al completamento della rete metropolitana e al potenziamento della rete di superficie su ferro della città di Roma, con particolare riferimento al potenziamento e alla ristrutturazione della Roma-Lido, al prolungamento della Linea B della metropolitana, al completamento della Linea C, all'implementazione del piano di rilancio del trasporto su ferro in superficie;
3) a monitorare costantemente, per tramite degli organi di controllo, le condizioni di esercizio e di sicurezza della rete del trasporto pubblico di Roma, con particolare riferimento allo stato delle linee della metropolitana, a tutela della sicurezza degli utenti e del personale addetto.
(1-00655)