• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/01709 BITONCI - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che: la grave crisi economica sta avendo pesanti ripercussioni sul sistema economico...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01709 presentata da MASSIMO BITONCI
martedì 18 febbraio 2014, seduta n.194

BITONCI - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:

la grave crisi economica sta avendo pesanti ripercussioni sul sistema economico italiano, coinvolgendo migliaia d'imprese di diversi settori che lamentano da tempo una contrazione del fatturato e degli ordini, ed è ulteriormente acuita dal fatto che in molti enti locali, Comuni e Regioni, i pagamenti dei lavoratori sono rallentati dai vincoli del Patto di stabilità interno degli enti locali;

la cessazione delle attività imprenditoriali e il conseguente licenziamento delle persone in esse occupate, in numerosi casi, ed in Veneto in particolare, ha determinato uno sconforto psicologico tanto negli imprenditori quanto negli operai, culminato purtroppo in alcuni e drammatici episodi di suicidio;

secondo alcune statistiche, nell'anno 2013 sono state complessivamente 149 le persone che si sono tolte la vita per motivazioni economiche, rispetto agli 89 casi registrati nel 2012, di cui il 40 per cento nel solo ultimo quadrimestre, e quasi un suicida su due (45,6 per cento) è imprenditore (68 i casi nel 2013, 49 nel 2012); rispetto al 2012, cresce il numero delle vittime tra i disoccupati: sono 58, infatti, i suicidi tra i senza lavoro, numero che risulta più che raddoppiato rispetto al 2012, quando gli episodi registrati furono 28;

nel 2012 il numero più elevato dei suicidi per motivi economici si registrava nelle regioni del Nord-Est (27 casi con un'incidenza percentuale pari al 30,3 per cento), un'area geografica a maggior frequenza di suicidio tra gli imprenditori a causa della maggiore densità industriale, mentre nel 2013 il numero più elevato di suicidi per ragioni economiche si è registrato nel Nord-Ovest;

organi di stampa locale di Padova riportano la recente notizia dell'ennesimo suicidio di un imprenditore veneto, trovato da un dipendente intorno alle ore 7 del mattino già impiccato ed esanime, con una corda attaccata ad una trave all'interno del reparto cartotecnico al primo piano dell'azienda: il medico legale intervenuto sul posto avrebbe escluso responsabilità di terzi, mentre sulla scrivania dell'imprenditore sono stati rinvenuti dei fogli scritti a mano da quest'ultimo, nei quali manifestava il chiaro intento di uccidersi per problematiche di salute e finanziarie;

da quanto si apprende dagli organi di stampa, l'azienda versava in cattive acque, con debiti sempre più elevati e la chiusura dei fidi da parte degli istituti di credito, e da tempo aveva messo in cassa integrazione la maggior parte dei suoi dipendenti (oggi circa 110 mentre un tempo erano 300) e le stesse due figlie dell'imprenditore, dipendenti dell'azienda, erano entrate in cassa integrazione da poco,

si chiede di sapere se e quali iniziative di competenza i Ministri in indirizzo intendano adottare per arginare il drammatico fenomeno descritto in premessa, e se non reputino opportuno studiare misure urgenti per permettere ai piccoli imprenditori di accedere con maggior facilità al credito bancario, così che nessuno sia costretto a chiudere la propria attività, aumentando i già drammatici livelli di disoccupazione, e promuovendo altresì politiche idonee a sostenere i familiari superstiti di imprenditori suicidi.

(4-01709)