• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06649 GAETTI, TAVERNA - Al Ministro della salute - Premesso che: la composizione delle commissioni mediche atte ad eseguire gli accertamenti sanitari relativi alle domande per ottenere la...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06649 presentata da LUIGI GAETTI
martedì 15 novembre 2016, seduta n.722

GAETTI, TAVERNA - Al Ministro della salute - Premesso che:

la composizione delle commissioni mediche atte ad eseguire gli accertamenti sanitari relativi alle domande per ottenere la pensione, l'assegno o le indennità d'invalidità civile è disciplinata dalla legge n. 295 del 1990 e regolamenti attuativi;

l'art. 1, comma 2, del regolamento di cui al decreto ministeriale n. 387 del 1991, emanato dal Ministero del tesoro, recante le norme di coordinamento per l'esecuzione delle disposizioni che riguardano le commissioni di invalidità, stabilisce che nell'ambito di ciascuna USL (unità sanitaria locale) operino una o più commissioni mediche, ciascuna composta da un medico specialista in medicina legale, che assume la funzione di presidente, e da altri due medici scelti tra i medici dipendenti o convenzionati alla USL territorialmente competente che vengono nominati secondo le modalità stabilite dalle leggi emanate dalle singole Regioni;

l'art. 140, comma 1, lettera b), della legge regionale del Lazio n. 4 del 2006 determina che ai componenti delle commissioni mediche costituite ai fini dell'accertamento delle minorazioni civili e dell'handicap spetta per ogni caso definito nel corso delle sedute che si svolgano al di fuori dell'orario di servizio, ovvero nelle visite domiciliari, un compenso pari a 15 euro per ogni componente e a 20 euro per il presidente. L'attività deve essere svolta prevalentemente durante l'orario di servizio, ma i componenti devono comunque garantire lo svolgimento delle attività istituzionali;

con delibera n. 205 del 13 marzo 2014 della Regione Lazio, vengono istituite dal direttore generale, dottor Angelo Tenese, presso l'ex USL RmE, oggi ASL Rm1, 6 commissioni ordinarie, di cui 5 commissioni "invalidi civili" e una "minori e sostegno invalidi civili", nonché 2 commissioni specifiche per "ciechi civili". Nella stessa delibera vengono allegati i nominativi dei componenti titolari e degli eventuali sostituti delle 8 commissioni, il regolamento attuativo e i criteri di valutazione utilizzati per la nomina. La delibera stabilisce, contrariamente a quanto previsto dalla legge, che la III commissione "invalidi civili" sia presieduta dal dottor De Salazar, il cui curriculum è pubblicato on line sul sito aziendale, in possesso della sola specializzazione in dermatologia;

inoltre, con un'interpellanza interna il 26 agosto 2014, n. 31381 della ASL RmE, viene ulteriormente richiesta al personale medico in servizio la disponibilità all'inserimento nelle commissioni per l'accertamento delle invalidità e cecità civile e per il riconoscimento dell'handicap;

il 21 gennaio 2016, come si evidenzia nella relazione del Dipartimento interaziendale di medicina legale della UOC (unità operativa complessa) Medicina legale, della ASL RmE, per il processo di budget per l'anno 2015 inviata al direttore della UOC Controllo di gestione, il coordinatore provvisorio di Medicina legale, dottor Maurizio Ferraresi, conferma di aver raggiunto l'obiettivo della riduzione dei tempi di attesa delle visite d'invalidità sotto i 15 giorni al 100 per cento e quello legato alla riorganizzazione delle commissioni con una delibera già predisposta nel mese di marzo 2015 e con la segnalazione trasmessa al direttore sanitario, dottor Mauro Goletti, tramite la nota, protocollo n.1405, inviata l'11 novembre 2015, in cui si ravvisa la possibilità di ridurre il numero delle commissioni invalidi civili purché vengano rispettati i tempi previsti dalla legge;

considerato che:

la calendarizzazione delle commissioni e delle relative sedute, come ribadito dal responsabile della UOC Roma 3 della filiale INPS, sede di Roma nord ovest, dottor Alberto Viora, rientra nella specifica ed autonoma competenza dell'amministrazione dell'azienda sanitaria locale;

risulta agli interroganti che dall'analisi dei dati relativi alle determine dirigenziali della ex USL RmE, corrispondenti ai mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio 2016, emerge che le commissioni invalidità civile e handicap presiedute dal dottor Ferraresi e dal dottor De Salazar eseguono un numero di visite decisamente superiore, quasi il doppio, rispetto alle altre;

risulta agli interroganti che nel 2015 sarebbe stata istituita una commissione straordinaria i cui componenti sarebbero stati precettati con chiamata diretta, quindi senza seguire nessuna graduatoria di merito, per raggiungere l'obiettivo dell'abbattimento delle liste d'attesa sotto i 15 giorni;

la commissione straordinaria sembrerebbe eseguire un numero di visite 4 o addirittura 5 volte superiore alle visite assegnate alle commissioni ordinarie, che sarebbero sotto utilizzate e a parere degli interroganti potrebbero essere impiegate maggiormente, vista anche la disponibilità dei membri ad eseguire visite aggiuntive;

dalla verifica del budget assegnato alla UOC medicina legale dell'ex USL RmE, per la liquidazione dei compensi per i componenti delle commissioni mediche per l'accertamento dell'invalidità civile, disabilità e cecità civile effettuata nel dicembre 2015 si certifica uno scostamento negativo di 257.663,79 euro sul totale assegnato di 854.480,70 euro,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

se intenda attivarsi, nei limiti delle proprie attribuzioni, presso le amministrazioni coinvolte affinché sia verificato: se a seguito della citata interpellanza interna dell'ex USL Roma E sia stata deliberata una graduatoria; se all'interno della ASL Rm1, ex USL RmE, esista o sia mai esistita una commissione "straordinaria" atta ad eseguire gli accertamenti sanitari relativi alle domande per ottenere la pensione, l'assegno o le indennità d'invalidità civile, chi l'abbia istituita, secondo quali criteri, da chi sia formata, nonché con quale cadenza si riunisca e quante visite esegua; per quali motivi il presidente della III commissione sia un dermatologo e non un medico legale come previsto dalla normativa vigente e sia stato nominato quale sostituto presidente della I commissione un medico apparentemente senza specializzazione, considerando che a giudizio degli interroganti tali peculiarità generano dubbi sull'effettivo valore legale delle visite da loro presiedute; se per ogni componente delle commissioni l'attività sia stata svolta prevalentemente in orario di servizio, secondo i criteri di economicità, efficienza ed efficacia previsti dalla legge, e se tale impegno possa distogliere la loro attenzione dai compiti istituzionali e di controllo e trasparenza di propria competenza, anche in considerazione del fatto che molti medici sono impiegati in più commissioni e contemporaneamente svolgono anche l'attività di direttori responsabili di UOC; se, e per quale motivo, le suddette visite vengano svolte prevalentemente dalla commissione straordinaria, visto che la relazione di processo 2015 certifica il raggiungimento degli obiettivi prefissati e la riduzione dei tempi di attesa sotto gli standard sanitari richiesti;

se risulti che gli organi di vigilanza interna aziendale abbiano riscontrato anomalie e quali provvedimenti siano stati eventualmente applicati.

(4-06649)