• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/14844    recentemente uno studio ha confermato la diffusione del mercurio e di altri contaminanti nel biota nella Valpescara (www.izs.it);    nella riunione dell'8 novembre 2016...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14844presentato daDAGA Federicatesto diMercoledì 23 novembre 2016, seduta n. 708

   DAGA, DE ROSA, ZOLEZZI, TERZONI, BUSTO, MICILLO, MANNINO e VACCA. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   recentemente uno studio ha confermato la diffusione del mercurio e di altri contaminanti nel biota nella Valpescara (www.izs.it);
   nella riunione dell'8 novembre 2016 convocata dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare l'Istituto superiore di sanità, tenendo anche conto della relazione depositata per il processo sull'inquinamento di Bussi, ha evidenziato che «emerge uno scenario di contaminazione da mercurio di elevata gravità con rischio per la salute umana»;
   l'impianto clorosoda di Bussi a celle di mercurio è strio attivo dal 1901 al 2007;
   un documento dell'archivio Montedison del 31 gennaio 1977 segnalava che dalla sala celle uscivano 15-20 mc/h di acqua, con concentrazione di 10-20 p.p.m. di mercurio;
   fino al 1975, gli scarichi idrici non erano sottoposti a trattamento;
   parte dei residui solidi mercuriosi venivano scaricati in una discarica posta lungo il fiume Tirino;
   nel periodo 1985-1990, sulla base di documenti dell'archivio Montedison, venivano consumate nella produzione 12-15 tonnellate/anno di mercurio. Di queste, una parte consistente era immessa nell'aria e nell'acqua fluviale o era persa nelle strutture. Si possono stimare in alcune tonnellate anno le immissioni annue direttamente nell'ambiente; in un documento Montedison del 13 ottobre 1972 si stimava di scaricare nel fiume quell'anno 12 mc/h con concentrazione 12,5 ppm di mercurio (1,314 tonnellate/anno);
   nel 2004 sul sito https://agris.fao.org si evidenziava un'alta concentrazione di mercurio nei sedimenti antistanti la foce del Pescara (fino a 1,1 microgrammi/grammo) e superamenti dei limiti di legge nei mitili;
   nel 2006 all'indirizzo https://science.report/pub/18977010 si segnalava nuovamente valori di mercurio elevati nei capelli dei pescatori di Pescara;
   nel 2009 (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19434348), nel 2013 (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23700154) e nel 2014 (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24242233) si evidenziavano livelli di mercurio oltre i limiti di legge in pesci e crostacei dell'Adriatico centrale;
   nel 2013 le Asl abruzzesi su disposizione del Ministero della salute conducevano un monitoraggio del latte in 30 allevamenti ovi-caprini localizzati entro 2,5 chilometri dal fiume Pescara non riscontrando contaminazione; in realtà, alcuni punti di campionamento erano a monte delle aree contaminate; inoltre, non ci sono dati su come e se questi animali fossero realmente esposti;
   nei campioni di sedimento del Tirino a Bussi nel 2014 sono stati rilevati dall'Arta valori elevatissimi di mercurio, con una punta di 58 mg/chilogrammi;
   nei terreni del sito industriale e delle discariche 2A-2B sono stati riscontrati numerosi superamenti delle CSC per il mercurio;
   il mercurio è molto tossico e si bioaccumula;
   sono molteplici le vie di esposizione alle sostanze pericolose: contatto diretto per lavoratori; esposizione a solventi clorurati attraverso l'acqua contaminata distribuita per circa 20 anni a 500.000 persone; ingestione di prodotti alimentari contaminati; il sito di Bussi non è stato incluso nello studio Sentieri –:
   se intenda promuovere, per quanto di competenza e anche per il tramite dell'Istituto superiore di sanità, un'indagine epidemiologica di dettaglio per la Valpescara;
   se non si ritenga utile promuovere, per quanto di competenza, specifiche azioni di prevenzione e screening sanitario a seconda del diverso grado e via di esposizione. (4-14844)