• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/14958    la situazione di grave emergenza nella quale versa il settore castanicolo sta arrecando ingenti danni di tipo economico e occupazionale all'Irpinia e alla Campania;    la...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14958presentato daD'AGOSTINO Angelo Antoniotesto diLunedì 12 dicembre 2016, seduta n. 712

   D'AGOSTINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la situazione di grave emergenza nella quale versa il settore castanicolo sta arrecando ingenti danni di tipo economico e occupazionale all'Irpinia e alla Campania;
   la castagna è una risorsa economica di particolare rilevanza non solo per l'Irpinia, ma per l'intero settore agroalimentare della Campania;
   ci sono circa 5 mila aziende di produzione e 25 di trasformazione che versano in una condizione di grande difficoltà;
   negli ultimi 15 anni la produzione è diminuita drasticamente a causa della interminabile emergenza fitosanitaria che sta pregiudicando il futuro delle aziende;
   la coltivazione del castagno in montagna rappresenta una risorsa molto importante per contenere i rischi di dissesto idrogeologico, la protezione da incendi di vaste aree, la cura del sottobosco, l'assetto ambientale;
   la coltivazione del castagno rappresenta per i territori della Campania e dell'Irpinia un'opportunità di marketing del territorio, occasione per mostrare le sue eccellenze, occasione per lo sviluppo del turismo rurale e delle attività recettive e sviluppo economico del territorio;
   il cinipide ha prodotto la perdita di quote di mercato e fatturati, l'affermazione della concorrenza estera (spesso sleale) sulle produzioni italiane, l'abbandono delle aree montane, la perdita di economia dei territori delle zone interne e una sensibile perdita occupazionale;
   oltre al cinipide galligeno, anche le tortrici del castagno, il balanino, il cancro della corteccia, la ruggine delle foglie e i marciumi delle castagne sono responsabili della crisi del settore;
   dopo anni di lotta con gli antagonisti naturali, a giudizio dell'interrogante, occorre quel salto di qualità suggerito recentemente dai coordinamenti della Campania di Agrinsieme e Confagricoltura: abbinare l'utilizzo degli antagonisti naturali con interventi di lotta integrata, attraverso l'uso di prodotti antiparassitari a basso impatto ambientale, come il piretro, e un secondo intervento con lambda cialotrina, sostanze entrambe adatte al contenimento dei fitofagi;
   la lotta al cinipide galligeno ha bisogno di una svolta che serva ad evitare ulteriori perdite di quote di mercato, a vantaggio di una concorrenza estera spesso scorretta, e a scongiurare l'ulteriore abbandono delle aree montane;
   a giudizio dell'interrogante, è necessario applicare il disciplinare di produzione approvato dalla regione Campania nel marzo del 2016 e riclassificare i castagneti da frutto in attività di coltura per permettere pratiche agronomiche e di difesa fitosanitaria, oltre che con mezzi o pratiche di lotta biologica, anche con detti interventi di lotta integrata;
   occorre rapidamente passare dalle parole ai fatti, senza perdere più tempo, pena la chiusura delle tante aziende del settore e la conseguente distruzione del patrimonio legato alla produzione castanicola;
   le aziende operanti nel settore hanno bisogno di misure straordinarie di sostegno che servano a compensare, anche se solo in parte, i mancati introiti derivanti dalla grave calamità del cinipide che, da oltre 15 anni, colpisce le produzioni irpine e campane –:
   se il Ministro interrogato non ritenga di dover promuovere un netto cambio di rotta nella lotta al cinipide galligeno e a tutte le altre malattie della castagna, in linea con quanto recentemente suggerito da Agrinsieme e Confagricoltura, e quali iniziative intenda adottare per sostenere le aziende del settore che, negli ultimi quindici anni, hanno visto ridurre drasticamente la produzione di castagne con conseguenze pesantissime in termini di occupazione e tutela del territorio. (4-14958)