• C. 4171 EPUB Proposta di legge presentata il 14 dicembre 2016

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Atto a cui si riferisce:
C.4171 Abrogazione dell'articolo 99 della Costituzione, concernente il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro


Frontespizio Relazione Progetto di Legge
Testo senza riferimenti normativi
XVII LEGISLATURA
 

CAMERA DEI DEPUTATI


   N. 4171


PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE
d'iniziativa dei deputati
GIUSEPPE GUERINI, MARTELLA, GRIBAUDO, FREGOLENT, TENTORI, GANDOLFI, AMATO, ARLOTTI, ASCANI, BERGONZI, PAOLA BRAGANTINI, CAMANI, CAPONE, CAPOZZOLO, CAROCCI, CARRA, CASTRICONE, CENNI, COMINELLI, COVA, CULOTTA, DE MENECH, DONATI, FABBRI, FANUCCI, FEDI, FERRANTI, GASPARINI, GHIZZONI, GINEFRA, GIORGIS, GRASSI, GUERRA, IORI, LA MARCA, LODOLINI, MARCHI, MASSA, MIOTTO, MOGNATO, NARDUOLO, PIAZZONI, SALVATORE PICCOLO, RAGOSTA, ROSTAN, ROSTELLATO, ROTTA, SENALDI, SGAMBATO, TACCONI, VALIANTE, VENITTELLI
Abrogazione dell'articolo 99 della Costituzione, concernente il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro
Presentata il 14 dicembre 2016


      

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Onorevoli Colleghi! — La presente proposta di legge costituzionale contiene un'unica misura finalizzata alla soppressione del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL).
      Com'è universalmente noto, il recentissimo referendum confermativo della riforma costituzionale, di cui all'atto Camera n. 2613-D d'iniziativa governativa, ha visto prevalere nettamente il voto contrario da parte dell'elettorato.
      È altrettanto noto che la citata proposta di riforma, incentrata su diversi aspetti qualificanti del nostro ordinamento repubblicano (in primis il cosiddetto bicameralismo paritario e il rapporto tra Stato e regioni) comprendeva anche la soppressione del CNEL.
      Fermo restando l'inequivocabile esito della consultazione referendaria nel senso di una bocciatura netta del complessivo impianto della riforma, è possibile affermare con un ragionevole grado di certezza che una misura come quella contenuta nella presente proposta di legge costituzionale godrebbe di un consenso molto ampio sia tra le forze politiche rappresentate nel Parlamento che tra gli elettori.
      Le motivazioni si possono agevolmente individuare ove si faccia un minimo di cronistoria del funzionamento del CNEL, degli auspici che guidarono i Padri costituenti alla sua istituzione e delle ragioni delle sue sostanziali inefficacia e inutilità: l'intento dei Padri costituenti fu quello di assegnare al CNEL una funzione di consulenza al Governo e al Parlamento, in special modo per quanto attiene alla legislazione in campo economico e sociale (materie nelle quali al CNEL medesimo è infatti attribuito il potere d'iniziativa legislativa), per offrire rappresentanza e incisività alle istanze provenienti dalle categorie produttive (i sindacati, le associazioni d'impresa e le categorie professionali).
      Tuttavia, fin dall'entrata in vigore della Carta costituzionale e sistematicamente nel corso dei decenni successivi fino ad arrivare ai giorni nostri, i lavoratori, gli imprenditori e i professionisti hanno avviato un dialogo diretto con il Parlamento, con i Governi e con i partiti politici e pertanto sono stati in grado di difendere e di promuovere i propri interessi e le proprie legittime aspirazioni in maniera completamente indipendente dall'ausilio e dall'operato del CNEL, che si è rivelato in sostanza un ente inutile nell'assetto istituzionale repubblicano.
      A conferma di quanto esposto, è sufficiente porre mente all'esiguo numero di progetti di legge effettivamente presentati dal CNEL alle Camere (meno di venti nel corso di quasi settanta anni di funzionamento).
      Tutto ciò premesso e anche alla luce dell'approfondito dibattito sviluppatosi durante la campagna per il referendum, che ha visto un lodevole e quanto mai auspicato recupero di attenzione e di interesse per le tematiche costituzionali e istituzionali in così larga parte della cittadinanza (come è testimoniato anche dall'elevatissima affluenza alle consultazioni referendarie), si ritiene opportuno fare tesoro della recente esperienza e intraprendere una strada riformatrice diversa, volta a conseguire modifiche puntuali e largamente condivise della nostra legge fondamentale, a partire appunto dalla soppressione del CNEL.
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PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE
Art. 1.

      1. L'articolo 99 della Costituzione è abrogato.