• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/04127-bis- ...    premesso che:     benefici pensionistici in favore dei lavoratori esposti all'amianto sono stati previsti dalla legge n. 257 del 1992, riguardante la dismissione...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04127-bis-A/124presentato daGIACOBBE Annatesto diVenerdì 25 novembre 2016, seduta n. 709

   La Camera,
   premesso che:
    benefici pensionistici in favore dei lavoratori esposti all'amianto sono stati previsti dalla legge n. 257 del 1992, riguardante la dismissione dell'estrazione e dell'utilizzazione dell'amianto. Per effetto di modifiche normative intervenute successivamente, tali benefici possono essere riconosciuti per esposizione intervenuta entro il 2 ottobre 2003.
    i benefici possono essere relativi sia al diritto sia alla misura, oppure solo alla misura, e con coefficienti di maggiorazione diversi: questo a seconda del fatto che i lavoratori fossero impiegati in attività soggette o non soggette all'assicurazione contro infortuni e malattie professionali INAIL e del termine entro cui è stata presentata la domanda per al certificazione di esposizione all'amianto. Il 15 giugno 2005 era scaduto il termine per la richiesta all'INAIL di tale certificazione.
    ci sono quindi persone cui è stata riconosciuta l'esposizione, ma per fattori formali (essere o non essere assicurati INAIL o avere presentato la domanda prima o dopo una certa scadenza) hanno un beneficio previdenziale limitato all'incremento dell'importo della pensione, e con nessuna riduzione della vita lavorativa. Chi è stato esposto per periodi inferiori, anche di poco, a quelli previsti dalle norme non ha beneficio alcuno.
    esiste inoltre una platea di lavoratori che, pur essendo stati esposti, non hanno presentato nei termini di legge la domanda di certificazione, o per sottovalutazione della situazione o perché non avevano i requisiti relativi al numero di anni di esposizione.
    nella legge di Stabilità per il 2015 sono state introdotte nuove norme che hanno affrontato alcune questioni particolari e limitate: emergono in ogni caso situazioni ancora diffuse di lavoratori che sono stati esposti all'amianto o persone che hanno avuto una esposizione di tipo non professionale;
   è in corso, e lo sarà ancora per qualche anno nelle previsioni epidemiologiche, il manifestarsi di una crescente incidenza dei mesoteliomi e delle patologie amianto correlate, in conseguenza della lunga latenza della malattia. La riduzione della speranza di vita media per questi lavoratori è evidente.
   durante l'iter in Commissione Bilancio, nel provvedimento in esame è stata inserita una norma con la quale si prevede il riconoscimento del diritto alla pensione di inabilità per i lavoratori affetti da patologie asbesto correlate, di origine professionale o derivanti da causa di servizio, anche nel caso in cui questi lavoratori non si trovino in condizioni di assoluta impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa
   i lavoratori che siano stati esposti all'amianto e che non abbiano a suo tempo potuto accedere ai benefìci previdenziali previsti dalla normativa, ed in particolare alla possibilità di lasciare anticipatamente il lavoro, non dispongono oggi di alcuna opportunità di vedere riconosciuta la riduzione della aspettativa di vita che mediamente interessa questa platea di lavoratori:

impegna il Governo

ad adottare ulteriori iniziative normative idonee a far si che la condizione certificata di esposizione all'amianto, quando non abbia già consentito di usufruire di anticipazione dell'accesso a pensione, sia considerata alla stregua delle «specifiche professioni per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento», ai fini dell'anticipazione agevolata dell'uscita dal lavoro, o del riconoscimento della possibilità di accesso a pensione con 41 anni di contributi per i lavoratori precoci.
9/4127-bis-A/124. Giacobbe, Damiano, Moretto, Patrizia Maestri, Incerti, Albanella, Miccoli, Blazina, Tullo, Paris, Zappulla, Simoni, Giorgio Piccolo, Gnecchi, Arlotti, Cinzia Maria Fontana, Basso, Carocci.