• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01536    il 4 giugno 2016 è stato ritrovato nella sua abitazione a Caracas il corpo senza vita di Mauro Monciatti, alto funzionario del consolato italiano in Venezuela, originario di...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01536presentato daCENNI Susannatesto diGiovedì 3 novembre 2016, seduta n. 701

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   il 4 giugno 2016 è stato ritrovato nella sua abitazione a Caracas il corpo senza vita di Mauro Monciatti, alto funzionario del consolato italiano in Venezuela, originario di Sinalunga;
   nonostante le autorità venezuelane avessero indicato come causa della morte un «infarto al miocardio», tale tesi è apparsa subito non convincente per gli stessi familiari della persona deceduta che hanno ipotizzato un omicidio legato all'attività lavorativa del congiunto;
   il 9 giugno 2016 nel corso della discussione alla Camera dei deputati di un atto di sindacato ispettivo relativo a tale vicenda (interrogazione a risposta immediata in commissione n. 5-08848), il sottosegretario delegato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, parlando del Venezuela come di un Paese che «sta attraversando una delle fasi più critiche della sua storia che si sta ripercuotendo anche sulla numerosa comunità italiana residente, le cui condizioni economiche e sociali sono fortemente deteriorate» ha di fatto non escluso la tesi dell'omicidio;
   secondo quanto si apprende da organi di informazione il ritrovamento del cadavere, presentava circostanze sospette che avrebbero infatti evidenziato un'aggressione; il corpo di Mauro Monciatti riportava inoltre segni evidenti di escoriazioni incompatibili con una «morte naturale» da arresto cardiaco che avrebbe potuto tecnicamente provocare il decesso ma essere diretta conseguenza di violenze fisiche;
   alcune fonti giornalistiche hanno inoltre riferito che i primi accertamenti della polizia scientifica locale hanno parlato di un trauma violento alla testa causato da un corpo contundente senza ferite di arma da taglio, mentre il console italiano in Venezuela Mauro Lorenzini ha dichiarato che non sembra esserci stata una rapina, né un furto poi degenerato;
   ulteriori indagini approfondite sulla reale causa della morte risultano oggi difficili; le autorità venezuelane avrebbero infatti effettuato due autopsie nel corpo di Mauro Monciatti e per tale motivo la salma rientrata in Italia non presenta organi interni. L'attuale autopsia disposta dalla procura della Repubblica di Roma è ancora in corso ed in attesa di ricevere i «vetrini» degli esami di laboratorio da parte delle autorità sanitarie venezuelane;
   la procura della Repubblica di Roma ha da tempo svolto istanza di rogatoria internazionale, ad oggi, senza successo;
   i familiari di Mauro Monciatti hanno presentato una denuncia alla procura della Repubblica di Siena che, appurata la precedente apertura del procedimento penale presso la procura della Repubblica di Roma, ha immediatamente trasmesso gli atti a quest'ultima nel rispetto delle norme sulla competenza;
   il decesso di Mauro Monciatti ha causato forte emozione nella comunità di Sinalunga soprattutto per il mancato chiarimento rispetto alle cause di un decesso di un funzionario dello Stato che appare diretta conseguenza di un atto di violenza; il consiglio comunale cittadino ha approvato il 14 ottobre 2016 un ordine del giorno che impegna il sindaco e l'intero consiglio comunale ad adoperarsi nei confronti delle istituzioni nazionali preposte per fare chiarezza sulle reali cause della morte –:
   quali iniziative urgenti abbia assunto e intenda assumere il Governo per fare piena chiarezza sulle cause della morte di Mauro Monciatti, per dare risposte certe ai familiari, per assicurare eventuali colpevoli alla giustizia e per riconoscere la giusta dignità al lavoro svolto da un servitore dello Stato, scomparso nell'adempimento del proprio dovere.
(2-01536) «Cenni, Dallai, Mariani, Rocchi, Beni, Albini, Terrosi, Scuvera, Parrini, Guerra, Marchi, Preziosi, Petrini, Rubinato, Moretto, Fiorio, Carra, Bratti, Braga, Luciano Agostini, Laforgia, Fanucci, Tullo, Giuseppe Guerini, Fregolent, Bini, Stella Bianchi, Lavagno, Carrozza, Cuperlo, Donati, Fontanelli, Fossati, Gnecchi, Porta, Fedi, Ginato, Carnevali, Manfredi, La Marca, Iacono, Crivellari, Fabbri, Bindi».