• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/14622    l'ospedale San Gennaro dei Poveri, il cui impianto risale al XVI secolo, è situato nel centro storico di Napoli, nel rione Sanità;    in questi giorni, sui principali...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14622presentato daTAGLIALATELA Marcellotesto diMartedì 25 ottobre 2016, seduta n. 698

   TAGLIALATELA. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   l'ospedale San Gennaro dei Poveri, il cui impianto risale al XVI secolo, è situato nel centro storico di Napoli, nel rione Sanità;
   in questi giorni, sui principali quotidiani cittadini sono apparse notizie di una vera e propria mobilitazione popolare contro la paventata chiusura della struttura, dovuta alle decisioni del commissario di Governo per la sanità;
   il presidente della regione Campania ha pubblicamente dichiarato la propria contrarietà a tale ipotesi, senza tuttavia produrre alcuna azione concreta che vada oltre quello che, a giudizio dell'interrogante, si configura come pura e demagogica propaganda politica;
   il rischio è quello di un vero e proprio smantellamento dell'ospedale, con la chiusura dei reparti di ematologia ed oncologia ed ortopedia, dopo quelli di ostetricia e ginecologia e del pronto soccorso avvenuti negli ultimi anni, portando alla chiusura definitiva una struttura ospedaliera si antica ma strategica per l'intero territorio;
   con deliberazione del 20 marzo 2007, n. 460, la giunta regionale della Campania approvò il piano di rientro dal disavanzo e di riqualificazione e razionalizzazione del servizio sanitario nazionale ai sensi della legge 30 dicembre 2004, n. 311;
   in data 24 luglio 2009 la regione Campania è stata sottoposta a commissariamento, a norma del decreto-legge n. 159 del 2007;
   il presidente della Campania, nominato commissario ad acta per il piano di rientro con la delibera del Presidente del Consiglio dei ministri 23 aprile 2010, ha disposto di procedere al «riassetto della rete ospedaliera e territoriale con adeguati interventi per la dismissione/riconversione/riorganizzazione dei presidi non in grado di assicurare adeguati profili di efficienza e di efficacia»;
   i reparti di oncoematologia, riabilitazione cardiologica, endocrinologia, diabetologia, nutrizione artificiale domiciliare e quelli di degenza ordinari, fanno della struttura un importante punto di riferimento non solo sanitario per un territorio, quale è quello del rione sanità, che presenta gravi problemi sociali e ha visto negli ultimissimi giorni verificarsi episodi di violenza, dovuta, come da più parti denunciato, all'assenza delle istituzioni;
   il quartiere si è mobilitato attraverso le associazioni di cittadini per scongiurare la chiusura del presidio sanitario che, oltre a raccogliere un bacino d'utenza di circa centomila persone, rappresenta un ultimo baluardo di legalità;
   nel piano regionale di programmazione della rete ospedaliera per gli anni 2016-2018, approvato con decreto del commissario ad acta 17 maggio 2016, n. 33, si afferma che il problema strutturale dell'emergenza in città sarà alleviato mediante la prossima apertura dell'Ospedale del Mare, che dovrebbe accorpare il San Gennaro e altre tre strutture, previa una fase transitoria di rimodulazione dei presidi oggetto dell'accorpamento, e che il S. Gennaro, disattivato quale presidio ospedaliero, dovrebbe diventare una struttura ad indirizzo riabilitativo;
   secondo le organizzazioni sindacali la repentina chiusura dei reparti, nonostante l'ospedale del Mare non sia ancora terminato e i tempi di programmazione del nuovo presidio sanitario non garantiscano un'adeguata assistenza sanitaria ai cittadini napoletani, costituisce un grave vulnus nel diritto alla salute –:
   se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa, e quali iniziative di competenza intenda assumere al riguardo;
   quali siano stati i criteri seguiti e quali eventuali osservazioni di competenza siano state formulate sulle decisioni di riorganizzazione della rete sanitaria in Campania da parte dei rappresentanti del Governo, con particolare riferimento a quanto esposto in premessa;
   come il Governo intenda attivarsi, per quanto di competenza, per monitorare i servizi sanitari regionali, ivi incluso quello della regione Campania, e se sia stata verificata l'adeguatezza complessiva dello stato di approntamento ordinario e straordinario rispetto alla ridefinizione degli standard di servizio;
   se, per quanto di competenza e anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della regione Campania, il Governo non ritenga opportuno assumere iniziative al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria, tenendo conto che un presidio sanitario è più necessario di un polo di ricezione turistica e facendo salvo il diritto alla salute come sancito dall'articolo 32 della Costituzione. (4-14622)