Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/03392 FASIOLO, MARAN, SONEGO, SOLLO, SPILABOTTE, VALDINOSI, LAI, BUEMI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'interno - Premesso che:
lo spazio aeroportuale di Gorizia...
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-03392 presentata da LAURA FASIOLO
giovedì 12 gennaio 2017, seduta n.740
FASIOLO, MARAN, SONEGO, SOLLO, SPILABOTTE, VALDINOSI, LAI, BUEMI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'interno - Premesso che:
lo spazio aeroportuale di Gorizia (Merna) sul quale Enac è più volte intervenuta è oggi in parte in capo alla società consortile Aeroporto di Gorizia "Amedeo Duca d'Aosta" di cui fanno parte, come soci e finanziatori, il Comune di Gorizia, le Camera di commercio di Trieste e di Gorizia, il Comune di Savogna d'Isonzo, l'Aeroporto Friuli-Venezia Giulia SpA, la finanziaria regionale Friulia SpA;
la società consortile è chiamata a gestire tutte le attività operative dell'intero comprensorio;
una porzione di tale spazio è area di insediamento della società slovena Pipistrel d.o.o., con sede madre ad Aidovscina (Slovenia), che produce aerei di piccole dimensioni;
l'operatività concreta della società, che comporterebbe entro un triennio 250 posti di lavoro, non ha ancora preso il via;
si sono verificati ripetuti e preoccupanti atti vandalici, con seri e ripetuti danneggiamenti, a breve distanza di tempo, contro la struttura edificata che deve divenire sede della ditta produttrice di aerei Pipistrel, la cui attivazione è molto attesa dal territorio,
si chiede di sapere:
se ENAC abbia effettuato tutti i controlli autorizzativi dovuti;
se il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non ritenga di dover intervenire per accertare quali siano i motivi del ritardo nell'avvio dell'insediamento produttivo, che sino ad ora è costato investimenti pubblici di non poco conto;
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza del punto a cui sono giunte le indagini sugli autori e le finalità degli atti vandalici compiuti a danno della struttura, che rischiano di compromettere la realizzazione di un insediamento produttivo molto atteso dal territorio, costato fino ad oggi quasi 5 milioni di euro.
(3-03392)