• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/04127-bis- ...    premesso che:     le Camere di Commercio italiane all'estero (CCIE) riconosciute dallo Stato italiano sono 76, operanti in 54 Paesi del mondo; associano, su base volontaria,...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04127-bis-A/135presentato daGARAVINI Lauratesto diVenerdì 25 novembre 2016, seduta n. 709

   La Camera,
   premesso che:
    le Camere di Commercio italiane all'estero (CCIE) riconosciute dallo Stato italiano sono 76, operanti in 54 Paesi del mondo; associano, su base volontaria, 20.000 imprese, sviluppando annualmente più di 300 mila contatti di affari;
    le CCIE sono connesse «a rete» in un sistema di promozione, radicato sui territori esteri, che costituisce un punto di riferimento per le comunità di affari italo-locali e un supporto di servizio alle piccole e medie imprese italiane;
    le CCIE, ai sensi delle leggi n. 518 del 10 luglio 1970 e n. 549 del 1995, sono destinatarie annualmente di un cofinanziamento sul valore dei programmi di promozione realizzati, nell'ambito delle disponibilità di cui alla tabella 3 – Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, al capitolo 2501;
    ogni anno viene effettuata la ripartizione delle disponibilità sul capitolo sulla base del valore dei programmi presentati allo stesso Ministro dello sviluppo economico, che ha impegnato negli ultimi anni, orientativamente, il 90 per cento delle risorse complessive del capitolo 2501 a favore delle attività promozionali delle CCIE;
    negli ultimi sei anni la dotazione del capitolo è stata ridotta dell'80 per cento e il disegno di legge di bilancio 2017, propone per la prima volta una stabilizzazione della previsione a legislazione corrente;
    nell'anno 2016, anche in forza di un indirizzo del Parlamento, la percentuale di risorse impegnate a favore dei programmi delle CCIE è salita al 100 per cento dei fondi disponibili sul capitolo 2501, pur rimanendo largamente insufficiente a cofinanziare le spese sostenute dalle CCIE;
    sulla base delle percentuali di contribuzione degli scorsi anni, la contribuzione pubblica a favore delle CCIE si è collocata, in media, a meno del 14 per cento della spesa rendicontata, rispetto alla previsione normativa di un massimo del 50 per cento;
    questa situazione appare foriera di situazioni di dissesto in soggetti che hanno visto, in sei anni, ridurre il cofinanziamento pubblico a meno di un quarto, mettendo a repentaglio la continuità di servizio, la capacità di rappresentanza degli interessi imprenditoriali all'estero, nonché l'attivo supporto ai processi d'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane;
    nell'anno 2016 il Ministero dello Sviluppo Economico ha ricevuto programmi di attività delle Camere per una spesa prevista superiore a 41 milioni di euro,

impegna il Governo:

   a considerare l'opportunità di destinare l'integrazione delle risorse assegnate al Programma 3.2 di sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e alla promozione del made in Italy al supporto delle attività delle Camere di commercio italiane all'estero e di aumentare la dotazione del capitolo 2501 anche con successivi interventi al fine di renderla più coerente con le azioni svolte da questi organismi;
   a considerare l'opportunità di assicurare, comunque, in sede di ripartizione del capitolo 2501, alle Camere di commercio italiane all'estero un contributo comunque non inferiore al 95 per cento della dotazione globale del capitolo, per realizzare un più adeguato cofinanziamento della spesa sui programmi promozionali già realizzati nell'anno 2016 con risorse proprie.
9/4127-bis-A/135. Garavini, Porta, Fedi, La Marca, Gianni Farina, Tacconi.