• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03416 nell'aprile del 2004 il consorzio Casa Lazio in Roma registrava un fallimento dovuto ad una truffa perpetrata, dalla presidenza del Consorzio stesso ai danni degli associati a seguito del quale...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03416presentato daMORASSUT Robertotesto diLunedì 3 febbraio 2014, seduta n. 165

MORASSUT. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
nell'aprile del 2004 il consorzio Casa Lazio in Roma registrava un fallimento dovuto ad una truffa perpetrata, dalla presidenza del Consorzio stesso ai danni degli associati a seguito del quale la Guardia di Finanza operava il sequestro dei beni e delle attività ivi comprese quelle della Cooperativa Capannelle 2000 facente parte del Consorzio;
nel novembre 2005 la Coop Capannelle 2000 veniva posta in gestione commissariale e veniva eletto commissario governativo l'ingegner Raffaele Mazzei di Lamezia Terme il quale restava in carica fino al settembre del 2008 anche grazie alla proroga concessa dal Ministero nel gennaio 2008 – Gazzetta ufficiale n. 17 del 21 gennaio 2008;
durante il suo commissariamento l'ingegnere Mazzei accertava che la cooperativa era in attivo di euro 2.800.000,00 (due milioni ottocento mila), cifra corrispondente alla somma consegnata al Ministero dello sviluppo economico dall'ex proprietario del terreno e potenziale realizzatore degli alloggi delle famiglie, ingegner Giannini, il quale al momento del crack ed essendo non coinvolto dallo stesso aveva inteso mettere al sicuro le somme che i soci gli avevano versato per l'acquisto del terreno in località Capannelle;
dalla data di proroga dei mandato commissariale da parte del Ministero all'ingegner Mazzei la direzione enti Cooperativi del Ministero non ha adottato alcun provvedimento riguardante la situazione della Coop Capannelle 2000;
nel giugno del 2008 l'assemblea dei soci convocata dal Mazzei per l'approvazione dei bilanci votava per la messa in liquidazione della Coop Capannelle 2000 e per il ristorno delle somme recuperate ai soci aventi diritto;
il Ministero non provvedeva ad onorare le decisioni dell'assemblea soci e alla messa in liquidazione costringendo i soci stessi a sollecitare per iscritto la direzione Enti cooperativi senza mai ricevere risposta;
nel marzo 2011, venuti a conoscenza che le somme suddette si erano assottigliate per continui prelievi da parte del Mazzei anche a causa dell'incuria del Ministero, i soci provvedevano, attraverso i loro legali, a presentare apposita diffida con messa in mora del Ministero ma anche in questo caso senza alcuna risposta;
nel gennaio 2012 veniva presentata una interrogazione parlamentare a firma dell'interrogante;
a seguito dell'interrogazione, nel marzo 2012, con decreto del Ministero del 20 marzo 2012 l'avvocato Giuseppe Leone veniva nominato commissario liquidatore e lo stesso comunicava ai soci della cooperativa la messa in liquidazione coatta amministrativa ex articolo 2545-terdecies del codice civile;
l'ingegner Raffaele Mazzei ha avuto modo in altre situazioni di rivelarsi inaffidabile e non trasparente nella sua attività di commissario governativo per conto del Ministero per lo sviluppo economico, come risulta dalla vicenda della liquidazione del Consorzio agrario provinciale di Catanzaro dal quale è stato rimosso nel 2010 – dopo sette anni di attività – da commissario governativo con decreto apposito del Ministero;
lo stesso ingegner Raffaele Mazzei risulterebbe – da fonti di stampa calabresi – al centro di una inchiesta giudiziaria della procura della Repubblica di Lamezia Terme proprio in relazione alla sua attività di Commissario della coop Capannelle 2000 –:
se, sulla base degli atti depositati, risulti come si giunse nel lontano 2005 alla nomina dell'ingegner Raffaele Mazzei da parte del Ministero;
se risulti per quali ragioni nel corso degli anni trascorsi, nonostante solleciti, diffide e interrogazioni e nonostante il contemporaneo disvelamento delle irregolarità perpetrate dal Mazzei in altri incarichi attribuiti dallo stesso Ministero, quest'ultimo non abbia mai provveduto a dare risposta ai soci della Coop Capannelle 2000 e alle loro proteste e preoccupazioni scritte e si sia dovuta attendere la sollecitazione di una specifica interrogazione parlamentare per incaricare un nuovo liquidatore;
se risulti come siano state custodite dal Ministero le somme pari ad euro 2.800.000,00 (due milioni ottocento mila) ad esso affidate a garanzia dei soci dall'ingegner Giannini e già oggetto di truffa per il crack del consorzio Coop Casa Lazio del 2004;
quali misure intenda assumere il Ministero affinché le famiglie, ormai stanche, sfiduciate e deluse dal comportamento delle istituzioni possano all'un tempo recuperare fiducia e le risorse loro spettanti per garantire la realizzazione di un programma urbanistico finalizzato al diritto alla loro casa. (4-03416)