• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/15019    in merito alla presenza di sostanze perfluorate negli alimenti in Veneto, l'Istituto superiore di sanità, nelle conclusioni della nota del 19 febbraio 2016 (Prot. 49309) indirizzata alla...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15019presentato daBENEDETTI Silviatesto diLunedì 19 dicembre 2016, seduta n. 715

   BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GALLINELLA, L'ABBATE e PARENTELA. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   in merito alla presenza di sostanze perfluorate negli alimenti in Veneto, l'Istituto superiore di sanità, nelle conclusioni della nota del 19 febbraio 2016 (Prot. 49309) indirizzata alla regione Veneto – sezione veterinaria sicurezza alimentare in cui comunica i dati relativi ai controlli analitici effettuarti su matrici di interesse alimentare, segnala situazioni di potenziale criticità, considerando i livelli di consumo alimentari regionali ed i parametri tossicologici (TDI) definiti dall'EFSA; tali criticità, secondo il parere dell'Istituto superiore di sanità, si riscontrano in particolare nella risorsa ittica e nelle uova di galline allevate a terra; nella nota si legge inoltre: «La contaminazione ambientale già pluridecennale per la presenza di un insediamento produttivo di sostanze fluoro-organiche ad elevata persistenza ambientale situato in area di ricarica di falda in presenza di un acquifero indifferenziato (di Domenico e Zapponi, 1984; ARPA Veneto – dip. Vicenza, 2013) indica la rilevanza di misure di prevenzione primaria efficaci ai fini di ridurre le esposizioni alimentari nel breve e nel lungo periodo. A tale proposito è importante approfondire gli aspetti legati alla produzione e consumo di cibo locale e alla conseguente assunzione di tali contaminanti da parte delle fasce di popolazione più esposte. Si ritiene rilevante la considerazione di pratiche agronomiche e zootecniche volte a ridurre il trasferimento della contaminazione dai comparti ambientali a quelli agro zootecnici»;
   la raccomandazione europea del 17 marzo 2010 (2010/161/UE) sollecita gli Stati membri a monitorare la presenza di sostanze perfluoroalchiliche negli alimenti ed a trasmettere i dati di tale monitoraggio all'EFSA –:
   se il Ministero della salute sia a conoscenza delle gravi problematiche esposte in premessa, e abbia predisposto un piano di analisi e monitoraggio sulle derrate alimentari per la valutazione della presenza delle sostanze perfluorate;
   se il Ministero della salute nel piano nazionale integrato sui controlli (PNI) abbia inserito la valutazione delle sostanze perfluorate. (4-15019)