• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02541/005/ ... in sede di esame del disegno di legge A.S. 2541 recante "Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2541/5/13 presentato da CARLO LUCHERINI
martedì 22 novembre 2016, seduta n. 272

"Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge A.S. 2541 recante "Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni";
premesso che:
il disegno di legge in esame rappresenta il miglior riconoscimento che le nostre Istituzioni repubblicane, in particolare il Parlamento, tributano al compianto Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, che più di tutti ha mostrato attenzione e vicinanza alle esigenze dei territori più difficili e lontani, consapevole dello straordinario patrimonio culturale che conservano e della straordinaria ricchezza che sono in grado di offrire al Paese intero. Autentici depositari della memoria storica dell'Italia hanno tutte le potenzialità per affrontare la modernità. Per dirla proprio con Ciampi "non sono un piccolo mondo antico";
tale provvedimento prevede importanti, e attese, misure finalizzate a sostenere e a valorizzare i piccoli Comuni, traendo ispirazione da quella idea di Paese intesa a rafforzare gli elementi valoriali, culturali e identitari delle piccole comunità, molto radicate e diffuse nel nostro territorio;
l'impianto del disegno di legge non contrasta con la pur necessaria opera di razionalizzazione e riordino istituzionale. Al contrario. Esso si configura come un intervento normativo teso ad integrare, a far convivere le esigenze delle grandi città, delle aree vaste con quelle dei piccoli centri, i quali non possono essere ricompresi nella legislazione che disciplina le aree vaste per una serie di peculiarità che riguardano proprio i piccoli Comuni, rendendoli eccezionali. Infatti, molto spesso si tratta di piccole e piccolissime comunità sparse in aree interne, di montagna, in zone rurali. Sono paesi minuscoli poco e male collegati, in cui i servizi essenziali sono assenti o, quando ci sono, sono deficitari, in cui mancano molto spesso strutture sportive in cui giovani possano crescere e formarsi, in cui l'accesso alla rete internet langue. Sono piccoli centri che soffrono di uno spopolamento continuo e sempre più massiccio. La popolazione residente è prevalentemente anziana;
così come delineato, il provvedimento ha un chiaro riferimento costituzionale laddove punta a favorire quelle condizioni minime necessarie a parificare i diritti e le opportunità per tutti i cittadini. Viviamo in una fase storica in cui nuove tendenze stanno facendo emergere nuovi paradigmi economici, che possono rappresentare una straordinaria opportunità per i piccoli e piccolissimi comuni. Basti pensare ai crescenti flussi di turismo culturale, al crescente interesse che c'è verso i cammini storici e religiosi, verso i percorsi ciclabili. L'attrazione e l'attenzione verso le produzioni locali, non soltanto enogastronomiche, stanno facendo crescere un'imprenditoria giovane, specie in agricoltura, che scommette sulla qualità e sull'identità del territorio;
considerato che:
il provvedimento riguarda esclusivamente i piccoli comuni fino a cinquemila abitanti, che rappresentano il 70 per cento del totale, coprendo una superficie di quasi centosessanta chilometri quadrati e ospitando quasi dieci milioni di abitanti;
considerato altresì che:
in Italia vi sono anche piccole comunità che hanno un numero di abitanti non superiore a diecimila abitanti e che proprio in ragione della loro collocazione geografica vivono le stesse difficoltà dei piccoli comuni, così come individuati dal provvedimento in esame. Complessità legate a reti di collegamento impervie, accesso sempre più ridotto ai servizi sociali essenziali, dalle scuole agli ospedali all'assistenza agli anziani e alle persone con disabilità; crescente e continuo spopolamento. Eppure come i piccoli comuni al di sotto dei cinquemila abitanti, anch'essi rappresentano piccole realtà fatte di campanili, di monumenti storici, di paesaggi naturali meravigliosi, di tradizioni radicate e di forte coesione sociale;
i piccoli comuni al di sotto di diecimila abitanti sono quasi duemila, rappresentando l'85 per cento dei comuni italiani;
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di prevedere nel prossimo provvedimento normativo utile, inerente la medesima materia, una modifica di carattere estensivo, sia in termini di diritti da garantire che in termini di opportunità da offrire, finalizzata ad includere anche i piccoli Comuni fino a diecimila abitanti tra quei Comuni destinatari di misure necessarie a non disperdere i loro inestimabili contenuti e profili culturali e storici oltre ad esaltarne e valorizzarne le loro caratteristiche identitarie."
(0/2541/5/13)
LUCHERINI, PAGLIARI, ASTORRE, FAVERO, AMATI, ANGIONI, MATTESINI, FASIOLO, MORGONI, PARENTE, MOSCARDELLI, SPILABOTTE