• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02639    il comune di Norcia e tutta l'area circostante sono stati duramente colpiti dallo sciame sismico che ha coinvolto il Centro Italia a partire dal 24 agosto 2016;    in...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02639presentato daPARISI Massimotesto diMercoledì 23 novembre 2016, seduta n. 708

   PARISI, FRANCESCO SAVERIO ROMANO, VEZZALI, FAENZI, SOTTANELLI e ABRIGNANI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. – Per sapere – premesso che:
   il comune di Norcia e tutta l'area circostante sono stati duramente colpiti dallo sciame sismico che ha coinvolto il Centro Italia a partire dal 24 agosto 2016;
   in particolare, Norcia è stato l'epicentro del sisma del 30 ottobre 2016, il terremoto più potente degli ultimi 36 anni con una magnitudo momento pari a 6,5;
   le scosse di terremoto hanno messo a rischio l'intera filiera agroalimentare, un sistema che offre lavoro solo nella fase di produzione ad almeno diecimila persone;
   in pericolo ci sono anche specialità conservate da secoli, dalla lenticchia di Castelluccio al pecorino dei Sibillini, dal vitellone bianco Igp alla patata rossa di Colfiorito, dallo zafferano al tartufo, fino al prosciutto di Norcia Igp, che rappresentano un patrimonio culturale del Paese, oltre che economico ed occupazionale;
   secondo notizie di stampa, nella zona di Norcia ammonta a un miliardo di euro il fatturato annuo complessivo dell'agroalimentare e sono 800 mila i prosciutti prodotti. In questa stessa zona sono 200 le stalle, duemila le mucche e diecimila le pecore allevate;
   nelle zone colpite dal sisma la percentuale maggiore di superficie agricola utilizzata è destinata a prati permanenti e pascoli, a conferma del deciso orientamento verso le attività di allevamento e il prevalere quasi ovunque delle pecore. I bovini sono presenti a Norcia e a Cascia, dove oltre il 90 per cento delle aziende agricole sono di tipo familiare, condotte direttamente dal coltivatore con una forte presenza dell'agriturismo, che è particolarmente presente nei comuni dell'Umbria dove tocca la percentuale del 33 per cento, soprattutto a Norcia (50 per cento) e a Preci (75 per cento);
   le continue scosse, oltre ad alimentare paura nei residenti delle zone interessate e negli allevatori, stressano anche gli animali costretti a vivere all'aperto, con le mucche che hanno ridotto di almeno il 30 per cento la produzione di latte –:
   quali siano le misure che il Governo ha già adottato a sostegno dell'intero comparto agroalimentare della zona di Norcia colpito dagli eventi sismici di questi mesi e quali altre misure saranno adottate nelle prossime settimane. (3-02639)