• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/09992    la fusione termonucleare controllata è la fonte di energia che alimenta il sole ed è alla base della vita sulla Terra: è pulita (la reazione produce soltanto elio), sicura (in caso di...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09992presentato daBENAMATI Gianlucatesto diMercoledì 9 novembre 2016, seduta n. 704

   BENAMATI, BARGERO, CAMANI, SENALDI e MONTRONI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la fusione termonucleare controllata è la fonte di energia che alimenta il sole ed è alla base della vita sulla Terra: è pulita (la reazione produce soltanto elio), sicura (in caso di qualsiasi incidente un reattore a fusione si spegne), inesauribile (il combustibile si produce dall'acqua e dal litio e libera da CO2);
   in Italia la fusione si studia in alcuni dei laboratori più prestigiosi: l'Enea a Frascati e Brasimone (che coordina l'attività), il Consorzio RFX a Padova, l'Istituto di fisica del plasma del CNR a Milano, il Consorzio Create e molte università e politecnici d'eccellenza. La forte integrazione con l'industria nazionale è testimoniata dal fatto che l'industria ad alta tecnologia italiana si è aggiudicata ultimamente gare per la costruzione di componenti di Iter per un importo complessivo di oltre 1 miliardo di euro, pari al 60 per cento del totale;
   nell'attuale situazione del programma di fusione internazionale, sembra possibile per l'Italia ospitare un esperimento denominato Divertor Tokamak Test facility (DTT) che integra ricerche di fisica e tecnologia e che accompagnerà Iter durante la sua fase operativa e contribuirà in modo determinante alla progettazione e costruzione del reattore dimostrativo Demo: tra i vari obiettivi, i test su materiali avanzati, tecniche innovative e modalità operative;
   le infrastrutture di recente approvazione sono realizzate – anche con il contributo dell'Italia – in altri Paesi che beneficiano in massima parte dei benefici correlati;
   l'investimento complessivo è di circa 500 milioni di euro, con ricaduta occupazionale di 270 persone per la costruzione e 500 per la sperimentazione, a cui se ne aggiungeranno altre nell'indotto per la gestione dell'impianto, per almeno 25 anni;
   esiste un forte interesse dell'industria italiana per questa infrastruttura per non disperdere il know-how sviluppato alla costruzione di Iter, uno straordinario successo che ha riconvertito produzioni a più bassa tecnologia dismesse;
   la localizzazione di grandi impianti di ricerca, rappresenta per il territorio un importante volano di sviluppo per attivare, attorno ad una realizzazione di alto valore scientifico e tecnologico, sinergie in campo economico e sociale;
   il finanziamento dovrebbe arrivare principalmente dalla comunità internazionale ed in parte da fondi nazionali con diverse regioni interessate ad ospitare l'infrastruttura di ricerca –:
   quale sia, nel quadro degli intendimenti del Ministro, lo stato di sviluppo specifico di questo potenziale progetto, anche alla luce di un più generale sforzo di sostegno alla ricerca in questo settore. (5-09992)