• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06669 MOSCARDELLI, VACCIANO, CAPACCHIONE, PEZZOPANE, SCALIA, CUCCA, RANUCCI, RICCHIUTI, DIRINDIN, ORRU' - Al Ministro dell'interno - Premesso che secondo quanto risulta agli interroganti:...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06669 presentata da CLAUDIO MOSCARDELLI
giovedì 17 novembre 2016, seduta n.727

MOSCARDELLI, VACCIANO, CAPACCHIONE, PEZZOPANE, SCALIA, CUCCA, RANUCCI, RICCHIUTI, DIRINDIN, ORRU' - Al Ministro dell'interno - Premesso che secondo quanto risulta agli interroganti:

nell'inchiesta "Olimpia" relativa alla città di Latina, che ha portato alla richiesta di autorizzazione all'arresto per un deputato del gruppo Fratelli d'Italia, all'interno di dettagliate intercettazioni emergerebbe un ruolo preoccupante dell'ex questore di Latina, Intini, in rapporto con Gianfranco Melaragni, ex capo di gabinetto del sindaco pro tempore, Giovanni di Giorgi, in azioni di intimidazione nei confronti del questore a lui succeduto De Matteis;

nell'ordinanza di questa inchiesta, il giudice per le indagini preliminari Mara Mattioli scrive, in relazione ad una intercettazione ambientale tra due dirigenti comunali sullo Stadio Francioni: "La conversazione è poi particolarmente significativa del sistema illecito in cui hanno operato gli indagati per anni, contando anche su coperture nelle istituzioni, tra cui l'ex questore Intini". Il questore Alberto Intini è citato più volte all'interno dell'ordinanza. È stato questore di Latina in un momento estremamente delicato per il calcio della città, quando la squadra, nel giugno del 2013, approda in serie B. Una stagione al centro delle indagini dei Carabinieri, coordinate dal pubblico ministero pontino Giuseppe Miliano;

al questore Intini sarebbe, secondo gli inquirenti, legato un altro personaggio chiave della storia, Gianfranco Melaragni. Ex poliziotto, dal 2001 ai servizi, capo di gabinetto dell'ex sindaco De Giorgi e con il quale, come emerge dall'inchiesta e da ricostruzioni giornalistiche, Intini ha evidenti legami, essendo entrambi nell'osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Ministero dell'interno;

in particolare, dall'ordinanza, si evince che lo stesso Intini suggerirebbe a Melaragni soluzioni tecniche per l'ampliamento dello stadio Francioni, ampliamento su cui gli inquirenti avrebbero rilevato diversi illeciti;

va ricordato che il deputato del partito Fratelli d'Italia anche indagato nell'inchiesta denominata "don't touch", che ha portato all'arresto a Latina di 24 persone per diverse ipotesi di reato, tra cui esponenti del clan Ciarelli-Di Silvio, ha presentato interrogazione a risposta scritta 4-07001 seduta di annuncio Camera dei deputati il 24 novembre 2014 (seduta n. 337);

tale interrogazione, poi ritirata, aveva ad oggetto le dichiarazioni del questore di Latina, Giuseppe De Matteis, il quale aveva criticato in un'intervista la situazione urbanistica a Latina e aveva definito "sciatta" la gestione della vicenda relativa alla tribuna dello stadio di calcio di Latina "Francioni";

il deputato di Fratelli d'Italia, così si apprende dalla stampa, avrebbe in seguito dichiarato di non aver preparato la suddetta interrogazione, la cui presentazione sarebbe stata frutto di un disguido, di cui era responsabile l'ufficio legislativo del gruppo che avrebbe provveduto a preparare, a sua insaputa, l'interrogazione a firma del deputato, poi ritirata 48 ore dopo, suonava secondo gli interroganti intimidatoria nei confronti del Questore De Matteis;

il questore Giuseppe De Matteis avrebbe dichiarato in un'intervista andata in onda in una trasmissione televisiva, "Monitor", su Lazio TV, del 21 ottobre 2015, che l'interrogazione parlamentare indicata non sarebbe stata redatta dal deputato medesimo, ma da altra persona, invitando il deputato medesimo a farne il nome;

a giudizio degli interroganti rappresenta un fatto gravissimo l'interrogazione parlamentare indicata, per il suo carattere intimidatorio nei confronti del Questore di Latina, anche alla luce dell'inchiesta "don't' touch";

dall'inchiesta "Olimpia" si evincerebbe che sarebbe stato lo stesso Melaragni a redigere, concordemente con il deputato, l'interrogazione, come emergerebbe dalla intercettazione telefonica riportata nell'ordinanza del GIP: "Pasqua' - dice Melaragni all'onorevole, (…) facciamo un'interrogazione parlamentare (…) tu come parlamentare (...) te la circostanzio io (…) poi vediamo se lui parla ancora". Un anno dopo sarà proprio la Polizia di Stato, con a capo il questore De Matteis e il capo pro tempore della squadra mobile di Latina Tommaso Niglio, a svelare ciò che girava attorno al calcio, quell'intreccio perverso tra le famiglie Di Silvio (parenti e alleati dei romani Casamonica) e la tifoseria, con l'inchiesta "don't touch";

nell'audizione in Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere del 18 maggio 2016 il questore De Matteis avrebbe dichiarato che fu lo stesso Melaragni l'estensore dell'interrogazione parlamentare, e che dalle intercettazioni a corredo dell'ordinanza dell'inchiesta "Olimpia" si evince che il tutto fosse concordato invece con lo stesso deputato,

si chiede di sapere:

quale sia stato ruolo del questore Intini nella vicenda relativa ai rapporti e alle iniziative del deputato e dell'ex capo di gabinetto del sindaco Melagrani;

quali rapporti intercorrano con le persone coinvolte nell'inchiesta "Olimpia" e il ruolo svolto nella vicenda dell'ampliamento dello stadio Francioni; il ruolo nei rapporti tra il Comune e il Latina calcio; e in generale il ruolo nell'inchiesta Olimpia;

quali iniziative di competenza siano state adottate o saranno adottate in relazione a quanto emerge dalle inchieste citate;

se ci siano state coperture in relazione a comportamenti che hanno assunto rilevanza penale.

(4-06669)