• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/14884    nel febbraio 2015 è avvenuta una frattura in uno dei viali interni del Real Bosco di Capodimonte che ha provocato lo smottamento di uno dei muri di contenimento del parco all'altezza del...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14884presentato daCOLONNESE Vegatesto diVenerdì 25 novembre 2016, seduta n. 709

   COLONNESE, LUIGI GALLO e FICO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   nel febbraio 2015 è avvenuta una frattura in uno dei viali interni del Real Bosco di Capodimonte che ha provocato lo smottamento di uno dei muri di contenimento del parco all'altezza del «regresso», all'incrocio tra via Capodimonte e via Miano; l'area interessata è pertinenza del museo di Capodimonte, struttura museale già appartenente alla ex soprintendenza speciale per il Polo museale di Napoli e la Reggia di Caserta ed ora dotata di autonomia speciale ed elevata a ufficio di livello dirigenziale generale dall'articolo 30, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171 (regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo). All'epoca dei fatti non era ancora avvenuta la nomina dei dirigenti e degli organi di gestione del nuovo organismo museale, e l'amministrazione del museo e del parco di Capodimonte era curata dal segretariato regionale, che attivò l'impresa Lande s.r.l., già presente sui luoghi in quanto affidataria della manutenzione del verde del parco di Capodimonte. La Lande srl ha effettuato le operazioni di transennamento dell'area del franamento e ha provveduto a posare in opera le tirantature provvisionali in acciaio. Successivamente la medesima impresa ha integrato quanto realizzato con ulteriori opere provvisionali, costituite da contrafforti scalettati di calcestruzzo, realizzati in blocchi modulari, chiamati in gergo «barbacani». La Lande srl con sede legale a Napoli, è citata in molte indagini che riguardano i lavori pubblici; fino al luglio 2015 è stata amministrata da Marco Cascella, poi si è trasformata in società per azioni e Cascella è stato allontanato proprio a seguito dell'inchiesta denominata Medea relativa agli scavi di Pompei con reati ipotizzati di corruzione e turbativa d'asta aggravata dal metodo camorristico;
   nella risposta all'interrogazione n. 4-09618 (presentata nel giugno 2015 a prima firma dell'interrogante) è riportato che, al fine di attuare un programma di opere definitive per mettere stabilmente in sicurezza il versante interessato dall'evento franoso e consentire di «smontare» i contrafforti, il museo di Capodimonte ha predisposto una proposta di intervento per la messa in sicurezza della cinta muraria, per un importo pari a 600.000 euro, per il triennio 2016-2018, da finanziare nell'ambito dei programma triennale del fondo per la tutela del patrimonio culturale, fondo istituito dall'articolo 1, comma 9, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Legge di stabilità 2015); a tutt'oggi i barbacani non sono stati ancora rimossi;
   secondo le dichiarazioni del nuovo direttore del Museo, Sylvain Bellenger, riportate da fonti di stampa, «la soluzione è stata eccessiva (...) nei mesi scorsi sono arrivati anche i soldi dal Mibac, 450 mila euro» –:
   quale sia stato il costo effettivo e totale per la messa in sicurezza temporanea del muro di cinta del sito museale, e quale sia stato il costo dei barbacani nello specifico;
   quali fondi siano stati utilizzati per il pagamento delle suddette opere alla Lande srl;
   quando si intendano rimuovere detti muri di sostegno e ripristinare lo stato dei luoghi secondo il loro valore storico/culturale;
   quali siano le modalità e i criteri di scelta della ditta appaltatrice a cui la direzione del museo affiderà i lavori di rimozione dei contrafforti e di ripristino dei luoghi e quale sia il budget attualmente a disposizione per effettuare i suddetti lavori;
   se non ritenga opportuno assumere iniziative, per quanto di competenza, per acquisire elementi in merito alla programmazione dei fondi che saranno destinati alla riqualificazione e al risanamento dell'area di cui in premessa, al fine di assicurare un più efficace controllo del livello di professionalità degli operatori e della sussistenza dei requisiti di legge degli assegnatari dei bandi. (4-14884)