• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/14906    con delibera di giunta n. 9 del 24 febbraio 2015 e successiva determinazione del responsabile del servizio n. 37 del 23 marzo 2015, il comune di Lecce nei Marsi (L'Aquila) ha approvato...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14906presentato daBERNINI Massimilianotesto diLunedì 28 novembre 2016, seduta n. 710

   MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   con delibera di giunta n. 9 del 24 febbraio 2015 e successiva determinazione del responsabile del servizio n. 37 del 23 marzo 2015, il comune di Lecce nei Marsi (L'Aquila) ha approvato il bando pubblico di concessione in gestione, per la durata di 9 anni, della struttura ubicata in località Cicerana, nel parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, da adibire a rifugio montano;
   tra gli obiettivi politici del suddetto comune figura infatti la volontà di fornire ai propri studenti momenti di informazione, integrativa a quella scolastica, affinché possano acquisire quella memoria ritenuta necessaria a valorizzare la propria montagna, oltre che recuperare il rapporto turistico tra quest'ultima e la comunità locale;
   a chiusura del procedimento, il servizio di gestione è stato affidato ad una società di servizi turistici tour operator che, a quanto risulta all'interrogante e da quanto emerge da segnalazioni di associazioni e movimenti ambientalisti, utilizza la struttura come sito di attrazione turistica per finalità prettamente economiche;
   al fine di consentire all'affidatario la massima fruibilità del rifugio e quindi di ospitare il maggior numero di turisti, gli è stato concesso l'impiego di un generatore di elettricità, il cui rumore di certo non favorisce il benessere degli animali che vivono nelle vicinanze, oltre che la possibilità, anche per gli ospiti, di raggiungerlo con auto private;
   come noto, l'area in cui è ubicata la struttura, che idealmente doveva servire come appoggio ai guardiani del parco e punto di osservazione per gli studiosi, è adiacente ad una riserva integrale, zona di svernamento dell'orso marsicano con coltivazioni a perdere per sostenerne l'alimentazione;
   è evidente che tale ubicazione si presta in modo straordinario all'osservazione dell'orso e degli altri animali che popolano il parco ed è pertanto forte il dubbio che proprio tale condizione possa in qualche modo favorire la trasformazione non solo dell'orso, ma anche di cervi, camosci, o lupi in oggetti di attrazione turistica, con ciò che ne consegue in termini di inevitabile contaminazione degli habitat naturali di questi animali molti dei quali in via di estinzione;
   fatto salvo il diritto di ciascuno di poter fruire responsabilmente delle aree montane, ancorché popolate da animali selvatici e rari, è indispensabile che quegli habitat che si contraddistinguono per l'alto valore ambientale/naturalistico, come la Cicerana, siano tutelati rispetto alla possibilità che in esse si sviluppi un turismo inappropriato che, con l'intento della educazione ecologica, possa invece, per finalità puramente economiche, rilevarsi dannoso per la fauna e in particolare per l'orso marsicano anche facilitandone la sua domesticazione –:
   se ritenga di dover intraprendere ogni utile iniziativa di competenza, anche attraverso il rafforzamento delle azioni di sorveglianza e di controllo, volta ad impedire lo sviluppo di attività turistiche in grado di alterare gli equilibri naturali dell'area della Cicerana e se sia compatibile con la disciplina e le finalità del parco nazionale l'assegnazione ad un privato, ancorché a seguito di regolare procedura pubblica, della facoltà di gestire, con scopo di lucro, una struttura appartenente alla collettività ed ubicata in un territorio ad alto valore naturalistico e quindi con un potenziale di attrazione tale da costituire un assoluto privilegio per chi vi volga un'attività economica. (4-14906)