• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01576    in data 30 marzo 2016 il Governo pro tempore, rispondendo all'atto di sindacato ispettivo n. 5-07370, relativo all'accertamento della sicurezza e dell'incolumità pubblica nei poligoni...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01576presentato daFABBRI Marilenatesto diMercoledì 11 gennaio 2017, seduta n. 722

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro della difesa, per sapere – premesso che:
   in data 30 marzo 2016 il Governo pro tempore, rispondendo all'atto di sindacato ispettivo n. 5-07370, relativo all'accertamento della sicurezza e dell'incolumità pubblica nei poligoni di tiro privati, riferiva:
    che il decreto legislativo n. 204, Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, all'articolo 57, terzo comma, già prevedeva per tale settore un regime autorizzatorio, ma la disposizione tuttavia non è ancora efficace, richiedendosi, per la sua attuazione e per la disciplina transitoria, l'emanazione di specifiche disposizioni regolamentari;
    che già dal mese di maggio 2015 è al lavoro un apposito gruppo di esperti con il compito di fornire sull'argomento un qualificato e puntuale contributo tecnico-giuridico. Il provvedimento definirà, in maniera armonica e sistematica, la disciplina relativa al rilascio della licenza in questione. In tale ambito, saranno determinate le caratteristiche tecniche minime afferenti alle cosiddette difese attive e passive, le distanze di sicurezza relative alla gittata massima dei proiettili, nonché tutti i profili per la salvaguardia ambientale riguardanti l'impatto acustico, lo smaltimento dei residui dell'attività di sparo, come pure sarà espressamente stabilito il mantenimento in sicurezza delle caratteristiche minime medesime per tutto il periodo di validità della licenza;
    che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che ha comunicato di avere particolare interesse a disciplinare la tematica dell'impatto acustico sull'ambiente e sulle popolazioni derivante dall'esercizio delle attività sportive, tra cui anche i poligoni di tiro, sta predisponendo uno schema di decreto legislativo attuativo della delega contenuta nell'articolo 19 della legge n. 161 del 2014;
   dopo l'incidente mortale nel tiro a segno privato di Portomaggiore del gennaio 2016, il 9 dicembre 2016 in provincia di Torino si è verificato l'ennesimo incidente all'interno di un poligono di tiro privato che ha visto un morto e 4 feriti intossicati;
   il Tar del Lazio ha recentemente emanato una sentenza (n. 16400/2014 REG.RIC. tribunale amministrativo regionale per il Lazio sezione prima bis) in merito all'agibilità del tiro a segno nazionale di Roma, nella quale sottolinea che l'UITS, Unione italiana tiro a segno non ha alcuna legittimazione a certificare l'agibilità dei poligoni. Nella sentenza, infatti, si ribadisce che la competenza relativa all'accertamento dell'agibilità dei poligoni (anche di prima categoria) e le relative prescrizioni, competono in via esclusiva al Ministero della difesa e al Genio militare;
   la sentenza risulta essere a parere degli interpellanti molto importante, in quanto per tutte le strutture attualmente in funzione su tutto il territorio nazionale, per le quali è stata l'UITS a certificare l'agibilità, si specifica che tutti gli atti compiuti in questo senso dall'UITS sono da considerarsi nulli;
   inoltre, il 28 settembre lo Stato Maggiore dell'Esercito italiano ha intimato all'UITS di interrompere l'attività negli stand di tiro di 1/a categoria;
   la materia in questione, trattando di sicurezza nonché di incolumità pubblica, presupporrebbe a parere degli interpellanti un coordinamento o un'omogeneità di regole tecniche tra pubblico e privati, in particolare per quanto attiene ai controlli, tenuto conto che i poligoni di tiro, siano essi pubblici o privati, insistono in un contesto cittadino e sono frequentati da cittadini civili, anche minorenni –:
   quale sia lo stato dell’iter finalizzato all'emanazione dei provvedimenti citati in premessa, se sia stata prevista la presenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco al tavolo di esperti di cui sopra e cosa intenda fare il Governo alla luce della sentenza del Tar del Lazio circa la carenza di legittimazione della Unione italiana tiro a segno nel certificare l'agibilità dei poligoni.
(2-01576) «Fabbri, Bratti, Iori, Paola Bragantini, Cinzia Maria Fontana, Andrea Romano, Carra, Boccuzzi, Gelli, Bonaccorsi, Mariani, De Menech, Massa, Famiglietti, Ermini, D'Ottavio, Giovanna Sanna, Paola Boldrini, Carlo Galli, Patrizia Maestri, Ferrari, Tullo, Fiorio, Zoggia, Gianni Farina, Richetti, De Maria, Giacobbe, Fusilli, Zardini, Incerti, Gasparini, Ghizzoni, Piccione, Albanella, Casellato».