• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03228 Stefano ESPOSITO, BORIOLI, ZANONI - Ai Ministri dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che: il settore ferroviario italiano, a differenza di altri...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03228 presentata da STEFANO ESPOSITO
martedì 18 ottobre 2016, seduta n.702

Stefano ESPOSITO, BORIOLI, ZANONI - Ai Ministri dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

il settore ferroviario italiano, a differenza di altri settori, è ancora oggi oggetto di interessanti opportunità per l'intera filiera tecnico-produttiva, rimanendo un punto di riferimento europeo e mondiale per l'importanza dei programmi interni e degli investimenti avviati e già operativi;

nell'ambito del settore ferroviario gravitano importanti industrie italiane tra le quali, in prima fila, si segnala il gruppo Finmeccanica e la controllata "Hitachi Rail Italy", già Ansaldobreda SpA, specializzata e dedicata proprio al settore ferroviario;

tra le aziende che appartengono alla "storica" filiera tecnico-industriale ferroviaria italiana, un ruolo di rilievo è svolto dalla "Faiveley Transport Italia SpA". La società con sede a Piossasco (Torino), specializzata nella progettazione e nella produzione di sistemi frenanti di sicurezza, occupa circa 500 lavoratori e, pur affrontando diverse evoluzioni societarie, ha sempre effettuato importanti investimenti nell'ambito della ricerca tecnica, garantendo lo sviluppo del livello produttivo ed occupazionale locale;

considerato che, per quanto risulta agli interroganti:

la Faiveley Transport Italia SpA, per vincere l'agguerrita competizione nel settore in cui opera, ha effettuato nel corso degli ultimi anni importanti investimenti in ricerca ed innovazione tecnologica con laboratori all'avanguardia, ha assunto oltre 100 ingegneri ed è diventata un centro di eccellenza del brake and safety;

essa oggi è una multinazionale di livello mondiale con un'acquisizione in corso da parte della Wabtec, ed un importante programma di ristrutturazione proiettato verso la centralizzazione delle funzioni a livello di gruppo e la delocalizzazione di importanti produzioni nel multi sito costruito in Repubblica ceca, destinato a diventare il centro produttivo low cost del brake and safety;

la prevista delocalizzazione di alcune produzioni oggi in capo al sito produttivo di Piossasco sta già producendo effetti e preoccupazioni per i lavoratori della Faiveley Transport Italia SpA. Dal 2016 il volume di fatturato della società subirà un considerevole calo, ma ciò che più desta preoccupazione è il fatto che le commesse in corso si stanno concludendo e che al momento non ci sono chiare prospettive per il futuro;

da dicembre 2016 è prevista una consistente riduzione dei contratti a tempo determinato e, come comunicato dall'azienda durante l'incontro all'AMMA del 10 ottobre 2016, l'avviamento di una procedura di mobilità che già a gennaio 2017 vedrà una riduzione dei contratti stabilizzati che coinvolgerà diversi enti aziendali, dai produttivi all'ingegneria;

rilevato che:

la commessa dei 500 treni regionali che Trenitalia ha immesso sul mercato, per un valore di 4,5 miliardi di euro, un importo senza precedenti in Italia, rappresenta un'occasione di assoluta importanza per le imprese italiane operanti nel settore;

sono risultate aggiudicatarie delle commesse la Alstom (circa 150 treni a media capacità), Hitachi Rail Italy (300 treni alta capacità) e su 50 treni diesel esiste ancora una riserva da sciogliere;

alla Faiveley Transport Italia SpA è stato comunicato che tutta la fornitura degli impianti di sua potenziale produzione, relativi al freno pneumatico e alle porte, è stata assegnata, per intero, a 2 società tedesche: la Knorr Bremse per la parte freno e la Bode per le porte, ossia alla società che ha prodotto le porte di scarsa qualità costruite e montate sul Treno Jazz;

le commesse aggiudicate contraddirebbero talune dichiarazioni rilasciate dall'amministratore delegato di Trenitalia, secondo le quali gran parte dei treni sarebbero stati prodotti in Italia, anche da società straniere, e che l'Italia avrebbe mantenuto nel settore ferroviario un know how importante;

alla luce degli accadimenti, le produzioni dei sistemi frenanti e delle porte dei 500 treni regionali di Trenitalia saranno effettuate in Germania ed in Ungheria, con evidenti ricadute occupazionali negative nel nostro Paese. Secondo recenti calcoli sarebbero a concreto rischio oltre 2.000 lavoratori in tutta Italia, di cui più della metà nel territorio piemontese;

la mancata assegnazione alla Faiveley Transport Italia SpA della fornitura dell'impianto di sicurezza del freno pneumatico riduce le possibilità per la società di continuare la propria tradizione tecnico-produttiva e la possibilità di continuare ad investire localmente in risorse, nuove assunzioni, in impianti e reparti e quindi di mantenere in vita lo stabilimento di Piossasco;

per effetto della situazione che si è venuta a creare, il piano industriale della Faiveley dovrà essere aggiornato in negativo, avviando serie considerazioni sulla futura presenza nazionale del gruppo;

la Faiveley Transport Italia dispone di una rete di assistenza tecnica che copre, con efficacia, l'intero territorio nazionale e, nel tempo, ha sviluppato importanti collaborazioni, sia con i maggiori costruttori nazionali, sia con gli impianti di manutenzione dei rotabili di Trenitalia. Esperienza e patrimonio tecnico che rischiano di essere perduti a favore di altri concorrenti esteri;

Trenitalia e il suo indotto rappresentano fondamentali volani di sviluppo per l'economia e l'industria del territorio piemontese, in grado di attivare un circuito virtuoso nell'attuale difficile congiuntura,

si chiede di sapere:

quali siano le valutazioni dei Ministri in indirizzo sui fatti riportati;

quali iniziative intendano adottare al fine di evitare che l'industria italiana del settore ferroviario subisca ulteriori penalizzazioni ed un progressivo indebolimento sul fronte produttivo ed occupazionale;

se non ritengano che il mancato mantenimento dell'impegno da parte di Hitachi Rail Italy di affidare le commesse a società produttive italiane possa produrre danni occupazionali e produttivi presso lo stabilimento Faiveley Transport Italia di Piossasco.

(3-03228)