• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/15296    con l'interrogazione n. 5-08914 del 15 giugno 2016, facendo riferimento alle interrogazioni al Parlamento europeo E-000010/16 e E-016077/15 e a fatti attinenti alle procedure di rilascio...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15296presentato daFRACCARO Riccardotesto diVenerdì 20 gennaio 2017, seduta n. 727

   FRACCARO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   con l'interrogazione n. 5-08914 del 15 giugno 2016, facendo riferimento alle interrogazioni al Parlamento europeo E-000010/16 e E-016077/15 e a fatti attinenti alle procedure di rilascio delle concessioni per l'estrazione del porfido in provincia di Trento, si chiedeva quali iniziative di competenza il Governo intendesse assumere per evitare la riapertura della procedura di infrazione 2006/4251 da parte dell'Unione europea e garantire l'osservanza dell'articolo 49 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE);
   in data 13 gennaio 2017, la commissaria europea Elżbieta Bieńkowska, in una lettera inoltrata all'europarlamentare David Borrelli, informava di essere stata interessata dei fatti concernenti le concessioni per la coltivazione delle cave di porfido in Trentino e di aver chiesto ai servizi responsabili della direzione generale mercato interno industria, imprenditoria e piccole e medie imprese (DG GROWTH) di verificare la situazione, confermando che gli stessi hanno preso contatto con le autorità italiane per ottenere delucidazioni in merito;
   nella corrispondenza, la commissaria europea Bieńkowska faceva altresì notare un caso analogo richiamando la sentenza della quinta sezione della Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) del 14 luglio 2016 sulle cause riunite C-458/14 e C-67/15, avente ad oggetto «Rinvio pregiudiziale – Appalti pubblici e libertà di stabilimento – Articolo 49 TFUE – Direttiva 2006/123/CE – Articolo 12 – Concessioni di beni demaniali marittimi, lacuali e fluviali che presentano un interesse economico – Proroga automatica – Assenza di procedura di gara», con la quale è stato chiarito che il diritto dell'Unione osta a che le concessioni per l'esercizio delle attività turistico-ricreative nelle aree demaniali marittime e lacustri siano prorogate in modo automatico, in assenza di qualsiasi procedura di selezione dei potenziali candidati;
   la commissaria esprimeva, infine, la considerazione che, alla luce della citata sentenza, il ricorso all'autorità giudiziaria potrebbe essere la strada più appropriata da seguire per la risoluzione della problematica sollevati dagli interroganti –:
   se il Governo in relazione alle procedure per il rilascio delle concessioni demaniali pubbliche per la coltivazione delle cave di porfido nella provincia autonoma di Trento, intenda adottare le iniziative di competenza, secondo quanto suggerito dalla commissaria europea, per accertare la corretta applicazione dell'articolo 49 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e il rispetto della giurisprudenza prodotta dalla Corte di giustizia dell'Unione europea sui casi C-458/14 e C-67/15. (4-15296)